Capitolo 20

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Come ogni mattina la sveglia interrompe i miei sogni.
Apro lentamente gli occhi e ci metto qualche secondo per fare mente locale. Sbadiglio più volte. Ho un forte mal di testa

Mi guardo in torno però Lorenzo ovviamente non è più accanto a me.

Tolgo il piumone e un brivido mi percorre tutta la schiena.

Mi guardo ancora intorno, sono sola.
Faccio per alzarmi dal letto quando la mia vista diventa improvvisamente opaca. La testa mi gira e cado pesantemente a terra.

Non di nuovo per favore.
Capisco al volo ciò che sta per succedere.

Vedo buchi neri intorno a me si ingrandiscono sempre di più, non riesco più a capire in che punto della stanza mi trovo.
Non riesco a controllarmi, ho paura, sto gridando e piangendo.

Non posso permettere ai miei demoni di ripiombare nella mia vita.

Improvvisamente diventa TUTTO nero per pochi secondi, poi ritorno a vedere le milioni di chiazze. Non ci capisco più niente.

Continuo a gridare senza riuscire a controllarmi.

Mia madre non c'è.
Sono sola.
Le pillole sono al piano di sotto.

Sto piangendo senza fermarmi, la stanza mi gira in torno.

Ho bisogno di qualcuno
Devo fare appello a tutte le mie forze, devo recuperare il telefono.

POV'S Marina

Siamo qua tutti insieme davanti la scuola. Ginevra non è ancora arrivata e c'è Lorenzo che guarda costantemente nella nostra direzione.

La sta aspettando.
Che fastidio che mi da Dio santo.

Peccato che se Ginevra è a scuola non verrà mai verso di noi.
È ancora arrabbiata.
Non ci parliamo da quasi 4 giorni, un enternitá per me, lei non sa che io l'ho difesa dopo che è andata via sabato sera, però non mi lascia spiegare. Non so davvero cosa fare.

-Blup- il telefono

È un messaggio da parte di Ginevra.
Lo apro alla velocità della luce.

Da Gini💕
Aiuto crisi

Il mio cuore manca di un battito.

Sento le lacrime che mi pulsano. Mi lascio prendere dal panico per qualche secondo.

-Ragazze dobbiamo correre da Ginevra- dico a Sara e Roberta continuando a fissare quel messaggio.

-Che succede?- chiede Sara

-Tutto okay?- chiede Stefano

-Ha una crisi!- esclamo

Non so cosa fare. Sento i piedi come bloccati, non rispondono ai miei comandi.

-Stefano avverti il professore che forse arriveremo in ritardo o non verremo proprio-dico iniziando a correre verso casa della mia migliore amica seguita da Sara e Roberta.

Corro fortissimo, o almeno ci provo, lei ha bisogno di me.

Arrivate davanti casa sua proviamo ad aprire la porta ma ovviamente è chiusa!

Come facciamo?
Sto piangendo definitivamente. Sono troppo spaventata. Tremo come una foglia e nel frattempo sto cerco ti trovare una soluzione. Sono nel panico.

Roberta si affretta nel prendere la chiave di riserva che si trova sotto lo zerbino.

Sento delle grida allucinanti.

Stiamo arrivando, promesso.

Apriamo la porta e di corsa ci dirigiamo verso la stanza di Ginevra.

Lei è lá, a terra nell'angolino vicino il letto che piange.

Corro ad abbracciarla e mi siedo accanto a lei facendole poggiare la testa sulla mia spalla.
Sta tremando e ha diversi spasmi.

-Tranquilla, ci siamo noi adesso- la rassicuro

-Andate a prendere la pillola!- grido a Sara e Roberta

-Dove si trova?!- grida Roberta

Siamo tutte agitate.

-Nella mia borsa- sussurra Ginevra ancora in preda a una delle sue crisi. Spesso storce gli occhi, non riesce a vedere bene.

Le accarezzo dolcemente i capelli cercando di tranquillizzarla, quando era piccola ne aveva circa cinque al giorno di queste crisi.
Tutto perde colore e lei inizia a vedere tutto a chiazze nere. Le gira la testa e poi grida.

-Shh- sussurro
-Ci siamo noi ora- continuo

Roberta arriva con la pillola e me la porge, piano piano aiuto la mia migliore amica a ingerirla. Passano pochi minuti e Ginevra smette di piangere.

POV'S Stefano

La campanella è suonata già da un quarto d'ora e io sto entrando nella classe delle ragazze. Sono veramente preoccupato, la Marina non mi risponde al cellulare.

-Avanti- dice il professore all'interno della classe.

Entro

-Scusi professore può uscire qualche minuto con me?- chiedo tremando

Il professore mi guarda con uno sguardo interrogativo e mi segue fuori dall'aula.

-Dimmi tutto Stefano, perché tremi?- dice una volta fuori dalla classe

-Ginevra, Bianchi Ginevra, sta mattina non si è sentita bene, probabilmente ha avuto di nuovo una crisi- dico tutto d'un fiato

-Come?! Di nuovo? Non stava meglio?- chiede il professore anche esso allarmato

-Si, Banfi Marina, Sara e Roberta sono con lei in questo momento, non si sa se oggi verranno-

-A cosa è dovuta questa ricaduta?- chiede

Il professore sa tutto perché per un periodo succedevano anche a scuola, fortunatamente lei aveva sempre le pillole con se quindi riusciva spesso a evitarle.

-Non lo so, è successo tutto all'improvviso- dico spostandomi frustrato i capelli.

-Va bene Stefano, tranquillizzati però, torna in classe, sono sicuro che Ginevra è in buone mani- dice il professore dandomi una pacca nella spalla.

Dopo qualche secondo rientra il classe.

POV'S Ginevra

....

Vi lascio così.. Sono malvagia lo so. La vera domanda è, perché ha avuto una crisi? Chi indovina verrà citato nel prossimo capitolo

Grazie per le 2000 visualizzazioni

~Ginevra

Resta||Lorenzo OstuniWhere stories live. Discover now