CAPITOLO.10

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UN MESE DOPO.
Era già passato un mese ormai, e io e lei eravamo sempre più uniti, passavamo ogni giorno insieme.
Con i miei amici non avevo più quel legame di un tempo, magari non accettavano il fatto che io mi ero fidanzato, ma cosa posso farci? Gli amici so che non si abbandonano mai, ma loro hanno voluto così quindi ci vediamo solo ogni tanto per strada, un saluto e poi basta.
Non mi importa, l'importante è che ho lei al mio fianco è solo di lei che mi importa adesso.
Le avevo già fatto conoscere i miei genitori , oggi però toccava a me conoscere i suoi.
L'ansia è tanta, perció inizio a prepararmi: camicia bianca e jeans, metto il mio amatissimo profumo "Invictus", e inizio ad uscire di casa, decido di andare da un fioraio per prendere dei fiori a sua mamma, dopo di che vado a prendere una bottiglia di champagne, magari a suo padre piaceva.
Sono le 19:00, arrivato sotto casa sua, scendo dalla macchina, mi avvicino alla porta  e suono al campanello, è la prima volta che suono, mi apre la mamma, mi sorrise «accomodati pure Jacopo», le porgo i fiori e lo champagne «non c'era bisogno di niente, grazie».
Vedo arrivare Melissa, mi corre incontro ,mi salta addosso e mi bacia, impazzivo ogni volta che lo faceva.
Mi accomodo in salotto dove c'è suo padre, «salve signore, piacere Jacopo», «piacere di conoscerti Jacopo, Melissa mi ha parlato di te, devi essere un bravo ragazzo, non chiamarmi signore ,chiamami Antonio, sennò mi fai sentire vecchio Ahaha»; mi stava già simpatico suo padre, dopo un po di chiacchiere , era ora di cenare.
Mi siedo vicino Melissa, suo padre mi versa del vino bianco e facciamo un Brindisi.
Sono davvero brave persone, semplici, proprio come lei.
Dopo la cena, Melissa mi porta a vedere la sua camera, è piena di nostre fotografie... Ci stendiamo un Pó sul letto e inizio ad abbracciarla ,«sono stato bene stasera», «mi fa piacere, anche io sto bene con te».
Dopo un pó di tempo passato sul letto a coccolarci, dovevo tornare a casa, scendiamo di nuovo giù, saluto i suoi ringraziandoli per la cena ed esco fuori, lei mi accompagna vicino la macchina, «ciao amore mio» la bacio e le dico «ciao cucciola».
Finalmente è andato tutto per il meglio...

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