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Accettai.

Accettai la scommessa di Lorenzo, ma sbagliai di grosso.
Ed il motivo era lampante davanti ai miei occhi: Lisa a metà serata era così ubriaca da non riuscire a stare sui suoi stessi piedi.
O meglio tacchi.

"Chi diavolo va in spiaggia con i tacchi??"

Vidi Gianluca sorreggerla, per poi venire nella mia direzione.
Mi alzai in piedi, non volevo che Mattia ed Alice sentissero il nostro discorso.

- Senti Sofi... Lisa è messa male..l'accompagno un attimo....-

La mia faccia fu un punto interrogativo gigantesco, ma tentai di non darlo troppo a vedere.
Perché sotto sotto, forse, io lo sapevo già.

- Ok, non c'è problema.-

Gianluca con una mano sorreggeva la carcassa di Lisa, con l'altra provò a fermarmi.

- No aspetta, Sofi. Ci tengo per davvero a spiegartelo.-

- Non mi devi spiegazioni.- scossi il capo.

- Non avrà mangiato nulla. Lo fa sempre. Poi beve come una forsennata e sviene. Voglio solo starle vicino dato che quelle cretine delle sue amiche sono messe peggio di lei.- disse lui, indicandomi un gruppetto di oche urlanti con le schiene ormai piegate di traverso.

Mi bruciò un po' assistere all'immagine di Gianluca e la sua ex ancora insieme, ma in realtà era per la sconfitta della scommessa fatta con Gherbini che mi sentivo così delusa.
Perché in fondo, Gianluca in quel momento sembrò un vero e proprio cavaliere ai miei occhi.
Mi chiesi se mai qualcuno avrebbe fatto per me, quello che faceva lui per Lisa.
Le voleva davvero bene.
E mi piacque molto quel gesto, peccato non fosse rivolto a me.

- Ti capisco, tranquillo.-

Quando andai da Alice e Mattia sbuffando, loro scossero la testa dato che avevamo già capito tutto.

- Niente battutine, grazie.- bofonchiai.

Alice mi abbracciò, dandomi un po' della sua coperta di lana, mentre ci appollaiammo davanti ad un leggero fuocherello che era stato acceso da alcuni ragazzi.
Tra le fiammelle che ardevano vidi in lontananza ula testa chiara di Gherbini addosso ad una ragazza biondina.

"Fa che si sia dimenticato della scommessa!" pregai, mentre intorno a noi tutti presero a cantare Love yourself di Justin in un inglese impronunciabile.
Da come la ragazza stava vicina a Lorenzo, mi sembrò proprio che lui si fosse completamente dimenticato della nostra scommessa, quindi tirai un sospiro di sollievo. Ma ovviamente cantai vittoria troppo in fretta.
Lo vidi bighellonare dalle nostre parti con le mani in tasca, con un ghigno tutt'altro che rassicurante.
Abbassai il capo imbarazzata, poi volsi lo sguardo altrove.

Verso le due io ed Alice ci rintanammo nei nostri sacco a pelo, e così fece Mattia.
Rimasi a parlare con loro sotto al cielo stellato finché non crollai a dormire stanchissima.

Qualcosa nella notte si mosse a fianco a me.

- Muoviti Ferrari.- sussurrò qualcuno nel mio orecchio.

Sobbalzai, e maledii Gherbini per ciò che aveva appena fatto: svegliarmi.

-Sparisci! Lasciami dormire!-

#ODIetAMOWhere stories live. Discover now