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Nora stava lavorando al New Grill, quando quel gruppo di ragazze si presentò per la seconda volta. Si avvicinò al loro tavolo con indifferenza per prendere le ordinazioni.
«Cosa posso portarvi?» chiese, spingendo la punta della penna.
«Sei frappé alla ciliegia» disse la ragazza della volta precedente.
«Ho detto che non ne voglio» disse una ragazza dai capelli neri, seria e imbronciata.
La ragazza alzò gli occhi al cielo. «D'accordo, allora cinque»
«Con o senza panna?» domandò Nora e la ragazza dai capelli rossi si mise a ridere.
«Che c'è? Oggi fai la gentile perché vuoi farti perdonare?»
«Che c'è? Sei tornata qui perché ti mancavo?» rispose Nora.
Quella rise. «Certo, come no»
«Andiamo» disse Nora, recuperando i menù dal tavolo. «sono sicura che nelle ultime due notti non hai fatto altro che pensare alla nostra conversazione. Voglio dire, o mio dio, una cameriera ti ha dato della maleducata»
La rossa rise ironicamente. «Figurati se mi colpisce un insulto da parte di una come te» disse.
Nora finse di essere pensierosa e arricciò le sopracciglia. «Ma dato che non ti piace la gente come me, perché non vai a prenderlo da un'altra parte, il tuo frappé?»
La rossa fece un sorriso di sfida. «Posso farti licenziare da un momento all'altro.»
«Oh, è una sfida?» rise Nora.
«Adesso sì»
Nora fece spallucce. «Beh, buona fortuna, la proprietaria è mia zia» le fece un sorrisetto e se ne andò.
Portò le ordinazioni al bancone e si mise alla cassa.
«Ti disturba ancora?» le chiese Madison.
«Figurati, è solo una stupida» rispose. «ho vinto di nuovo io»
«Si vede che sei mia nipote» disse. «se vuoi ti dò il cambio, non riesco più a star seduta»
«Oh, volentieri» le rispose Nora, porgendole il grembiule, e prese posto sullo sgabello.
Dopo un po' vide che una delle ragazze sedute a quel tavolo, quella con i capelli neri, si alzò e si diresse al bancone per ordinare qualcosa. Quando finì, raggiunse Nora alla cassa.
«Pago due ciambelle» disse e Nora le preparò lo scontrino. «Sei coraggiosa» le disse poi.
Nora la guardò corrugando la fronte. «Perché?»
«Sei stata tanto ingenua da rispondere a tono a Margaret» le disse, guardandola con i suoi occhioni azzurri.
«Beh, più che ingenua, direi impaziente» la corresse lei. «non ho tempo da perdere con gente come la tua amica, io devo lavorare»
La ragazza annuì. «Grazie per aver difeso il mio ragazzo l'altro giorno»
«Oh, quello; non sapevo che fosse il tuo ragazzo» osservò Nora. «beh, credimi, è stato un piacere»
Quella la guardò e poi fece un piccolo sorriso. «Sei forte... Nora» lesse sulla sua targhetta.
Nora la guardò di traverso. «Grazie...?»
«Jacky» rispose la ragazza. «vieni nella nostra scuola? Non ti ho mai vista»
«Mi sono trasferita da un mese, ma sì, frequenterò il liceo di questa città.»
«Allora ci vedremo anche a scuola» osservò la ragazza.
«Beh, mi fa piacere. Ma non dirmi che vedrò anche quella» disse Nora.
Jacky rise. «No, loro sono delle vecchie compagne, tra due settimane partiranno tutte per il college.»
«Oh, e tu?»
«Sono stata bocciata, quindi devo ripetere l'anno» spiegò subito.
Nora ridacchiò. «Sono stata bocciata anch'io»
Jacky la guardò sorpresa. «Wow» disse. Dopo un po' le sorrise. «Senti, non avrò molte amicizie non appena tutte loro andranno al college, perciò... Potresti dirmi il tuo cognome? Così una volta tornate a scuola ti cercherò e magari ti dò il benvenuto in città.»
A Nora non dispiacque. «Certo, mi chiamo Nora Mullen»
Jacky se lo appuntò nel cellulare. «Io sono Jacquelyn Carter, per gli amici Jacky» disse. «Adesso devo scappare, ci vediamo» disse, le lasciò i soldi e se ne andò.
Nora prese il cellulare, aprì Instagram per cercare il profilo della nuova amica e ricevette una notifica: "Jacky Carter ha iniziato a seguirti".

Good girls better get bad.Where stories live. Discover now