Capitolo 4

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"Dici che Ardian se la prenderà? Non era mia intenzione provarci con qualcosa di suo" brontolò Adriel, puntando gli occhi azzurri in quelli caramellati di Alexis.

"Quei due non hanno scopato, probabilmente non è neanche vero. L'ha detto solo perché l'hai terrorizzato e voleva scappare" replicò l'altro, tirando fuori dalla tasca dei jeans, il telefono.

"Vorresti dire che quello ha passato tutto il pomeriggio in una stanza con Ardian Myers e non si è perdutamente innamorato di lui?" ironizzò il moro, facendo ridacchiare l'altro.

"Beh, anche questo è vero. Nessuno resiste al nostro biondino" disse, assorto dallo schermo privo di notifiche e messaggi.

Bloccò il cellulare, facendo una piccola smorfia.

Non vedeva e sentiva Carter da due giorni e da quel che sembrava, non aveva neanche intenzione di farsi vivo.

"Io devo uscire, ci vediamo dopo" esordì alzandosi dallo sgabello, lanciò un'occhiata verso Adriel che alzò una mano in segno di saluto e uscì di corsa dall'appartamento.

Ardian fece il suo ingresso in cucina con l'aspetto di un vagabondo, gli intensi allenamenti della sera prima, lo avevano distrutto e lo stesso pomeriggio avrebbe dovuto studiare di nuovo assieme al suo tutor.

"Buongiorno, ti senti bene?" si accigliò Adriel, non appena mise gli occhi sul viso dell'amico che non ebbe neanche la forza di parlare.

Trascinò i piedi verso uno sgabello e aspettò che il moro gli servisse una tazza di caffè fumante.

Ne bevve un generoso sorso, trovando un po' di energia che gli permise di svegliarsi del tutto.
"Sono sfinito" borbottò, portando una mano a strofinare gli occhi stanchi.

"Oggi devo di nuovo studiare con Wyatt, uccidimi" aggiunse, facendo drizzare le orecchie dell'altro.

"A proposito di Wyatt, tu ci hai fatto qualcosa?" domandò, poggiando le braccia sul bancone di marmo, puntando gli occhi indagatori su Ardian che alzò lo sguardo verso il suo, fissandolo stralunato.

"Io devo studiare per questo maledetto esame, non perdere tempo a farmi il tutor" sbottò, trovando assurda la domanda.

Afferrò nuovamente il manico della tazza, portandola alle labbra, così da ignorare le stronzate che stava sparando Adriel.

"Ehi calmo, non ti scaldare. Te l'ho chiesto solo perché ieri quando l'ho accompagnato alla porta ci ho provato e lui se n'è uscito con 'mi piace Ardian' "

Il biondo sgranò gli occhi, facendosi andare di traverso il liquido amaro. Sbattè la tazza contro il banco e si voltò per tossire più volte.

Adriel arricciò le labbra per non scoppiare a ridere e fece il giro del bancone per poter raggiungere l'amico e poggiare una mano sulla sua schiena, dandogli alcuni colpi.

"Che cosa?" sbottò, alzando la testa per poter guardare il moro.

"Te lo giuro! Mi ha detto così però non so se sia vero o me l'ha detto per mandarmi al diavolo" spiegò, scrollando le spalle.

Ardian si lasciò sfuggire un lungo sospiro, si era accorto perfettamente degli sguardi che gli aveva lanciato Wyatt tutto il tempo e questa non era che una conferma su ciò che già sospettava.




**




Le porte dell'ascensore si aprirono all'ultimo piano e Sabrina fece il suo ingresso, avvolta nel suo tailleur color pastello, a testa alta, dritta verso l'ufficio principale.

Tutto il brusio presente tra i dipendenti era cessato, lasciando spazio a un piacevole silenzio che Sabrina adorava.

La signora Clark, tanto bella quanto temuta, la definizione che ogni singolo impiegato delle imprese Clark, pensava.

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