Capitolo 5

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"Giuro che se non te lo fai, non ti rivolgerò mai più la parola! Cioè è praticamente il mio tipo, attraente, basso, con un culo da favola, timido e arrossisce per ogni cosa!" esclamò Adriel, a pochi minuti dall'arrivo di Wyatt per la seconda lezione di recupero.

"Sì il tipo ideale del mese vorrai dire, due mesi fa ti piacevano quelli alti due metri, prima ancora quelli palestrati" elencò Alexis, facendo ridere Ardian che si aggiunse alla presa in giro.

"L'anno scorso prediligevi prenderlo in culo" disse, dando il cinque ad Alexis mentre il moro indignato, lanciava sguardi di fuoco ai due.

"A differenza vostra, io amo sperimentare tutto. Non come voi due noiosi del cazzo e tu quasi sposato, dovresti proprio tacere" sbottò, facendo il dito medio ad entrambi prima di ritirarsi in camera sua.

"Dai Adriel, non te la prendere" esclamò ad alta voce Alexis che si alzò pronto per andare a rabbonire il piccolo permaloso di casa.

Proprio in quel momento, il campanello suonò e Ardian corse ad aprire, trovandosi davanti il suo tutor con una grossa cotta per lui.

"Ciao Wyatt, entra pure" lo accolse in casa ed esattamente come il primo giorno, il piccolo ragazzo dai grandi occhioni, arrossì e si osservò intorno spaurito.

"Ho preparato gli appunti, sono in camera" lo informò, accompagnandolo per la seconda volta nella propria stanza.

Wyatt annuì, seguendolo come un cagnolino fedele e leggermente in ansia nel poter veder sbucare Adriel da un momento all'altro.

Aveva avuto il timore che avesse spifferato tutto ad Ardian ma dell'indifferenza con lui lo stava trattando, credeva che non sapesse nulla.

Esattamente come il giorno precedente, si sistemarono sulla scrivania uno davanti all'altro, con una marea di libri e quaderni a dividerli.

Wyatt gli lanciava altre occhiate fugaci e Ardian faceva finta di non accorgersene.

Doveva ammettere che Adriel aveva ragione a fantasticare su di lui, era proprio un bel ragazzo con delle labbra che istigavano a pensieri poco casti e un culo che lasciava poco all'immaginazione.
Con quei pensieri in testa, si inumidì involontariamente le labbra sotto lo sguardo dell'altro che sgranò gli occhi, avvertendo un brivido alla schiena.

Ardian posò la penna sul foglio, alzò gli occhi verdi, ora più scuri, sul viso dell'altro e senza pensarci due volte, parlò.

"Adriel mi ha detto che hai confessato una cotta per me"

Wyatt sgranò per la seconda volta gli occhi, volendo solo scavarsi una fossa e sotterrarsi al più presto.

Ma non era il momento per perdere tempo, doveva convincere Ardian che si stesse sbagliando, nonostante quella fosse la più pura verità.

"Io, io.. L'ho detto solo per farlo smettere di provarci" mormorò con un filo di voce, abbassando lo sguardo alle proprie dita in grembo, solo per non fargli notare che stesse mentendo.

"Davvero?" insistette l'altro, allungando una mano che Wyatt non vide e sussultò non appena sentì le sue dita calde sul mento.

Alzò lo sguardo verso il suo e tremò perché Ardian Myers era ciò che di più bello potesse esistere, la perfezione fatta ad uomo.

"Ho notato come mi guardi, sai" disse con un tono più dolce, caldo, sensuale.

Ardian poteva quasi sentire il battito accelerato dell'altro mentre si alzava dalla sedia e lo raggiungeva, afferrando un suo braccio per alzarlo e tirarlo a sé.

Wyatt quasi scompariva nell'altezza dell'altro, rendendolo ancora più tenero agli occhi verdi e penetranti di Ardian.

Alzò lo sguardo titubante e timoroso, avendo paura di poter sbagliare qualcosa e fare una delle sue figuracce.

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