Esami

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~Draco~
-Dovresti studiare- constata Ginevra stesa affianco a me sulla nostra amaca alla torre di astronomia

-Io so sempre tutto- ribatto senza nemmeno aprire gli occhi

-Si si sei un Malfoy e bla bla bla... Sei ripetitivo a volte- mi risponde

-Io sarei ripetitivo?-

-Si, e noioso-

-Io non sono noioso- ribatto seccato

-Oh si invece- continua lei, ora ridendo

-Oh sta zitta- sbotto a un certo punto

Poi dopo qualche secondo mi faccio più serio

-Perché non mi hai detto niente quando ti ho chiesto perché eri preoccupata?-

-No lo so nemmeno io- mi risponde senza nemmeno che io specifichi l'argomento

-Però sono contenta che tu abbia capito come stavo e sia venuto da me- aggiunge dopo qualche secondo abbassando lo sguardo

Le prendo il viso e la bacio dolcemente accarezzandole il fianco con una mano e tenendo l'altra tra i suoi capelli.

Appena torno nella sala comune trovo Theo seduto sul divano, sveglio ad aspettarmi

-Fortuna che non hai fatto troppo tardi- commenta senza voltarsi a guardarmi e senza cambiare espressione appena mi sente arrivare

-Non eri obbligato ad aspettarmi- gli faccio notare sedendomi accanto a lui

-Volevo parlarti senza che nessuno mi ascoltasse- mi spiega e poi mi porge una lunga lettera.

La leggo in silenzio e poi rimango zitto per qualche secondo, chiudo gli occhi per afferrare meglio i concetti raccontati al suo interno. Mio padre sarà a capo di una missione a cui parteciperanno anche il padre di Nott, mia zia Bellatrix e altri noti mangiamorte fra poche settimane e da questa dipenderanno le future mosse del lord. Questo vuol dire che da questo dipenderanno le sue decisioni nei nostri confronti, può sembrare che non essendo ancora mangiamorte dovremmo essere liberi, ma in realtà quello che sono i nostri genitori ci condiziona.
Dalla lettera che ho appena letto sembra saprò cosa ne sarà della mia vita quasi prima dell'esito degli esami.

-Così presto?- chiedo solo sussurrando

Il ragazzo non mi risponde nemmeno, probabilmente è quello che lui si sta chiedendo da una settimana a questa parte.

In quella notte al buio della sala comune illuminata solo dalla luce del camino io e Theo capiamo veramente l'importanza della nostra amicizia e ci promettiamo di affrontare quello che il futuro ci riserverà assieme. Immagino già le molte notti dell'anno prossimo seduti su questo divano, davanti allo stesso fuoco a cercare di distrarsi mentre il braccio fa male come ogni volta vedo che succede ai miei genitori quando lui li richiama a se.

La mattina dopo mi sveglio sullo stesso divano, diverso. Non sono pronto, ma ho accettato la cosa e ho intenzione di comportarmi di conseguenza.

Sono arrivate le due settimane che decideranno la mia carriera scolastica e per questo la mia routine, come quella di tutti i miei coetanei, è radicalmente cambiata nell'ultimo periodo.

La mattina mi sveglio e vado a colazione, ripasso dell'ultimo minuto della materia della giornata e poi si iniziano gli esami, la mattina la teoria e poi la pratica nel pomeriggio.

Proprio per questo motivo durante il pranzo si possono vedere studenti che agitano le bacchette o saliere trasformate in strani oggetti.

La sera si torna in camera per ripassare e riposare, anche se devo dire che qualche sera la passo lo stesso alla torre di astronomia.
Sto con Ginevra come se fossero i nostri ultimi giorni assieme, naturalmente non posso spiegarle nulla, ma dovrò farle capire che non possiamo più vederci, che dobbiamo tornare ad odiarci come una volta. È meglio per lei.

Un amore difficileWhere stories live. Discover now