La luna e il centauro

Lettera alla figlia

Lettera alla figlia
Cara Leila, ovunque ti sia,in cielo,in terra o all inferno non potrai fare a meno di ascoltarmi:io conosco bene sia te che tua sorella io vi ho allevate per anni e anni e conosco tutte le vostre qualità e tutti i vostri difetti, io da sempre ho saputo che Rania era leale e sincera,affettuosa e gentile,tu invece sei sempre stata un cuore di tenebra,silenziosa,doppia,ipocrita,osservavi e tramavi,io non crederò mai alla teoria dell unica fanciulla dal corpo sdoppiato: Rania esisteva e tu l'hai uccisa,ma non temere,io ti perdono,la lotta per la sopravvivenza e ' atroce,io ti perdono ,ma non pensare di potermi ingannare,siete sempre state due tu è Rania ,unite,indivisibili ,in una unione spendida e spaventosa,ma eravate vere entrambe checché' ne dicano i vostri genitori biologici,loro si sventurate creature accecate dal loro delirio,ma io ci vedo benissimo e rinnovo inalterato il mio affetto per entrambe, vive o morte che siate,

Quello che vorrei sapere,e' l'inconoscibile,l'inimmagginabile,perche' tu e tua sorella eravate cosi' legate al ciclo lunare?perche' le tue forze,il tuo umore,la tua gioia crescevano al crescere della luna crescente mentre quelle di Rania,facevano il contrario,perche' tu guardavi il crescere delle maree con insolita letizia,mentre Rania era ansiosa di vederne il riflusso? pewro ' adesso quello che umanamente mi interessa e ' di vederti,unica sopravvissuta o in coppia,assassina o vittima sei nel mio cuore,ti aspetto,tiaspetto Leila dove sei?