L'oracolo di delfi

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Le due ragazze atterrarono ad Atene, ad attenderle un amico di Aristide- Urano: era un uomo massiccio, molto alto ,con delle strane protesi alle gambe

Si  presentò senza preamboli,brusco, quasi scortese

-"Sono  Demetros Kiron" mormoro' ma la sua voce sapeva di tuono,saette brillarono nel fondo dei suoi occhi ,a Leila piacque subito,attorno a loro aleggiava l ossigeno elettrizzato che precede le tempeste.

A  Rania piacque molto di meno.

 Le portó a casa sua, guidava un pulmino per disabili, la sua casa era un villino senza pretese, in parte rustico, in aperta campagna, appena entrati in casa, Demetros non fece complimenti, si tolse subito gli stivali e le ragazze esterrefatte si accorsero che al posto dei piedi aveva degli zoccoli : era un centauro

L 'uomo taglio corto,sempre brusco,quasi ostile

"Sono Chirone" disse "il solito vecchio Chirone,gia' maestro di Achille ,cosa posso fare per voi? 

Leila tacque a lungo ,guardava incantata il possente torace equino,la criniera argenta che gli sfiorava gli omeri

Rania di più pronta e ordino' schietta:

"- Voglio vedere l'oracolo di Delfi" e intanto guardava con ostilita quello strano personaggio;la sua ombra imponente la separava dalla sorella 

" Sarà fatto "disse Chirone

Salirono sulla sua groppa e Leila rise poiggiata sul potente dorso

La luna e il centauroWhere stories live. Discover now