Il tramonto del titano

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Tramontó improvviso il sole e riempi di un caldo color arancio tutto il concavo cielo, pure le stelle si accesero sul manto quasi porpora e accanto alla rupe vicino al mare un centauro ferito si curava meticolosamente gli squarci sul volto, la Pizia pure lei mal ridotta lo aiutava.
Rania trascinó mentalmente la terrorizzata Leila e si avvicinó al gruppetto e disse: siete scappati come sono felice, siete più forti del titano. Il centauro scosse il capo tristemente
- non siamo più forti per fortuna è tramontato il sole eppure Giapeto il titano tramonta, scompare col sole, raggiunge la sua sposa la regina della notte.
Rania si avvicinó al centauro carezzó il manto contuso e disse:- come mi dispiace ti fa male? Il centauro nitrì di contentezza.
-ti dirò provai più dolore quando fui colpito dalle freccie avvelenate col tossico dell'Idra. Leila protestó: Rania cosa fai? Flerti col centauro? Rania fece orecchie di mercante e continuó- dico sul serio ti fa male? Il centauro gonfió il petto-
-Dai prova sali a cavalcioni su di me.
La Pizia sospiró
-Rania cara guardati bene dal farlo, Deianira mi è testimone, non é prudente cavalcare un centauro. Leila imperversava.
-cosa vuoi fare Rania? Cosa vuoi fare?
Si incamminarono i tre, anzi i quattro il cielo era color rubino, il cielo era color fuoco.

La luna e il centauroUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum