Efesto

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All'improvviso si sentì una voce
-non tutti i nuovi dei sono degli imbelli:
era l'operaio palestinese, completo di grembiule e martello si diede ad inseguire Giapeto che terrorizzato scappó con Efesto alle calcagna, le paratie di metallo si chiudevano dietro di lui e nonostante il martellare furioso Efesto non riuscì a raggiungerlo anche perché zoppicava.
Torno indietro da Apollo e fecero una rapida riunione, chiese Efesto:
-cosa starà progettando quella maledetta Pizia? Sono anni che assedia le mie fucine e sull'Etna e sul Vesuvio cercando di entrare.
Apollo scosse sconsolato la testa,
quello che so, è che le altre due mie sorelle sono suoi ostaggi e non so cosa vuole farne per secoli ho pensato che ero io a controllare il comportamento della Pizia e invece spesso era il contrario era lei che con doppiezza serpentina determinava il mio operato.
Mi ha istigato senza sosta affinché io punissi Clitennestra,  col risultato che Oreste é diventato un matricida e i di oscuri mi danno la caccia.
Intanto il centauro e la Pizia si consultavano, disse la donna:
-dobbiamo raggiungere l'altro vulcano, il Vesuvio, da li raggiungeremo l'Ade e la dentro troveremo il simulacro di Rania che finalmente potrà avere un corpo suo.
Il centauro si dichiarò d'accordo e disse:
- prima dovremo avere permesso di Zeus
Si recarono nella periferia di Atene e la un elettricista barbuto consegnó loro il sigillo con cui potevano entrare nell'Ade. Prima si soffermó ad ammirare la bella, doppia, fanciulla, inutilmente perché il centauro vegliava.
Dopo due giorni di viaggio per mare si ritrovarono in cima al Vesuvio.

La luna e il centauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora