We won't be going home for so long

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Draco stava osservando minuziosamente fuori dal finestrino del suo jet privato il profilo dei tetti di Londra.

"Signor Malfoy stiamo per atterrare,deve mettersi la cintura."

Guardò l'assistente di volo con aria assente e fece come detto.

 Scorpius di fianco a lui muoveva a tempo la testa mentre ascoltava della musica sul suo mp3. Era diventato un bellissimo ragazzo, ma si addossava le colpe per averlo fatto crescere nel lusso sfrenato. Scorpius era abituato ad ottenere sempre quello che voleva, coi soldi si compra tutto diceva. Voleva fargli capire che non era così.

Un vuoto d'aria lo fece sobbalzare e Draco strinse appena il bracciolo della poltrona.

Stava per atterrare a Londra, il solo pensiero gli fece girare la testa, dopo 16 lunghi anni si era deciso di ritornare in quella che lui considerava casa sua. 

Aveva girato il mondo, imparato lingue e usanze diverse, era stato anche parecchie volte in Europa, ma non Inghilterra, e questo faceva arrabbiare i suoi fan.

 Aveva stipulato un accordo col suo manager: nessun concerto in Gran Bretagna. Ovviamente lui non era d'accordo, stava avendo un successo spettacolare li e avrebbero fatto scintille graziando il pubblico con qualche spettacolo, ma Draco fu irremovibile:Inghilterra voleva dire Londra, Londra voleva dire Harry.

Harry...Erano anni che non osava pronunciare il suo nome, ma nonostante tutto in una piccola parte dei suoi pensieri lui c'era sempre stato. Forse non tanto piccola.



"Quante copie ti lascio Draco?"

Il manager lo guardava con un sorriso smagliante, il secondo Album stava avendo successo più del primo, gli stava facendo guadagnare un sacco di soldi.

"Una grazie."

"Una?! E' il tuo disco, non te lo faccio pagare, sicuro che non vuoi fare nessun regalo?"

Draco tirò su con le spalle "Una va benissimo" rispose convinto.

Ritornò con un po' di malinconia nel suo attico che affacciava su Central Park. Aveva comprato un appartamento nell' Upper East Side perchè quella macchia immensa di verde gli ricordava Hyde Park, dove aveva vissuto parecchi momenti felici con...

Si scosse dai suoi pensieri, tanto ormai l'aveva dimenticato. Aveva sentito la sua voce una volta sola da quando era partito, per il resto stava diventando un ricordo indelebile nella sua mente.

Mise il disco in una busta con un post-it attaccato sopra:"Sempre e per sempre, ovunque andrò, tu ci sarai."

Scarabocchio sulla busta un indirizzo: A Harry Potter, Oxford street 122, Londra.

Avrebbe chiesto alla sua tutto fare di spedirglielo con urgenza.

Si accasciò su una poltrona e chiuse gli occhi, pregando che il suo piano funzionasse e che Harry tornasse da lui.





Non appena lo sportello dell'aereo fu aperto, furono invasi da flash e gente urlante: l'annuncio del suo ritorno in città doveva essersi sparso velocemente. Era abituato ai bagni di folla, per cui sorrise stanco verso i giornalisti e salutò con la mano qualche fan che si era appostato in aeroporto per poterlo vedere.

Sentì Scorpius prenderlo sotto braccio "Carino quel fotografo" disse prima di fare l'occhiolino ad un ragazzo più o meno della sua età che sbalordito fece cadere a terra la macchina fotografica.

"Dovresti smetterla sai di sfoggiare quello sguardo, anche io l'avevo alla tua età e mi ha causato molti guai" gli disse Draco sorridendo.

"Ma é la mia arma di seduzione, il mio asso nella manica, nessuno sa resistermi quando sollevo leggermente il labbro superiore in una smorfia tra il disgustato e l'ammiccante..."

"Te la sei proprio studiata vedo..."

Scorpius ghignò di rimando e Draco scoppio a ridere.

Salirono sulla loro auto a fatica, i giornalisti lo stavano tempestando di domande alle quali non aveva molta voglia di rispondere.

"Tutto bene papà?" gli chiese Scorpius guardandolo preoccupato.

"Sì...Penso di sì..."

Dracò osservò fuori dal finestrino le vie estremamente famigliari che si districavano intorno a loro.

"Non starai ancora pensando a..."

"Ma no che dici Scorp!" lo interruppe diventando rosso.

"Papà! Sono passati 16 anni Cristo...Non puoi ancora pensare a lui!"

"Non sto pensando a lui, é solo che questa città me lo ricorda..."

"E' per questo che sei voluto tornare a Londra non é vero? Per poterlo rivedere...La scuola per me era solo una scusa!"

"Non é così Scorp, è una cosa passata ormai, non si ricorderà nemmeno chi sono"disse con un velo di tristezza "Sono qui per te, perché la sregolatezza della mia vita incasinata non ti ha fatto bene, devi studiare e diventare qualcuno, e poi tua madre muore dalla voglia di vederti..."

Scorpius lo guardò dubbioso "Ti ha fatto soffrire, e ha fatto soffrire anche me per cui non ci pensare papà, non ti merita, e sono sicuro si sarà rifatto una vita."

Draco lo guardò con aria infelice pensando a quanto fossero vere quelle parole.

L'auto li lasciò in albergo, avrebbero passato qualche giorno li in attesa di trovare una soluzione definitiva.

Si chiuse in bagno spogliandosi velocemente degli abiti ormai indossati da più di 24 ore. Entrò nel vano della doccia facendo scorrere l'acqua sul suo viso nella speranza che lo destasse un po'.

Non sapeva come sentirsi, non si era mai sentito così vicino a Harry come in quel momento dopo tanti anni. 

Se avesse seguito l'istinto si sarebbe precipitato a cercarlo, ma non era sicuro abitasse ancora in quella via o se si fosse trasferito altrove, magari non abitava più a Londra...Alla fine non aveva mai ricevuto un riscontro per quelle buste inviate per 16 anni, non vedeva perché doveva rispondergli proprio adesso.



-Drarry-Scorbus-Right NowWhere stories live. Discover now