I won't be on my own

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I primi anni di Scorpius a New York non furono per niente facili. Abituato a stare sempre col padre, si ritrovò catapultato in una enorme città che non conosceva e a passare il tempo con una Tata di nome Nancy. 

Vedeva il padre sempre meno, preso com'era del debutto del primo album, e soprattutto si rese conto della costante mancanza di Harry nella loro vita. Era piccolo, ma si ricordava benissimo i bei momenti passati con lui.

Col trascorrere degli anni, imparò a non nominarlo più, perché ogni volta che chiedeva di lui si accorgeva di una smorfia di sofferenza sul viso del padre.

Diventato abbastanza grande per capire la situazione, ne dedusse che Harry li aveva abbandonati.

Crebbe con un astio nei confronti del genere umano in generale, perché una delle poche persone che aveva voluto bene a lui e a suo padre li aveva fatti soffrire.

Questo fu sicuramente un incentivo in più per far si che Scorpius divenne l'anti regole per eccellenza.

Non frequentò mai una scuola, il padre preferì farlo studiare in casa per tenerlo lontano dai riflettori,ma questo non bastò: Scorpius divenne ben presto il rampollo, figlio di rockstar più famoso degli ultimi anni.

Ovunque andava paparazzi lo seguivano e immortalavano anche nei gesti più comuni. Scorpius ci era abituato e non ci dava più di tanto peso.

Frequentava ragazzi più o meno della sua età, figli di gente famosa, uscivano per i locali più cool di New York e spendeva dollari in continuazione in vestiti e scarpe.

I ragazzi erano la sua ossessione, a volte capitava che usciva con più di uno in un solo giorno, e se ne fregava se i fotografi e i media spettegolavano sul fatto che non era capace a tenersene uno.

La verità era che non li voleva:andavano bene per una serata e niente di più. Mai avrebbe permesso a qualcuno di trattarlo come Harry aveva trattato suo padre. Si era promesso di non innamorarsi di nessuno e mai l'avrebbe fatto.

Negli ultimi anni iniziò a bere parecchio tralasciando gli studi, e a Draco questo non stava bene per niente.

Voleva un bene infinito a suo padre,per questo non protestò quando gli comunicò che sarebbero tornati definitivamente a Londra.

Gli piaceva l'idea di poter finalmente frequentare la scuola come un ragazzo qualsiasi e potersi diplomare insieme ad altre persone.

Quella mattina, dopo aver fatto colazione in camera, raggiunse il padre che lo aspettava nella hall dell'albergo.

"Giorno pà!"

Draco gli sorrise strofinandogli un po'i capelli "Dormito bene?"

"Si e tu?"

Vide un po' di tensione nei suoi occhi,lo conosceva bene, era tormentato da qualcosa anche se non voleva parlargliene. Ma lui sapeva a cosa fossero rivolti i pensieri del padre, o meglio a chi.

"Insomma, non peggio del solito comunque" rispose cercando di tranquillizzarlo.

"Comunque Scorp" riprese "Ti ho fatto scendere presto perché volevo farti un regalo per augurarti un buon anno scolastico."

Scorpius lo guardò curioso "Un regalo?!"

"Vieni."

Lo prese sottobraccio e lo accompagnò fuori: davanti l'ingresso dell'albergo, parcheggiata sul marciapiede c'era una Kawasaki Ninja che lui conosceva benissimo.

"Ma quella é la tua moto!"

"Era la mia moto, ora é tua, l'ho fatta sistemare un po'..."

Scorpius sgranò gli occhi meravigliato prima di cominciare ad urlare.

-Drarry-Scorbus-Right NowWhere stories live. Discover now