Let's go crazy together

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Albus si svegliò molto presto quella mattina, era un ragazzo meticoloso, metodico ed odiava fare le cose di fretta. Fece la doccia godendosi al massimo quei dieci minuti in cui l'acqua gli scorreva lenta sulle spalle, poi si avvolse nell'accappatoio e si diresse in cucina. 

Sbirciò per un attimo incamera del padre e lo vide dormire a pancia in giù con un piede fuori dal letto. Sorrise divertito a quella visione e chiuse piano la porta cercando di non fare rumore.

Si vestì con uno skinny jeans nero ed un maglioncino verde che faceva risaltare i suoi occhi. Si ammirò un attimo allo specchio cercando di assottigliare con le mani dei ciuffi ribelli che non volevano stare giù, ma ci rinunciò subito, per quello aveva preso dal padre.

Sentì il telefono vibrare nelle tasche.

"Cappuccino? Frappuccino? O American Coffe?"

Una voce squillante gli fece fischiare l'orecchio tanto che dovette allontanare di colpo il telefono.

"Buongiorno anche a te Ted" rispose cercando di infilarsi la giacca.

"Sì sì buongiorno, cosa vuoi allora?! Non dirmi che sei ancora a casa perché io il caffé freddo non lo bevo!"

"No sono per strada giuro, due minuti e sono lì, comunque un cappuccino grazie!"

Chiuse la conversazione senza dare il tempo a Ted di rispondere, afferrò lo zaino e si precipitò fuori casa.

Fece due isolati correndo a più non posso e si fermò davanti Starbucks piegato in due per riprendere fiato.

Ted lo guardò con un sopracciglio sollevato porgendogli il bicchiere fumante.

"Lo sapevo" disse con aria saccente.

"Taci per favore" rispose Albus afferrando la sua bibita e iniziando a soffiarci sopra per raffreddarla un po' .

"E' prestissimo Ted, perché ogni anno dobbiamo fare questa cosa?!"

"Semplice" rispose l'amico "Perché dobbiamo vedere i nuovi arrivati!"

"Possiamo vederli anche quando suonala campanella" puntualizzò Albus.

"Naaaa sarebbe troppo di fretta, noi dobbiamo osservare minuziosamente ogni dettaglio per trovare quello giusto!" spiegò Ted prendendolo a braccetto e iniziando a gesticolare.

"Non lo troverai mai quello giusto,sei troppo critico..."

"Non sono critico!" sbuffò offeso"Solo che vorrei trovare quello perfetto, quello che mi fa rimanere a bocca aperta, capisci?!"

"Capisco, ma perché proprio a scuola?!"

"Perché sarebbe divertente, potrei chiudermi col mio futuro ragazzo in qualche aula di nascosto ogni tanto..."

Albus divenne rosso. Era molto timido e riservato riguardo all'argomento, ed evitava di parlarne anche con Ted.

Lui e Teddy si erano conosciuti al primo anno di quella scuola che amavano definire "una prigione per vittime ricche".

 Era diventanti amici su insistenza di Ted perchè Albus era davvero molto impacciato nel conoscere nuove persone, ma con lui era stato estremamente facile: si era piazzato nel banco di fianco a lui ed aveva iniziato a parlare ininterrottamente come se si conoscessero da sempre. Ad Albus non era dispiaciuto, finché quel ragazzo avrebbe parlato lui avrebbe potuto rimanere beatamente in silenzio.

Era sempre stato un tipo stravagante Ted, amava tingersi i capelli di un azzurro acceso che faceva sempre storcere il naso ai professori e si vestiva decisamente fuori moda,non che lui la seguisse, ma Ted era stravagante, era capace di abbinare anche quattro colori diversi insieme e starci davvero bene. 

-Drarry-Scorbus-Right NowWhere stories live. Discover now