And it al makes sense to me

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Harry uscì più presto del solito da lavoro, Albus gli aveva telefonato per avvisarlo che il ragazzo con cui si stava frequentando sarebbe rimasto a cena, e lui non voleva fare brutta figura. Per l'occasione aveva preparato una torta con crema e frutta fresca, Albus non gli aveva mai fatto conoscere nessuno, doveva essere un'occasione speciale.

Fece il tragitto a piedi come era solito fare quando voleva godersi un po' di aria ed assaporare quelle ore libere da impegni lavorativi.

Imboccò il vialetto di casa e si arrestò di colpo notando una Kawasaki ninja verde davanti il suo portone. Sentì il cuore fare un balzo dal petto fino alla gola,sicuro che se avesse osato parlare gli sarebbe uscito fuori.

Era la moto di Draco, ne era sicuro.Aveva odiato e amato quella moto per parecchio tempo per non poterla riconoscere.

Avvertì le mani iniziare a tremare e decise di fare un lungo respiro per non andare in iperventilazione:aveva bisogno di lucidità per ragionare.

Punto primo: Draco non sapeva dove abitava, a meno che i suoi amici lo avessero tradito, ma confidava che Ron non gli avrebbe mai fatto nulla di simile.

Punto due: in tutta Londra, non solo Draco poteva avere una Kawasaki ninja verde, era una moto abbastanza comune.

Confidò sul fatto che l'"amico" di Albus avesse buon gusto in fatto di motori e infilò la chiave nella serratura con un gesto incerto.

Appena la porta si aprì, un profumo invitante di qualcosa che stava cuocendo in pentola invase le sue narici.

"Al?"

Lasciò il cappotto sul divano e vide Albus andargli incontro con un mestolo in mano.

"Da quando cucini?" chiese osservando critico il figlio.

"Infatti non sto cucinando,improvviso."

Albus gli diede un bacio sulla guancia ed Harry non poté fare a meno di sorridere per l'intraprendenza del figlio.

"Papà siediti per favore, lascia la torta sul tavolino..."

Harry lo guardò insospettito e si sedette sul divano come richiesto.

"Tutto bene Albus? Devi dirmi qualcosa?"

Albus lo guardò con timore, quello sguardo di chi la stava per combinare grossa lo fece agitare un po'.

"Albus per favore..."

"Papà devo presentarti una persona"Albus lo interruppe rigirandosi il mestolo fra le mani più volte.

"Cos'é tutto questo mistero? Mi devi far conoscere il tuo ragazzo, cosa sarà mai..."

Pronunciò quella frase poco convinto e non fu più in grado di proseguire quando dalla cucina vide avvicinarsi un ragazzo alto, biondo, coi capelli tirati indietro e due occhi grigio verdi che lo stavano squadrando.

Si sentì la bocca asciutta, come se tutta la saliva fosse improvvisamente sparita. Boccheggiò un attimo,le parole non volevano uscire, nemmeno quando la consapevolezza di quello che stava guardando raggiunse la ragione: quel ragazzo era Draco in miniatura.

Si voltò a guardare Albus che lo stava osservando preoccupato per poi riposare lo sguardo su quel ragazzo.Aveva gli occhi lucidi, il labbro inferiore tremante.

Cosa stava succedendo? Decise di smetterla di pensare che tutte le cose e tutte le persone ruotassero intorno a Draco,stava diventando un'ossessione, e si alzò per porgere la mano al ragazzo di suo figlio.

"Io sono Harry, il papà di Albus, tu invece sei..."

In quel momento si rese conto che suo figlio non gli aveva mai detto il nome del ragazzo con cui usciva.

-Drarry-Scorbus-Right NowWhere stories live. Discover now