Insane

82.2K 4.2K 860
                                    

Teneva lo sguardo basso mentre i piccoli sbuffi grigi del suo respiro le appannavano la vista sul ragazzo che camminava di fianco a lei.

Aveva le mani in tasca mentre spostava lo sguardo sulla strada vuota e sul marciapiede grigio, ora sembrava tutto di quel colore scuro, sporco, non chiaro.

-Mi dispiace per come si è comportato Luke oggi.-

Hayley spostó lo sguardo su quello scuro del ragazzo, aveva una voce bassa, i capelli scuri erano tenuti alzati da poco gel mentre la felpa verde scuro che indossava gli fasciava il petto magro.

Annuí per poi lasciare la parola al ragazzo.

-Era nervoso perché i professori lo prendono di mira in questo periodo, non veniamo spesso a scuola ma quando lo facciamo è una tortura.-

Hayley annuì ancora leggermente sorpresa ma non più di tanto, sapeva che i ragazzi come lui potevano fare a meno della scuola. Cose che aveva già sentito nei corridoi.

-Lo conosci da tanto?- chiese dopo essersi schiarita la voce con un colpetto di tosse.

Calum si guardò le scarpe aumentando di poco il passo.

-Abbastanza per dirti che non sarà l'ultima volta che lo vedrai così.- rispose, la sua voce era inquieta.

A Hayley le si asciugò la gola.

Quella parole, dette in quel modo e con quel tono, avrebbero spaventato chiunque.

Schiuse le labbra per respirare più quantità d'aria, era stata sempre una ragazza debole, facile da manipolare.
Calum non le rivolse più lo sguardo fino all'inizio del vialetto di casa.

Lui tirò un leggero calcetto con la punta di plastica delle sue scarpe ad un sassolino prima di parlare.

-Credo che ci vedremo domani.- constatò.

Hayley fece una smorfia contraendo le labbra fini.

-Se non sbaglio hai perso contro di lui.-

Si chiarì il ragazzo, la bionda annuì distrattamente, non riusciva a parlare liberamente con persone che non conosceva e in più Calum la intimidiva molto.

-Ho perso?- domandò.

-Per lui è tutto un gioco.- spiegò.
Continuò a parlare.
-Se posso darti un consiglio,- farfuglió il moro agitando una mano prima di rimetterla nella tasca -non giocare più con Luke.-

Lei sapeva a quali tipi di giochi si stava riferendo, non capiva però come può un ragazzo di appena 18 anni essere così conosciuto e spaventoso.

-Perchè?- chiese spontaneamente, quella domanda trafisse la mente del ragazzo, facendo riaffiorare i pensieri come fiori all'alba della primavera.

Si alzó dall'asfalto tenendosi il ginocchio dolorante con il palmo della mano aperta, una smorfia era impressa sul suo viso mentre guardava il ragazzo biondo davanti a lui.

Lo vide avvicinarsi veloce con il braccio teso verso il suo stomaco che colpì poco dopo. Quest'ultimo tossì forte sputando a terra un misto di saliva e sangue che gli dava un gusto ferreo dentro la bocca.

-Reagisci!- urlò Luke spingendolo e facendogli perdere per qualche secondo l'equilibrio.

-Non posso!-

Luke si passò una mano tra i capelli lunghi sbuffando sonoramente, era stanco di quella situazione.

-Devi!- gli urló contro -Qui funziona così!-

DisconnectDove le storie prendono vita. Scoprilo ora