I bottoni larghi dei jeans stretti premevano contro la sua pelle, la sedia su cui era appoggiato era tremendamente scomoda. Sbuffò leggermente per poi porgere il busto in avanti e appoggiare le braccia sul banco bianco. Abbassò lo sguardo su di esso e se ne pentì subito.
Al centro di esso c'era una leggere incisione, chiara, diretta "Lego House."
Quel giorno era fresco nella sua memoria, una delle prime canzoni che aveva cantanto per lei.
Premette la mano contro la scritta sperando che scomparisse, quando l'alzò il ricordo non poté che essere più nitido. Un grugnito lasciò le sue labbra prima che la pioggia iniziasse a colpire il vetro di fianco a lui distraendolo. La voce del professore era da sottofondo a tutto quel rumore intorno a lui. Fissava come le goccioline aumentassero il ritmo sulla lastra di vetro, di come rallentavano e man mano cessavano di cadere. Per poi ricominciare. Erano impossibili. Come Luke.
Luke era l'impossibile. L'idea troppo audacia per essere incatenata, troppo potente per essere domata. Lui era il Big Bang. Un corpo piu leggero del vento, più impetuoso di una tempesta. Lui era l'impossibile.
-Posso chiederti una cosa?-
Luke staccò gli occhi dalla finestra osservando il ragazzo accanto a lui. In quel caso, non gli dava fastidio che i banchi erano attaccati.
-Certo.- biasciò a Calum appoggiando la testa su una mano.
-Prima volta,- si avvicinò per far meno rumore. Tutta la classe dava attenzione al professore. - la prima volta che l'hai vista.-
Luke fremette sulla sedia di legno prima di far muovere freneticamente il pomo d'adamo per fargli andare giù la saliva.
-Camminava su quel marciapiede e faceva andare a fuoco i miei occhi. Era come una Dea, certo. Era così piccola che faceva diventare bambino pure me.-
Fissava davanti a se senza guardare niente, guardava indietro, accorgendosi dell'intensità di quel momento momento sono quando ormai era passato, quando ormai era un ricordo.
-Potevo sentire il suo profumo anche da dietro all'albero su cui mi appoggiavo per guardarla.- rise nervosamente - E ogni volta che la vedevo andare via era tipo "No, per favore. Resta qui, ho bisogno del tuo viso per far funzionare il mio corpo."-
-Come un polmone?- chiese il moro.
Luke lo guardò arricciando le sopracciglia.
-No, assolutamente. Senza un polmone si può anche vivere, io senza di lei, no.- rise imbarazzato chiudendo gli occhi -Era come il sangue, diciamo, Ti serve per vivere e quando lo perdi da una ferita fa male.-
La campanella suonò, i due ragazzi si alzarono ancora sorridendo avviandosi verso la porta. Luke sussultò quando venne tirato per un braccio. Guardò il volto di James sorpreso.
-Luke è vero che ora Hayley sta con un altro? Scommetto che la annoiavi con le tue paranoie da depresso ragazzo cattivo.-
Il ragazzo dai capelli corvini rise rumorusamente prima di ritrovarsi contro il muro bianco del corridoio. Luke lo teneva per la gola mentre le labbra serrate e la mascella tesa.
-Cos'hai detto Lewis? Credo che quest'orecchio non ci senta bene.- sputò Luke avvicinando il viso a quello di James.
-Prima o poi mi farò anche io quella stronza, stanne certo.- riuscì a dire James con parole soffocate.
Sul viso di Luke si formò un cipiglio e lentamente strinse di più la presa, vide le dita affondare nella pelle del collo del corvino mentre quest'ultimo si portava le mani alla gola per cercare di fermarlo.
-Non devi dire queste merdate su di lei. Capito?- Ordinò tenendo la spalla del ragazzo contro il muro con l'altra mano.
-Capito?- ripetè quasi urlando.
-Luke!- una voce roca e profonda tuonò dal fondo del corridoio.
Luke tirò indietro le mani dopo aver scagliato un pugno sullo zigomo di James che urlò. Due braccia lo presero da dietro tirandolo lontano dal muro.
Solo dopo si accorse che intorno a loro un gruppo di persone si era fermato a guardarli. La rabbia di Luke si spense quando fu chiuso in un'aula. Prese il bordo di un banco lanciandolo a terra per poi urlare e guardare Calum chiudere la porta dietro di lui.
-Luke abbiamo problemi più gravi che un cazzone come James.- sbraitò Calum spalancando gli occhi.
-Che parli male di me allora. Ma non della mia Hayley. Il suo cuore è troppo fragile per essere preso in giro ancora.-
Calum si mise una mano sulla faccia sospirando.
-Lukey.- sussurrò.
-Che c'è?- rispose arrabbiato. Passava gli occhi da una parte all'altra della classe cercando qualcosa da spaccare a terra.
-Mi hanno mandato un messaggio,durante la lezione,- disse - lo Yell è iniziato.-
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-Pronto?- rispose Hayley ridendo mentre fece segno ad Ashton di allontanarsi.
Lui fece una specie di broncio prima di attirarla a se sul divano di quel piccolo appartamento.
-Hayley, ciao.-
La voce di Ryan le arrivò nelle orecchie facendola preoccupare. Guardò Ashton accarezzarle i fianchi prima di darle un bacio leggero sulla guancia.
-Ciao Ryan, è successo qualcosa?-
Chiese, Ashton davanti a lei aggrottò la fronte per poi mollare la presa su Hayley, lei scosse la testa mimando di non preoccuparsi.
-Sei da sola?- la voce dall'altro capo del telefono parlò e la bionda si alzò andando verso la cucina ancora poco conosciuta.
Chiuse la porta dietro di se, sedendosi sull'isola bianca.
-Ora si, dimmi.-
-È tutto una merda Hay.- sospirò Ryan singhiozzando.
-Hey hey. Calmati e dimmi cos'è successo.- ordinò dolcemente lei, cercando di fare un tono più rassicurante possibile.
Sentì Ryan ancora singhiozzare prima di lasciarsi abbandonare in un pianto liberatorio.
-Lo Yell è iniziato.-
DON'T
Allora, ci siamo quasi! Tutta questa storia si è basato su questo coso dello Yell e finalmente, finalmente, ci stiamo arrivando.
Quando sará finita la storia pensavo di fare ancora un capitolo dopo, dove i personaggi (Hayley, Luke, Michael, Ashton, Calum e Ryan.) interagiscono con voi. Cioè, parlano direttamente a voi per rispondere a delle domande. Mi sembrava un idea carina. Ditemi cosa ne pensate.
Non vedo l'ora di scrivere i prossimi capitoli per mettere pezzi di canzoni tipo: If you don't know e Never let you down e molte altre. In questo capitolo ho messo un po di 'Blue Jeans' e una frase di 'Don't'.
Mentre il pezzo dell'impossibile è di una pubblicitá di macchine ahaha.
Ok allora, finirò in grand bellezza questa storia, credete in me.
Andatevi a leggere Chosen va, sono felice che vi piaccia.
Ora vado.
Seguitemi su twitter: @freelemons5 chiedete il fback!
Alla prossima.
ciao ciao

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Disconnect
Fanfiction"Quando vivi nel buio non puoi vedere le cose sotto una luce diversa." Hayley ha paura del pericolo, del buio, del rumore. Cose che per Luke sono all'ordine del giorno. Lui è pronto a rischiare, pronto per vincere un gioco che non ha regole. DAL 2...