Lovestruck

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Chiuse l'armadietto rumorosamente prima di salutare Ryan.

Era strano guardarla, osservarla e pensare che sia totalmente un'altra persona. Vederla camminare e credere che abbia avuto un certo passato, certe esperienze e abbia conosciuto certe persone. Al giorno d'oggi tutti si nascondo, in modi diversi ma lo fanno.

Chi dietro un sorriso, chi in un angolo e chi dietro a delle persone.

Hayley non si poteva nascondere da niente, ogni volta che camminava verso casa sua o per i corridoi sentiva gli sguardi su di se. Sentiva due occhi azzurri scrutarla insistentemente da lontano. Faceva finta di niente ma lo sapeva.

Portò sulle spalle lo zaino a righe prima di dirigersi verso l'uscita. La primavera si era ormai stabilita e polline bianco a grumi le passavano davanti agli occhi. Tra essi vide.

Ashton era appoggiato alla ringhieradavanti all'edificio vecchio mentre si guardava le punte delle scarpe. La ragazza sorrise con malinconia e dopo qualche passo si rifugiò in un abbraccio.

Sembrava così felice, il ragazzo dall'altra parte del cortile si morse il labbro a forza facendo gracchiare l'orecchino che gli forava il labbro.Le braccia leggere di Hayley erano stretti alla vita del ragazzo moro mentre aveva il capo appoggiato contro il suo petto.

Fastidio.

Alterazione.

Rabbia.

Calum era appena uscito dalla scuola. Ci avrebbe messo almeno un minuto ad arrivare vicino a Luke ma lui in quattro secondi poteva fare tutto il cortile e aggredire Ashtob, nessuno poteva fermarlo. Nessumo poteva far cessare il suo fulmine. Il fuoco e i disastri che avrebbe causato. Sentiva la rabbia solleticargli la pianta dei piedi. Il labbro ormai nella gabbia fatta di denti mentre gli occhi erano fissi sulle due figure sfocate. Questo era troppo. Ora non gli importava di niente. Voleva solo levare quelle mani sporche dal corpo di Hayley e portarla via con se.

Sospirò.

Una mano calda gli coprì la spalla e per qualche secondo spostò lo sguardo.

-Tutto ok?- la voce di Calum era tesa.

Calum riportò la mano lungo il fianco aggrottando la fronte. Schiuse le labbra quando vide l'oggetto di interesse del ragazzo.

-Lukey.- Disse fermo.
Doveva farlo ragionare. Vide l'amico alzare la mano verso di lui facendo segno di fermarsi.

-Non dire una parola.- Biasciò soffocato dalla rabbia.
Emise un grugnito quando vide Ashton posare le labbra contro la guancia bianca di Hayley.

No, la sua gauncia. La sua pelle, quella pelle che aveva toccato solo lui.

I pugni erano stretti e le unghie puntavano sul palmo della mano. Le nocche bianche evidenziavano le vene bluastre.

-Io lo uccido.-

-Ti prego svegliami.- gli disse Ashton -perché è da giorni che mi sembra di dormire.-

Luke rise dandogli una pacca. I capelli biondi gli ricadevano sulla fronte mentre il vento dell'Australia cercava invano di scostarli da un lato, rise ancora vedendo Ashton borbottare.

-Tu non stai bene!- Esordì Luke, alzandosi dalla panchina arrugginita.

-Non ridere di me! Credo che mi stia innamorando.- ammise Ashton.

Luke si fermò e guardò l'amico con le mani contro il viso aggrottando la fronte.

-Cosa?-

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