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Steve pov

Riesco a prenderla al volo per un pelo, è tra le mie braccia ora, non scotta ma sentendole il polso mi rendo conto che i battiti del suo cuore stanno rallentando.
Non penso neanche per neanche un secondo che gli altri mi possano star dicendo qualcosa, esco dalla palestra e comincio a correre verso l'infermeria sperando di trovarci Bruce; non appena arrivo spalanco la porta, grazie a Dio.

"Steve, cosa succede?"

"Fai qualcosa, stavamo testando i suoi poteri quando è svenuta all'improvviso"

La poggio delicatamente sul lettino allontanandomi poco dopo per permettere a Bruce di fare il suo lavoro.

"è come se non riuscisse a controllarlo"

Dico pensieroso.

"Oppure non vuole controllarlo"

"Cosa stai dicendo?"

"Steve, dai, l'abbiamo catapultata in questo mondo da un giorno neanche e credi davvero che lei voglia tutto questo?"

"è stata lei a farci vedere qualcuna delle sue abilità"

"Non è stata abbastanza attenta, ha usato troppa forza in troppo poco tempo..."

Fa una breve pausa, sembra che voglia dirmi qualcos'altro.

"ho controllato il suo sangue" Aggiunge alla fine.

Sgrano gli occhi, non so se voglio veramente sapere che cosa circola nel suo corpo da ventitré anni.
Deglutisco rumorosamente.

"Cosa hai trovato?"

"Il fuoco in genere  è composto da combustibile, ossigeno e calore giusto? Nel suo corpo sta circolando un'alta quantità dei primi due che aggiunti con il calore del suo corpo fanno sì che lei abbia questi poteri.
Ora, però, devi capire che il sangue che si trova nel suo corpo è pari al 40%  invece questo miscuglio di ossigeno e combustibile è pari al 60%"

"Rischia di morire?"

"No, solo che essendo il sangue in minoranza, Hope deve ancora capire come controllare questo potere senza svenire o bruciare qualcuno"

Respiro profondamente mentre continuo a guardarla, i suoi occhi sono chiusi in maniera molto naturale e le sue ciglia sono così lunghe che fanno sembrare i suoi occhi simili a quelli di una cerbiatta.
Sorride, non so se stia sognando, lo spero però.

"Cosa puoi fare ora?"

"Posso darle un po' di sangue del suo stesso gruppo sanguigno sperando che si riprenda, voglio anche capire però come ci è finita in queste condizioni"

"Che vuoi dire?Ha detto che anche suo padre era così"

"Sì, ma Steve non capisci, non si diventa così geneticamente... non si può avere nel corpo del combustibile o una quantità così eccessiva di ossigeno"

"Non starai dicendo che..."

"Credo che abbiano fatto degli esperimenti su di lei... sì, penso questo"

Vedo Bruce togliersi gli occhiali e poggiarli su un tavolino di fianco a me, mi guarda e prima di andarsene passa la sua mano sulla mia spalla.
Come faccio a dirglielo ora?
Con la sedia mi avvicino ad Hope, sembra una copia perfetta de "la bella addormentata nel bosco" , come se uno stupido bacio potesse svegliarla.
Poggio delicatamente la mia mano sulla sua, una scossa percorre il mio corpo, ricordo ancora quando mi ha visto con Sharon, non immagino cosa abbia pensato.
Tra me e Sharon ormai non c'è più niente, ci abbiamo provato, ma dopo la Civil War sono andato in Wakanda e non ci siamo più sentiti... ero in uno stato di fuggitivo, poi mi sono detto basta, ho chiamato Nat e le ho chiesto se potevo tornare a casa e dopo il suo ok, ho fatto le valige e sono partito.
Nessuno mi cerca da quando sono qui, questa era una delle cose che più mi preoccupava all'inizio, ma sono ancora in libertà e Tony non mi ha ancora incarcerato... e poi, dopo aver liberato i ragazzi pensavo che non li volesse qui, è stato piuttosto umano da questo punto di vista.
Clint e Wanda non sembrano sul punto di ucciderlo o di essere arrestati, credo che gli mancasse questo posto... a dire la verità, mancava anche a me.

La mattina dopo...

Alzo la testa ed apro gli occhi, credo di essermi addormentato seduto e tra l'altro controllando l'ora, mi rendo conto di aver dormito per un bel po' di tempo.
Nessuno è venuto a chiedermi niente, speravo che accadesse questo, non ho voglia di dare spiegazioni a nessuno.
Hope sta ancora dormendo, le sento il polso, il suo cuore ha ricominciato a battere ad una velocità umana.

"Hope, svegliati, ti prego"

Ripenso all'altro ieri, non posso credere di essere stato così ingenuo.

"Che figura di merda"

Sussurro sbuffando e chiudendo gli occhi.

"Linguaggio capitano"

Torno sulla Terra, alzo lo sguardo velocemente e mi rendo conto che Hope ha aperto gli occhi.
Non posso fare a meno di sorridere.

"Hope, come ti senti?"

"Come se un treno mi fosse appena passato sopra, ma a parte questo, bene"

Contino a sorridere, come può essere ironica in questo momento?

"Cos'è successo?"

"Sei svenuta"

"E poi?"

"Ti ho portata qui"

"E poi?"

So che dovrei dirglielo, ma non voglio, non è pronta... ha appena scoperto che suo padre era come lei, ha lasciato sua madre ed ora si ritrova qui.

"E poi basta, Bruce mi ha detto che non rischiavi la morte e basta"

Mi sento uno stronzo in questo momento.
La vedo sbuffare prima di rivolgere lo sguardo al soffitto.

"Cosa mi è successo Steve?"

"Bruce dice che hai usato troppo potere in troppo poco tempo"

"Ma io non dovrei svenire, insomma, questa cosa fa parte di me, dovrei poterla controllare"

"Hope non è colpa tua, credo che tu sia alle prime armi, ma vedrai che fra qualche tempo saprai controllare la tua forza"

"E quando Steve? Settimane, mesi, anni?"

"Sta a te deciderlo... io vado, ti lascio un po' sola, avviso gli altri che stai bene"

Quando annuisce mi alzo dalla sedia ed esco dalla stanza, cammino il più velocemente possibile per allontanarmi il più possibile da lei e per tirare un pugno alla prima parete che vedo.

"Cazzo, il muro Rogers!!"

"Non mi interessa del tuo muro Tony, se non lo sai ancora hanno fatto degli esperimenti su di lei!"

Tony sbianca, da un momento all'altro passa dall'essere un umano all'essere un cadavere.

"Cosa?"

"Bruce non te lo ha detto?"

"è andato a parlare con gli altri, io li sto raggiungendo ora"

"Beh, ora lo sai... Tony esperimenti, capisci? Lei ha tutto questo nel corpo da ventitré anni, l'hanno usata come cavia quando aveva pochi mesi"

Mi sto alterando, devo respirare.

"Glielo hai detto?"

"No"

"Il gatto perde il pelo ma non il vizio, giusto? Non hai ancora imparato che mentire non è la scelta giusta da fare? Vuoi far soffrire anche lei?"

"Non avevo altra scelta!"

"Sì che ce l'avevi, dirmi la verità molto tempo fa e rimanere con me..."

"Lui è mio amico"

"E come ti avevo detto... anche io lo ero"

Gira i tacchi e se ne va.
Forse ha veramente ragione, forse sono veramente uno sporco bugiardo che si diverte con i cuori delle persone.

Spazio autrice

In poche parole
Spero vi sia piaciuto, commentate e votate, non so come ringraziarmi per il vostro supporto.
Vale molto per me.

A domani
Baci Laura

A New Avenger... A New LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora