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Ci siamo appena fermati davanti all'abitazione abbandonata dalla quale si può vedere la statua della libertà, sembra che nessuno ci viva da parecchio.
Apriamo lentamente il cancello d'entrata e camminiamo passo dopo passo lungo il vialetto che ci condurrà alla porta di casa... quando siamo davanti ad essa la troviamo scardinata quindi Steve la apre con molta cura mettendosi sempre davanti a me, non voglio che rischi la vita per salvarmi però.
L'interno è messo veramente male, c'è polvere ovunque, oggetti caduti a terra, alcune vetrinette sono ricoperte da teli bianchi, il divano è completamente sfondato ed il lampadario è caduto a terra chissà da quanto tempo.
Se l'esterno della casa era accettabile, l'interno sembra aver preso parte ad un guerra.
Ci dividiamo per controllare quel piano della casa, questa volta sono con Nat.
La cucina sembra essersi sbriciolata per metà, il pavimento è lievemente rialzato, del bagno è meglio non parlarne, ma alla fine costatiamo che quel piano dell'abitazione è completamente libero.

"Dobbiamo trovare la porta che ci conduce al piano di sotto".

Sussurra Clint venendo verso di noi.
Facile a dirsi, difficile a farsi. Ci guardiamo in giro per non so quanto tempo, spostiamo delicatamente i mobili per non far rumore ma sotto di essi non troviamo assolutamente niente.
Ci stiamo muovendo totalmente a caso in quella casa quando poggio il piede su una parte di parquet che mi fa pensare a qualcosa.

"Il suono che proviene da qui quando ci cammini sopra è diverso."

Sussurro sperando che gli altri mi sentano.
Steve arriva subito e mi da una mano ad alzare il legno ormai marcio di quella parte di pavimento... scale!

"Ragazzi, venite qui."

Sussurra Steve richiamando il resto della squadra che arriva immediatamente.
Le scale sembrano stranamente stabili rispetto al resto della casa, come al solito Steve mi precede in tutto quindi mi tocca scendere le scale per seconda... questo posto è orribile.
Completamente diverso dal piano superiore grazie a lunghi corridoi che conducono non so bene dove con alcune celle verso destra.
Ci avviciniamo lentamente, ma non troviamo nessuno quindi decidiamo di proseguire, ora anche Bucky è davanti a me, non sono mica fatta di cristallo sapete?
Ogni cella che percorriamo aiuta la mia ansia a crescere, è positivo non trovare nessuno morto all'interno di esse, ma almeno un indizio vorrei trovarlo.
Per poco non vado addosso a Steve quando si blocca di colpo davanti ad una grande porta di metallo, si volta e dopo la benedizione di Tony, la sfonda con un calcio ben piazzato.
Mi viene da vomitare... al centro della stanza c'è una macchina per l'elettrochoc con del sangue intorno, ci sono anche delle pallottole con i rispettivi bossoli accanto.
Mi guardo un po' intorno e vedo altri strumenti di tortura che non avrei mai pensato di vedere; può una persona essere così crudele?
Il sangue si espande lentamente, non è ancora secco questo vuol dire che una persona è stata qui poco tempo fa, così perlustriamo per bene tutte le celle e non posso credere a quello che vedo... in una di esse trovo una figura accasciata a terra, ha i capelli lunghi e nonostante la luce scarsa si capisce che sono biondi.

"Michael? Michael sei tu?"

Sussurra Bucky al tipo steso per terra che prontamente alza lo sguardo.

"Sì... sì, sono io."

Risponde quest'ultimo quasi sussurrando, è messo male.

"Aiutatelo, vi prego, l'ho conosciuto mentre mi tenevano imprigionato, è una brava persona."

"Per caso è..."

Chiede Tony prima di mettersi un dito sulla tempia per essere sicuro che il prigioniero non sia fuori di testa.

"No, non è matto."

Dice Bucky prima di rompere le sbarre della cella con l'aiuto di Steve.
Quando questo Michael viene portato fuori lo spettacolo non è affatto dei migliori... uno dei suoi occhi è così gonfio che non riesco a constatare se abbia ancora il bulbo oculare o no, del sangue gli cola sia dalla tempia sinistra che dalla bocca, ha dei punti messi molto male sull'occhio destro e sul sopracciglio sinistro e credo che gli abbiano dato una botta in testa.

"Non possiamo portarlo via così, attireremmo troppo l'attenzione."

Dice Wanda indicando il sopravvissuto.

"Copriamolo con delle coperte o qualsiasi cosa, ci mettiamo attorno a lui cercando di non mostrarlo a nessuno."

Dice Steve prima di prendere, come l'amico, Michael sotto braccio e cominciare a camminare.
Ogni passo che facciamo, un lamento in più dal parte del superstite, spero che Bruce riesca a fare qualcosa con lui.
Saliamo lentamente le scale e quando torniamo al piano terra riusciamo a trovare dei teli e delle coperte adatte per coprirlo quindi facciamo come ha detto Steve, usciamo dalla casa attorno a lui cercando di proteggerlo da occhi indiscreti e non appena arriviamo alla macchina lo facciamo sedere velocemente.
Clint si mette alla guida della macchina dove ci sono io, Steve è in quella davanti a me con Bucky, Michael, Tony e Nat... sono già partiti.

***

Non abbiamo notizia di Michael da ore, abbiamo chiamato Bruce immediatamente quando siamo arrivati e anche lui sembrava sconcertato da quello che aveva appena visto.
Abbiamo detto a Visione, Sam, Thor e T'challa che cosa fosse successo mentre loro erano con Fury e sono rimasti scioccati... ora non ci resta che sperare che Michael viva.

"Tutto ok?"

Mi chiede Steve avvicinandosi a me e poggiando una mano sulla mia spalla.

"Credo di sì... è solo che ho paura, lui potrebbe essere la nostra unica possibilità di trovare l'artefice di tutto questo e se muore io..."

"Ehi, ascoltami."

Dice mettendomi entrambe le mani sulle spalle, una scarica elettrica mi percorre tutto il corpo.

"Questo non succederà ok? Lui vivrà e riusciremo a trovare l'assassino di tua madre, è una promessa... capito?"

Annuisco sussurrando un grazie ricambiato da un sorriso.
Mi rendo conto però che il tempo passa e da Bruce non arriva ancora nessuna notizia, la squadra si è riunita intorno a me speranzosa, Tony mi accarezza dolcemente la schiena cercando di farmi stare calma ed è proprio in quel momento... nel momento in cui perdo completamente le speranze, che la porta dell'infermeria si apre.

"Potete parlargli, è stabile."

Annuncia Bruce.
Tutti tiriamo un sospiro di sollievo prima di entrare in quella stanza con macchie di sangue sparse ovunque e l'uomo che abbiamo salvato sul lettino di fronte a noi cosciente.

Spazio autrice

Hello! Ok, lo so, questo è un capitolo di passaggio ma guardate il lato positivo, si vengono a scoprire un paio di cose.
Spero che vi sia piaciuto anche se nn è uno dei migliori
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Baci Laura
A domani

A New Avenger... A New LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora