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Steve pov

Un anno da quando te ne sei andata, un anno da quando so che non sei più con me fisicamente ma spiritualmente.
Mi manchi sai? Mi mancano le nostre chiacchierate, mi manca poter parlare con te dei miei problemi, mi manca il tuo sorriso.
Ogni giorno mi torturo ricordandomi di tutti i momenti passati insieme, ripenso a tutto quello che abbiamo passato ed al dolore che ti ho provocato rimanendo congelato per settant'anni.
Ero contento che ti fossi rifatta una famiglia, ma non potevo sopportare il fatto di aver perso così tanti momenti con te, ti dovevo ancora un ballo.
Quando un anno fa mi è arrivata la notizia della tua morte mi sono lasciato andare alle emozioni, ho pianto per ore cercando di non farmi vedere da nessuno, non riuscivo a riprendermi dal vuoto che avevi lasciato dentro di me, un vuoto che ho paura di colmare con qualcun'altro.
Ci ho provato con Sharon, e pensavo che potesse aiutarmi a dimenticarti, ma la verità è che stare con una persona imparentata con te non mi aiuta affatto.
Ne ho parlato con lei, ci siamo chiariti, ma ora sorge un altro problema... un problema che ha a che fare con una ragazza che è riuscita a riaccendere qualche scintilla d'amore dentro di me, ho paura.
Ho paura dell'amore, ho paura di cosa provo, ho paura di starle accanto, ho paura di perderla.
Lo so, è strano, tutti pensano che io non soffra per niente o per nessuno quando questa non è la verità, io sono un umano come tutti gli altri e come tutte le persone soffro ed ho le mie paure.
Non posso credere di essere qui, nella chiesa del tuo funerale, da solo, a parlare nella mia testa con te seduto in prima fila; sento le lacrime che cominciano a bruciarmi gli occhi, vogliono prendere il sopravvento su di me, ma non glielo permetterò.
Ho pianto troppo, voglio che tu mi veda felice anche se, senza di te, un pezzo della mia felicità se ne è andata un anno fa.
Non ho detto niente a nessuno e non so se sanno che giorno è oggi, se sanno dove sono... credo di voler stare da solo anche se vorrei lo stesso che una persona fosse con me.
Non ho idea per quanto tempo ancora starò qui, finché non arriva nessuno io non mi muovo.

***

Ti ricordi del nostro primo bacio?
Pensavo che non sarebbe mai arrivato quando all'improvviso eccolo lì.
La prima volta che ti ho visto ho subito pensato che fossi una bellissima donna... una bellissima donna con la quale non avrei mai avuto alcuna possibilità, forse per la mia poca esperienze con le persone del sesso opposto.
Ero sorpreso quando ho capito che forse tra di noi sarebbe potuto nascere qualcosa, e quando è nato quel qualcosa mi sono reso conto di essere innamorato.
Ed è questo che mi preoccupa oggi, essere innamorato... ho paura di innamorarmi di una persona che potrebbe andarsene da un momento all'altro, ho paura di innamorarmi di una donna che non sia tu... credo di aver paura di innamorarmi di lei.

***

Mi alzo lentamente dalla panchina, sono qui da ore e credo che sia il momento di andare, ma quando faccio un passo verso l'uscita mi fermo di nuovo e mi appoggio ad essa guardando il pavimento; mi sento uno stupido ad indossare lo stesso abito del suo funerale, ma credo che succederà la stessa identica cosa per i prossimi anni.
Passa qualche istante e la porta della chiesa si apre, una ragazza entra e quando capisco chi è non credo di riuscire a soffocare ancora quello che sto provando.
Vedo Hope venire verso di me, anche lei guarda il pavimento mentre mette via il telefono, sembra sconvolta.

Vedo Hope venire verso di me, anche lei guarda il pavimento mentre mette via il telefono, sembra sconvolta

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Si ferma di fronte a me prendendomi le mani.

"Tony mi ha detto dov'eri"

Alzo lo sguardo dopo averlo tenuto fisso sulle nostre mani, una lacrima mi riga il volto, con lei non riesco a non provare emozioni, con lei mi sento libero di mostrarmi fragile.

"Grazie per essere venuta"

"Non volevo che rimanessi solo"

Ci guardiamo per qualche secondo negli occhi quando lei mi tira in un forte abbraccio avvolgendo le sue esili braccia attorno al mio corpo, mi lascio andare completamente, la lacrima di prima si è tramutata in un fiume in piena che scorre lungo le mie guance.
Dovrei essere io a far sentire protetta lei, ma la verità è che in questo momento la situazione si è capovolta.
Mi accarezza dolcemente la schiena, è così piccola tra le mie braccia.
Credo che stia piangendo anche lei.

"Dimmi che non stai piangendo"

Le dico poggiando una mia mano sui suoi capelli.

"Cosa te lo fa pensare?"

Dice alzando una mano dalla mia schiena, so che se la sta passando sul volto per cancellare le lacrime.

"Mi dispiace Steve, non lo sapevo"

"Non potevi"

Sciogliamo lentamente l'abbraccio, i suoi occhi sono bellissimi, in questo luogo sembrano ancora più scuri.
Vedo ancora gli aloni delle lacrime che non è riuscita a trattenere, passo delicatamente un dito su di esse, come fa a farmi sentire così? A farmi sentire vivo?

"Sappi che se un giorno vorrai parlarne, io ci sarò sempre"

"Grazie"

Rispondo accarezzando il suo viso prima di ricevere un secondo abbraccio.
Ha più forza di quanto sembra, mi stringe a se come se volesse che non me ne vada via, ma può stare tranquilla perché non me ne andrò tanto presto.

"Scusami, non vorrei essere arrivata nel momento meno opportuno, ho cercato di non venire ma non ce l'ho fatta.
Pensarti qui, solo, non ce la facevo"

"Non ti devi scusare, anzi, speravo che venissi"

Dico senza aver bisogno di pensarci due volte.
Meglio che io dica la verità, mi sono reso conto che non dire subito le cose come stanno non fa altro che peggiorare le cose.
Inaspettatamente mi posa un bacio leggero sulla guancia, non provo queste sensazioni da molto tempo... emozioni che non ho mai provato neanche con Sharon.

"Andiamo?"

Mi chiede tendendomi la mano.

"Andiamo"

Prendo la sua mano per poi avvolgere un mio braccio attorno alle sue spalle mentre lei avvolge il suo attorno al mio busto.
Usciamo dalla chiesa insieme, spero di aver cancellato ogni traccia delle lacrime che scorrevano fino a pochi minuti prima sul mio viso.
La luce mi acceca in un primo momento, ma ora so di non essere solo, so di avere una persona con la quale parlare... una persona per la quale, forse, non provo più un semplice sentimento di amicizia.

Spazio autrice

Capitolo molto triste da scrivere per me... che ne pensate?
Anche Steve alla fine sta cominciando a capire qualcosa.
Spero vi sia piaciuto.
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Baci, Laura

A New Avenger... A New LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora