Capitolo 17- Sogni e ricordi

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Pov's Jude
Sto ritornando a casa. Incontro Airi. Mi corre incontro e mi abbraccia. Camminiamo mano nella mano fino alla torre di ferro. Arrivati lì c'è un bellissimo tramonto. La prendo per i fianchi, la avvicino a me e la bacio, lei dapprima ricambia il bacio poi si stacca. Sta piangendo. Se ne va. -Jude, io non sono innamorata di te, scusami. Per colpa tua io ora non posso più giocare.- scappa via. Non riesco a muovermi.
Mi sveglio tutto sudato, un brutto sogno. Anche Mark è sveglio, fissa il soffitto con sguardo triste.
-Cosa succede Jude?-
-Un brutto sogno.-
-Riguardava Airi?- annuisco.
-Mark, è tutta colpa mia. Se non avessi manifestato di essere d'accordo con il Mr per escluderla dai titolari, ad Airi non sarebbe successo nulla. Sono uno sciocco.-
Mark si alza e mi guarda dritto negli occhi.
-Jude non dire così. Tu volevi proteggerla, ma Dark ha trovato la contromossa. Non è colpa tua, fidati.- si stende di nuovo pensieroso.
-Mark cos'è che ti tormenta?-
-Sai, ho paura che Airi non si ricordi più di me e che non possa più giocare. Le parole del dottore mi rimbombano in testa. Sono preoccupato per lei. Ho paura che lei si svegli dopo l'operazione e non riconosca più il mio viso. Ho paura che si dimentichi tutti i bei momenti passati insieme, di quando eravamo piccoli e giocavamo spensierati e di quando siamo cresciuti. Ho paura di dirle che non potrà più giocare a calcio: il calcio è la sua vita. Io credo in lei, ma se un dottore arriva a dire certe cose un motivo ci sarà. Airi ha sempre giocato al mio fianco e vorrei fare qualcosa per aiutarla, ma purtroppo sono impotente. Io sono sempre molto ottimista, ma in questa situazione non riesco proprio ad esserlo.- Mark è scuro in volto e trattiene le lacrime.
-Mark lei non può dimenticarsi di te, sei il suo gemello. Lei non dimenticherà nessuno di noi, vedrai. I suoi ricordi saranno sicuramente annebbiati, ma lei non può dimenticarsi di noi, figurati di te Mark. Io credo che con la buona volontà forse riuscirà a ritornare a giocare, ma dipende solo da lei. Ora riposa Mark, che ci alziamo presto così la andiamo a trovare.-
-Va bene Jude- spengo la luce. Chiudo gli occhi.
Pov's Byron
Non riesco a chiudere occhio.
*flashback*
-Buongiorno Byron- disse Airi buttandomi giù dal letto.
-lo sai che giorno è oggi?-
-Non... il tuo compleanno?-
-Ma no! È il tuo di compleanno! E dato che è domenica andiamo in un bel posto, ho l'autorizzazione del comandante. Forza preparati, ti aspetto giù tra venti minuti. Muovitiiii!- mi baciò sulla guancia ed uscì dalla mia camera.
Stavo ancora dormendo in piedi. Mi lavai, mi vestii e scesi. Trovai tutti i ragazzi della squadra che reggevano uno striscione con scritto "Buon Compleanno Capitano!" e arrivò Airi con una torta e quindici candeline accese.
-Sorpresa!- dissero tutti e poi intonarono la canzone di compleanno.
-Grazie ragazzi, io... non so come ringraziarvi, sono commosso, grazie!-
-Byron, abbiamo una cosa per te.- mi diedero un pacchetto dove trovai una felpa bianca e grigia con delle ali disegnate dietro. -Grazie ragazzi, non so che dire.-
-Non c'è bisogno di ringraziarci Byron, ora vai che c'è Airi che ti vuole portare in un bel posto, divertitevi.- disse Poseidon. -E non fate troppo gli sporcaccioni- mi sussurrò Hera. Risi. Airi mi prese per mano e uscimmo fuori dallo stadio. Aveva una felpa nera e si mise il cappuccio, feci lo stesso con la mia nuova felpa. Arrivammo alla stazione. Prendemmo un treno.
-Dove mi porti piccola?-
-È una sorpresa: è un bel posto vedrai- scendemmo dal treno e arrivammo in quello che sembrava un parco. Entrammo e ci addentrammo all'interno di un bosco. Ci trovammo davanti ad un gazebo che sporgeva su un bellissimo panorama di Tokyo. Ci sedemmo sotto al gazebo.
-Ti piace?-
-È bellissimo, poi starci qui con te. Grazie amore mio.- lei arrossì. Le presi il viso e la baciai con passione. La strinsi forte a me e approfondii il bacio. Scesi fino al collo e le feci un succhiotto. Il primo. Le venne la pelle d'oca.
-Ho una cosa per te Byron. I ragazzi ti hanno regalato quella, io vorrei regalarti questa.- disse indicando dapprima la mia felpa poi tirando fuori dalla tasca della sua felpa uno scatolino. Lo aprii e ci trovai una collanina con un ciondolo che aprendosi rivelò una nostra foto. Era bellissimo. -Grazie piccola, nessuno mi aveva mai festeggiato così, grazie!-
-Cos'è ora anche il grande capitano della Zeus ha dei sentimenti? Ahahaha.- rise. Le baciai quello splendido sorriso.
*fine flashback*
Quel sorriso. Quanto lo amavo. Lo amo. Io voglio che lei stia bene. Stringo la collana che mi ha regalato. Piango.


*Spazio Autrice*
Allora oggi vorrei chiarire un po' di cosine. Primo, che per il momento NON sto seguendo la storia di IE quindi lo scontro con gli alieni (il primo con la Gemini Storm avviene il giorno stesso della finale) per ora non sarà argomento della storia, non so se poi farò un sequel. I soggetti dell'immagine che ho scelto per questo capitolo sono Camelia Trevis e Mark, ma in questo caso ho modificato la foto per fare in modo che apparissero come Mark e Airi che giocano da piccoli quindi fate finta di si, (lol). Vi ho portato un capitolo più lunghetto, spero vi piaccia, sciaoo❤️❤️❤️

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