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A Louis gira la testa, tanto. Sente le tempie pulsare ed è come se gli stessero tirando martellate sulla fronte. José deve avergli tirato una bella botta per riuscire a stenderlo in questo modo.
Non si è mai sentito così rincoglionito in tutta la sua vita, comunque.
Si è appena svegliato e non può trattenersi dal gemere dolorante per via della sua gamba sinistra, legata così stretta con una corda spessa da fargli mancare il fiato. Quello lascerà il segno almeno per un paio di ore, ne è sicuro. Come è sicuro di voler massacrare di botte José.
Ricorda di essere uscito per buttare la spazzatura, era tranquillo, poi ha visto José andargli incontro e, davvero, ci ha provato a difendersi ma la sua statura non lo ha aiutato per niente. Prova a muoversi, ma come sposta le braccia viene tirata in malo modo la caviglia destra da un'altra corda più sottile di quella che gli tiene legata l'altra gamba. I suoi polsi e la sua caviglia sono collegati quindi.
«Porca troia» lascia andare un respiro contro le lenzuola, non sa dove si trova, non ha mai visto quella stanza prima.
Preme la fronte contro il materasso, si prende qualche attimo per riflettere sul da farsi perché deve assolutamente riuscire a liberarsi in qualche modo e tornare dal suo Harry.
Che poi, perché diamine José dovrebbe fargli questo?
Louis non gli ha mai dato fastidio in nessun modo.
Stupido schizofrenico.
«Gesù, che male» chiude forte gli occhi sentendo il modo in cui la corda strofina contro la sua pelle nuda, irritandola fino ad arrossarla.
L'intera gamba sinistra gli formicola, ma gli resta un po' di dignità dato che almeno gli slip li indossa ancora. Sarebbe stato imbarazzante per lui stare con il sedere completamente esposto. E poi così sa che non è stata praticata nessuna violenza sessuale su di lui.
Ha le nocche delle mani doloranti, arrossate e ferite per il modo in cui ha provato a non farsi prendere da José. Ricorda di avergli dato qualche pugno accompagnato da graffi e schiaffi ma José ha reagito con ginocchiate nelle costole e adesso riporta dei lividi in quei punti. Fantastico.
Gli fa male fare qualsiasi cosa, santo Dio.
Comunque prova a strappare la corda intorno ai polsi con i denti, la morde e la tira ma capisce che non serve a molto.
Il posto in cui si trova è completamente silenzioso, quindi pensa di essere solo e si permette di imprecare e inveire il tempo necessario per riuscire a calmarsi un minimo.
Non sa da quanto tempo è lì e non vede nitidamente, ha la vista annebbiata, probabilmente perché ha perso le lenti a contatto. Riduce spesso gli occhi a sue piccole fessure per tentare di mettere a fuoco gli oggetti che lo circondano.
Riesce a vedere che la corda che tiene legati i polsi alla caviglia passa per la testiera in legno del letto, quindi decide di tentare a romperla usando la testiera come una sega. Alterna i movimenti dei polsi con quelli della caviglia in modo da strofinare la corda contro al legno.
«Dai, Cristo, rompiti» si morde il labbro, continua ad osservare il punto dove la corda strofina sull'asse della testiera e aggrotta la fronte per la concentrazione.
È costretto a bloccarsi quando sente una porta - forse quella d'ingresso - venire sbattuta con violenza.
Poco dopo José è nel suo campo visivo, un ghigno trionfante sul viso e l'aria compiaciuta per ciò che ha fatto.
«Ti sei svegliato, peccato.»
«Si può sapere dove cazzo mi hai portato?»
«Casa mia» José fa spallucce, poi sposta la sedia presente all'angolo della stanza e la posiziona accanto al letto per riuscire a mantenere un contatto visivo con Louis. La maglietta che porta sembra sul punto di esplodere sulle sue spalle per quanto le ha larghe e muscolose.
«Casa tu... quanto sei scemo. Ma lo sai come si rapisce una persona?» Louis si dimena qualche secondo per continuare nel suo intento di liberarsi, poi lascia cadere la testa sul materasso per l'ennesima volta e ridacchia divertito «dovresti portare il presunto ostaggio in un posto che nessuno conosce, coglione.»
«Sai, Harry è preoccupato per te. Mi ha implorato di non farti del male, quando mi ha chiamato. Non deve essere carino vedere il proprio compagno legato come un salame» è come se José non lo stesse minimamente ascoltando.
«Quali sono le tue intenzioni, precisamente? Non potresti allentare le corde? Non penso mi sia rimasta circolazione nella gamba sinistra.»
«È semplice, rivoglio Harry. Sai quanto mi faceva guadagnare? Sono rimasto sbalordito quando ho saputo che non è più una puttana.»
«E, scusa se non sto capendo, ma pensi che venga fino a qui per me?»
«Si. Ti ho portato qui in modo che venga per te, così potrò...» non riesce a finire di parlare, José. Non ci riesce perché la risata di Louis è così forte da sovrastare la sua voce.
«Questo conferma la mia teoria, sei un coglione! Ragiona, anche se per te può essere difficile. Harry sa dove mi trovo e sa che non sono in pericolo di morte, probabilmente chiamerà rinforzi. Non è idiota come qualcun altro qui.»

•••
È scritto male, non piace neanche a me, però è l'una di notte passata e io ho la febbre. Qualsiasi cosa scrivo esce male, pardon.

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