Chapter 27 - My attentions will always be yours, sweet Hood.

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A few hours later...

Le palpebre si aprirono e richiusero diverse volte per poter permettere agli occhi di abituarsi alla luce naturale del sole che penetrava dal tessuto della tenda di Jeremy, dentro la quale avevo trascorso la notte. Non avevo dormito molto, poiché tormentata dalla sua mancata presenza che lasciava libera e gelida una parte del letto. Chiusi nuovamente gli occhi, ispirando il dolce profumo ancora intrappolato all'interno cuscino. Mi mancava da star male, da non avere più la forza per andare avanti ━ ma sprofondare nella costernazione non mi avrebbe restituito i poetici occhi che mi avevano guardata con amore incondizionato; piangere, avrebbe reso Peter Pan schifosamente soddisfatto.

Infilai le mani sotto il cuscino al fine di stingerlo, avendo il desiderio di sentirlo ancora, arrestandomi nel venire a contatto con un tessuto sconosciuto. Lo afferrai tra le dita e, portandolo alla luce, scorsi la maglietta che indossava Jeremy la notte in cui Pan mi aveva costretta a marchiarlo, lo si poteva capire dallo squarcio che si trovava all'altezza della spalla. La strinsi a me poco dopo averla contemplata, catturando il labbro inferiore tra i denti per impedire il passaggio ai lamenti. Quella notte, gli avevo augurato di bruciare all'inferno ━ ma fui felice di sapere che non fosse andato via con il ricordo di Derya Hood che nutriva profondo disprezzo nei suoi confronti. Il mio unico rimpianto, era di non aver dato risposta alle sue ultime parole... quando tutto quello che avrei voluto dirgli era esattamente ━ "ti amo".

Mi sistemai in posizione seduta e, con un movimento abile della mano, estrassi il pugnale dalla cintura, recidendo l'orlo della maglia; Peter Pan, o uno dei suoi sperduti lo avesse scoperto, me l'avrebbe portata via ━ esattamente come aveva fatto con colui che, un tempo, l'aveva indossata. Misi l'indumento da parte e, dopo aver sfilato lo stivale sinistro, avvolsi la caviglia con il lembo scuro, fermandolo intorno ad essa con un nodo stretto prima di infilare nuovamente lo stivale, in modo da tenerlo nascosto. In seguito riposi la maglia logorata sotto il cuscino, riordinai il letto ed infine, senza perdere ulteriore tempo, lasciai la tenda per potermi mettere a lavoro.

Il sole cocente batteva sulla pelle, l'isola non era mai stata così calda. Era una tipica giornata da giochi all'aria aperta, totalmente inadatta agli ordini impostimi da Pan. Voleva dire sgobbare sotto il sole, senza la possibilità di riposare. Gli sperduti, uno ad uno, stavano lasciando le tende per eseguire anch'essi le proprie mansioni. Felix strofinò le dita sugli occhi, sbattendo ripetutamente le palpebre alla luce accecante del sole. Quando la mia figura rientrò nel suo campo visivo, quest'ultimo si lanciò occhiate furtive intorno prima di avvicinarsi con cautela; "Come stai?" chiese in tono basso, tenendo il capo chino "Non ti è mai importato, non vedo perché adesso dovrebbe" risposi tagliente, posando lo sguardo sui riccioli biondi che, alle mie parole, vennero sostituiti dall'azzurro rilucente delle sue iridi "Rispondimi e basta" "Ugh, quanta grazia!" proferii ironica, inarcando entrambe le sopracciglia "Sto bene, Felix. Grazie" risposi, modificando radicalmente il tono di voce che divenne pressoché naturale. Il ragazzo annuì e, senza aggiungere altro, si voltò. È davvero la stessa persona che, al mio arrivo, mi ha puntato una spada contro? Non mi freghi, stoccafisso.

A distogliermi dai pensieri, fu l'arrivo di Pan; la sua mano era posata sulla spalla di John Darling che, munito di un largo sorriso, avanzava verso di noi. "Sperduti!" esordì in tono elevato al fine di attirare l'attenzione dei suoi ragazzi "Ho bisogno che mi dedichiate un po' del vostro tempo" proseguì, passando in rassegna lo sguardo sulla folla per appurare che i rispettivi occhi fossero puntati su di lui "Lui è John Darling. È a conoscenza delle nostre storie, di quella dell'Isola che non c'è; conosce ogni nostra avventura e il suo desiderio ━ è quello di essere un bimbo sperduto, proprio come voi! E noi, ragazzi miei, ci impegneremo nel renderlo realtà!" parola dopo parola, sguardi increduli scorrevano tra gli sperduti, mentre un sorriso leggiadro aleggiava sulle sue labbra; nessuno avrebbe creduto alla sua improvvisa benevolenza, dopotutto. Felix si voltò per un attimo nella mia direzione, guardandomi come si guarda un amico quando si è disorientati. In tutta risposta sollevai le spalle, poiché neanch'io, come lui, sapevo cos'avesse in mente. "Felix, Mike ━ voi gli mostrerete l'isola e, quando avrete finito, lo riporterete da me" ordinò loro a gran voce, indicando i due ragazzi per mostrarli a John. Soffermandomi più del dovuto sui due, mi resi conto dell'assenza di qualcuno: Blake. Non mi ci volle molto per comprenderne il motivo, bastava ricordare la pelle bruciata del suo viso che, ovviamente, Pan non avrebbe mostrato al suo nuovo amichetto. "Mio caro John, quando farai ritorno voleremo fino alla Roccia del Teschio. Allora, troverai Wendy ad aspettarti qui. Mi recherò personalmente a Londra, per recuperarla" aggiunse infine, picchiettando diverse volte la spalla del ragazzino che, entusiasta, compì dei saltelli sul posto. Arricciai il naso in fastidio, al sentir pronunciare quel nome; si sarebbe addirittura scomodato ━ per lei. Non mi sarei occupata dell'incolumità di una sciocca ragazzina, poco mi importava se Pan potesse usufruire del suo corpo a proprio piacimento o se anche gli altri avessero fatto lo stesso; si sarebbe assunta le proprie responsabilità. D'un tratto, l'immagine del corpo di Pan, adagiato su quello di una ragazza misteriosa, prese forma tra i miei pensieri; le mani viaggiavano sulle curve di un corpo formoso, tra i lunghi capelli, le labbra premevano contro la pelle arrossata, i respiri profondi e ansanti riscaldavano l'aria, il letto cigolava fastidiosamente, gli schiocchi dei loro baci riecheggiavano tra le pareti della tenda e... scossi ripetute volte il capo, velocemente. Se ci teneva così tanto ad essere la ragazza di un mostro, non era un mio problema.

He'll destroy your light, till last drop. { Peter Pan } || Part 1 ||Where stories live. Discover now