Capitolo 22
Nyco ha proprio fatto un sogno strano e se lo ha scosso a tal punto direi anche inquietante. Non ho avuto tempo di verificare cosa avesse visto con i miei poteri per via della fretta che avevo di incontrare la preside Bet. So che sembrerà stupido, ma ho voluto che nessuno mi accompagnasse semplicemente perché avevo paura che se uno di loro avesse rivisto l'Accademia o Bet che li supplicasse di tornare, avrebbero ceduto. Non è un problema, posso cavarmela anche da sola... o almeno lo spero. Volo abbastanza in alto verso l'Accademia per evitare che qualcuno mi veda e non posso fare a meno di essere nervosa. E se Bet non volesse parlarmi? Se mi attaccasse come fossi diventata un nemico? Infondo la maggior parte della colpa di tutto questo, della fuga dei ragazzi e di Nyco è mia... Beh,non è proprio una colpa. Scrollo il capo per cancellare tutti questi pensieri e volo più veloce.
Arrivata sul tetto più alto dell'Accademia, scivolo pian piano fino alla finestra. Prima di scendere definitivamente, do uno sguardo per verificare se il percorso è libero. Stranamente, lo è. Entro il più veloce che posso e mi nascondo dietro una tenda, cercando di calmare il mio battito accelerato. Infondo se mi trovano mi incatenano in camera mia ... che male può fare? "Forza Marta." Sussurro ed esco fuori. Sto per attuare l'incantesimo dell'invisibilità, ma non appena scompaio , una strana polvere bianca si spruzza dalle pareti ,mostrando la forma del mio corpo. Torno normale e mi ficco di nuovo dietro la tenda. Bene , hanno pensato anche a questo ,e adesso come faccio? Le mani cominciano a tremare, l'agitazione sale. Posso farcela. Avrò le risposte che cerco, costi quel che costi. Esco dal mio nascondiglio e vado avanti volando a bassa quota per non fare rumore. A questo punto devo solo trovare la preside senza farmi vedere. Una parola, non c'è che dire. Quasi mi faccio scovare dalle guardie nello scendere le scale, ma ancora una volta le tende vengono in mio aiuto. Se voglio cavarmela, devo aumentare il passo. Non so con quale coraggio o fortuna,ma riesco a raggiungere il piano in cui è situato l'ufficio. Suona l'ora di pranzo , così decido di sfruttare la confusione nei corridoi con un cappuccio in testa ed il capo basso, pregando che nessuno mi riconosca. Noto che gli studenti sono molto più tranquilli: probabilmente senza di noi gli attacchi delle tenebre sono diminuiti, o addirittura cessati, il che se da un lato mi rende felice, dall'altro mi fa sentire proprio come ero sulla Terra. Qualcosa di simile ad un mostro. Se penso che tutta l'Accademia era in pericolo per colpa nostra i sensi di colpa affiorano. Ritorno a concentrarmi e proseguo senza attirare troppa attenzione e finalmente riesco as arrivare di fronte alla porta dell'ufficio. Mi fiondo dentro senza nemmeno bussare e chiudi la porta, senza ancora voltarmi e con fiatone che mi soffoca. Non so perché sono così in agitazione, ma spero che tutto questo non sia legato a qualche mia sensazione. Mi stacco dalla porta e l'occhio mi cade su una foto posta al centro della scrivania. La prendo in mano ed un sorriso spontaneo mi nasce in volto: raffigura la foto di tutti i ragazzi da piccoli buttati addosso a lei e giurerei di vedere in un flash veloce quel momento. Loro che ridono a crepapelle , Bet che cerca di frenarli... e se Rych avesse ragione? Se fuggendo li sto davvero privando di casa loro? So cosa si prova nel perdere ciò che aami la propria casa e non voglio che anche gli altri lo provino a causa della mia estrema fiducia in Nyco. "Tu cosa ci fa qui? " la sign. Bett entra all'improvviso chiudendo la porta con ben cinque giri di chiave. Poso immediatamente la foto e cerco di rimanere calma. "La... la prego le voglio solo parlare, non chiami le guardie io ..." "Stai tranquilla cara non le chiamerò." Mi indica di sedermi e lei fa altrettanto nel sua comoda poltrona. "Ah no?" Chiedo sollevata e lasciandomi andare sulla sedia. "No, sta tranquilla. So cosa vuoi sapere e so anche perché siete scappati ma non posso dirlo alle guardie non capirebbero .Da cosa vuoi partire?" Faccio un bel respiro profondo e comincio. " Sappiamo di dover trovare degli oggetti essenziali per attuare l'Unione di elementi e che questi si trovano nei vari popoli dell'Unione." "È così." Conferma lei. "Come facciamo a trovarli?" Vado dritta al punto. "Ognuno di voi ha un legame con il suo popolo . Il libro vi porrà sempre specie d' indovinelli che vi aiuteranno a trovare il legame che avete con gli 8 popoli e farà da teletrasportatore. È un po' come la vostra collana, dato che Chiara non può fare viaggi ancora così lontani." "Aspetti, ma cosa sono esattamente questi popoli?" Sorride alla mia domanda è gia dal suo sguardo sento che proverò una forte emozione nell'apprendere la risposta. "Cara Marta, non sono altro che la rinascita dei popoli che Set ha distrutto. Ognuno ha il suo elemento ed è guidato da ciascuna vostra madre." Quella parola mi provoca un buco allo stomaco. La mia vera madre... e quella che ho perso allora? Quella non conta più nulla per questa realtà perversa? Conta per me. Distolgo lo sguardo un attimo per evitare di crollare davanti a lei. "Marta..?" "Se le nostre madri stano bene, perché non ci hanno lasciato con loro?" Chiedo furiosa. "Perché sarebbe stata la scelta più stupida e pericolosa per la vostra sopravvivenza. Voi dovevate allenarvi, non essere cullati ed amati. I nuovi popoli si sono formati solo tre, quattro anni fa. E comunque ,vivono protetti da delle speciali barriere ideate da Crucio, che però non resisteranno ancora per molto." "Tutti noi desideriamo una famiglia da anni e voi ce lo avete tenuto nascosto." Sbotto a denti stretti. "Marta so che è difficile, ma vi avrebbero uccisi se sareste tornati. Set non aspetta altro che troviate gli oggetti per lui per poi prenderli e uccidervi." Cerco di calmarmi, di trovare in minimo di logica... ma il cuore non ha logica. Io una famiglia l'ho avuta, ma Nyco e tutti gli altri no. È ingiusto. Stringo i pugni e sento le mani surriscaldarsi. Continuo con le domande "Ed i nostri padri? Dove sono finiti?" A questo punto, sembra addolorarsi. "Dopo la guerra, nessuno li ha più rivisti." Cerco di tranquillizzarmi e proseguo. "Cosa dobbiamo cercare esattamente?" sono un po' imbarazzata nel fare questa domanda "Certo che per essere i prescelti siete proprio messi male ragazzi miei, comunque per ogni popolo c'è un oggetto da trovare apparte uno che penso Oran dovrebbe già avervi procurato: Il diamante dell' aurora,il diadema delle fragranze, la folgore rossa, il calice della pace, la piuma dei venti, il frammento della nuvola sacra, la stella di Era e le zanne di Argo e Kiro . Questi sono gli oggetti che uniti insieme al tuo potere formano l'Unione di elementi.Attenzione, anche se sembra ovvio a quale popolo appartengano in realtà sono sparsi per volere di §.." "Ma...insomma come farò a ricordarli?" Me ne ricordo a malapena due "Oran vi aiuterà sta tranquilla." Mi rassicira lei. "Aspetti, sa chi è?" Chiedo confusa e lei annuisce senza dirmi altro. A questo punto, devo porre la domanda più importante "Quanto tempo abbiamo?" Lei sospira "Sei mesi, metà anno prima che le barriere ideate dal Daimio bianco cedano e tutti i popoli vengano presi di mira e che Set attuí il suo piano per iniziare la guerra. Non di più e .." Bussano fortemente alla porta all' improvviso, ed entrambe sobbalziamo. Urlano di aprire e sento il cuore salirmi in gola. "Va via Marta!scappa dalla finestra vai!" Mi fa alzare e mi spinge sul davanzale. "Ma le guardie non sono dalla nostra parte? Le parli e.." cerco di teivare una soluzione. " No, mia cara, non è così . Non lo sono più." Mi rendo conto che l'Accademia non è mai stato un posto sicuro per noi e che Nyco ha sempre avuto ragione. "Preside venga con me" la prego io. "Non posso, mia cara. È mio dovere proteggervi, non scappare. E poi c' è qualcun altro oltre le guardie che non è dalla mia parte. Ora scappa, raggiungi i tuoi compagni e salva questa realtà che sta cadendo a pezzi. So che lo farai. " la stringo forte e giurerei di sentirla tremare. "Lo farò. Anzi lo faremo tutti insieme, lo vedrà." detto questo vado via, con uno strano senso di vuoto che mi fa venire voglia di urlare a squarciagola.
Mi inizia a girare la testa e c' è la stessa atmosfera di quando di solito le tenebre decidono di attaccare. Bene, che tempismo perfetto...
Marta dove sei?
Mi blocco all'improvviso sussultando .
Marta?
Sento una voce nella mia mente...sento una vice nella.mia mente! Sto diventando pazza. La testa mi fa talmente male da farmi perdere il controllo del volo . Ma che ho fatto di male? Cerco di attenuare quanto più l'atterraggio, ma risulta comunque doloroso. L'impatto mi toglie il fiato e mi fa vedere le stelle. Quando ricomincio a capire qualcosa e mi rialzo,mi rendo conto di trovarmi al campo da calcio distrutto, il che è abbastanza inquietante. Se aggiungiamo poi il fatto che ci sia fin troppo silenzio per i miei gusti, direi che possiamo dare inizio al film horror in cui la protagonista ci perde le penne."Ci incontriamo." Una voce fredda dietro di me sussurra appena, facendomi nascere dei brividi lungo la spina dorsale. So che si tratta di Orbius. "Sorpresa di vedermi?" Si mette davanti a me. "Non proprio." Commento cercando di essere forte,.ma la voce esce tremante. Controllati Marta. "Sento della paura, Marta... mi sbaglio?" Dice lui. "Beh, fai bene ad averla.Prendetela!" spuntano delle tenebre dal nulla seguite da degli inferni. Sapendo di essere un bersaglio semplice da ferma, volo via cercando disperatamente qualcosa, qualsiasi cosa per avvantaggiarmi. "Sei sola, cara Marta!" Urla Orbius. Ha ragione, ha dannatamente ragione. Come diamine facevano a sapere che io ero qui da sola?
Una tenebra decide di attaccare lanciando una delle sue palle carbonizzanti e per deviarla all'ultimo minuto cado di nuovo. Ho l'impressione che io debba necessariamente migliorare il mio stile di volo.
Cerco di rialzarmi, ma gemo per il dolore alla gamba sanguinante. Essendo un arto, non posso più volare."Il tuo incubo si sta avverando. Sei sola, indifesa." Mi ritrovo circondata e con Orbius di fronte a me. "Scommetto che in questo momento vorresti qui i tuoi amici, eh? Io invece ti dico che è un bene che non ci siano dato che le persone a cui vuoi bene tu solitamente fanno una brutta fine. Mi sbaglio?" Dice lui sogghignando fiero per avermi ferita nel profondo. Mi fa gonfiare di rabbia quella sua voce da verme viscidi. Sento il mio corpo surriscaldarsi, il fuoco scorre nelle mie vene insieme alla rabbia. la faccio uscire con una bella palla di fuoco accomoagnata da un grido di guerra che lo colpisce in pieno petto facendogli fare un volo notevole. Forse ho peggiorato solo le cose, ma ne è valsa la pena. Orbius si rilassa furioso ed io sostengo il suo sguardo. "Attaccate tutte senza sosta!" Una ventina di creature oscure mi viene addosso ed io posso contare silo su me stessa, ma la paura si impossessa di me, il cuore batte all'impazzata.
"Ei Orbius!" Dietro di me, una vice faniliare attira la sua attenzione. Un sorriso spontaneo mi riempie il viso mentre Nyco e tutti gli altri si mettono al mio fianco. Sem avanza pronto a combattere. "Cominci la festa senza di noi? Non mi sembra corretto."

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Unione di elementi -il destino di un Daimio-
FantasyMarta era arrivata al punto di non chiedersi più cosa avesse che non andava. A parte gli occhi rossi, va bene, era un mostro solitario che aveva perso tutto. Eppure non pensava che qualcos'altro , qualcun altro,potesse sembrarle tanto familiare. Nyc...