II. In viaggio per Hogwarts

2.2K 99 27
                                    

In realtà non gli interessava affatto il cibo. In realtà, pensava che tra quella gente l'unica persona di cui gli importasse qualcosa fosse Draco perché gli altri, nonostante facessero tanto i superiori, erano feccia pure loro, forse più di tutti quelli che giudicavano sprezzanti ogni giorno. Un cambiamento d'aria gli avrebbe fatto bene. Inoltre Zabini sapeva bene di essere un egoista che pensava più a se stesso che agli altri, perciò non si era fatto troppi problemi a scaricarli lì. Sovrappensiero, raggiunse una porta dietro la quale già si sentivano risatine e bussò, venendo accolto da un corpulento uomo dai folti baffoni da tricheco ed il sorriso gioviale.

«Blaise! Sei venuto! Mio caro ragazzo, prego, entra, accomodati pure!» esordì Lumacorno sorridendo, indicandogli alcuni posti vuoti. Il ragazzo si sedette con un sorriso di circostanza, senza nemmeno guardarsi intorno; ormai esistevano poche cose che suscitavano il suo interesse.

«Anche Theodore Nott è qui sul treno?» si informò il professore, bonario.

«Sì.»

«Oh cielo, forse avrei dovuto invitare pure lui! Sai come sta suo padre? Quel vecchio diavolo, è da un po' che non lo vedo... abbiamo perso i contatti ma un tempo eravamo grandi amici!»

«Beh, è stato arrestato da poco dal Ministero accusato di essere dalla parte di Vol... Lei-Sai-Chi. Sa com'è... non penso se la stia spassando al momento» commentò Blaise lapidario, col preciso intento di farlo sentire a disagio.

Sul volto di Lumacorno si dipinse un'espressione contrariata e l'argomento venne chiuso bruscamente. Nei dieci minuti seguenti arrivarono anche altri ragazzi, secondo il suo personale parere tutti del tutto insignificanti, tra cui la ragazza Weasley, anche se l'arrivo che lo esasperò maggiormente fu quello di Potter e Paciock.

«Harry, ragazzo mio!» esclamò Lumacorno, balzando in piedi appena lo vide. Il suo vasto ventre coperto di velluto parve riempire tutto lo spazio vuoto, e la pelata e i grandi baffoni argentei scintillavano al sole quanto i bottoni d'oro del panciotto.
«Che piacere, che piacere! E tu devi essere il signor Paciock
Neville annuì spaventato.
[...]
«Bene, vi conoscete tutti?» chiese Lumacorno a Harry e Neville. «Blaise Zabini è del vostro anno naturalmente...»

Blaise non si degnò nemmeno di rispondere, limitandosi a guardare annoiato fuori dal finestrino. Forse non era stata poi una così buona idea quella di unirsi a loro.

«Questo è Cormac McLaggen, forse vi siete già incontrati...? No?»
McLaggen, un ragazzo grosso con i capelli crespi, levò una mano e Harry e Neville gli risposero con un cenno.
«...e questo è Marcus Belby, non so se...?»
Belby, che era magro e nervoso, esibì un sorriso stiracchiato.
«... e questa affascinante signorina dice di conoscervi!» concluse Lumacorno. Ginny fece una smorfia a Harry e Neville dietro la schiena di Lumacorno.
«Bene, è un piacere straordinario» continuò Lumacorno in tono intimo «un'opportunità per conoscervi meglio. Ecco, prendete un tovagliolo. Mi sono portato il pranzo da casa, il carrello, se ricordo bene, ci va pesante con le Bacchette di Liquirizia, e il sistema digestivo di un povero vecchio non regge... un po' di fagiano, Belby

Come era ovvio che fosse, Lumacorno aveva invitato tutta gente che avesse a che fare con persone famose o influenti, oppure con una qualche particolarità. Per questo era stupito della presenza di Paciock. Perlomeno il fagiano, seppure freddo, non era affatto male. Mentre mangiavano Lumacorno interrogò Belby, che si esibì in una scenetta piuttosto patetica, rivelandosi goffo e niente affatto importante. McLaggen, invece, si dette un sacco di arie quando fu il proprio turno per parlare, vantandosi delle proprie conoscenze. Stupido, arrogante, tronfio. Grifondoro.

Blaise Zabini e il Principe Purosangue | BLINNY ♥︎ [wattys 2018]Where stories live. Discover now