XIII. SECTUMSEMPRA

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«Blaise, adesso mi dici che succede.»
Era sera tardi ed entrambi erano immersi per metà busto dentro l'Armadio Svanitore, mentre stringevano viti e bussavano sul legno con le nocche per capire dove fosse marcio, imprecando a mezza bocca.
«Succede che questo cavolo di armadio è un casino da riparare.»
Draco interruppe il proprio lavoro, alzandosi in piedi e asciugandosi la fronte sudata, perforandogli la schiena con lo sguardo.
«Ti conosco Zabini, mi nascondi qualcosa.»

Lo aveva chiamato per cognome. Dannazione, non si sarebbe arreso tanto in fretta.
«Se anche lo facessi ci sarebbe sicuramente dietro un buon motivo, perciò...» rispose Blaise evasivo, rituffandosi nell'armadio, perfettamente consapevole che non sarebbero certo bastate quelle poche parole a far desistere l'amico.
In realtà non pensava che Draco, preoccupato com'era per la sua famiglia e impegnato con l'Armadio, avesse notato qualcosa. Fino a quel momento non credeva che qualcuno potesse proprio sospettare alcunché, men che mai l'amico il cui volto era ormai solcato dalle occhiaie e la mente altrove. Lo aveva preso in contropiede e forse era per questo che Blaise aveva lasciato trapelare qualcosa.

«È per la femmina-feccia-Weasley, vero?»

Blaise si immobilizzò, ancora dentro l'armadio, senza voltarsi per non mostrare l'espressione dura che era calata sul suo volto. L'aveva beccato.
«Non so di cosa tu stia parlando» rispose con calma, una nota di avvertimento nella voce tagliente.
«Lo sai benissimo invece» insistette Draco, crudele «Mi sono accorto di come la guardi e di come da mesi gironzoli attorno a quella pezzente, inoltre non è che tu ti stia esattamente nascondendo. Credevi forse che non avessi capito che te la facevi con una sudicia traditrice del suo sang...»
Draco non riuscì mai a finire la frase. 

Blaise si era voltato fulmineo, la bacchetta alzata e lo sguardo feroce. Non se l'era aspettato nemmeno lui di reagire così, in fondo erano anni che si faceva scivolare certe cose di dosso. Forse era colpa di tutta la tensione che si era accumulata da quando quella storia era cominciata, mentre loro non facevano alcun progresso. Forse Draco aveva semplicemente toccato un nervo scoperto, insultandola. Tuttavia sapevano entrambi quanto Blaise fosse un mago di gran lunga superiore alla media e che non gli ci sarebbe voluto nulla per Schiantarlo o peggio, perciò era con una giusta preoccupazione che l'altro lo guardava, sorpreso.

«Non oserai...»

«Non voglio sentire un'altra parola su di me o sulla Weasley, capito? Mai più. Non una sillaba su tutte le cazzate di sangue e di tradimento. Niente di niente. Io me ne tiro fuori» aggiunse poi, abbassando la bacchetta ma continuando a guardarlo torvo.
Vedeva lo sguardo adirato ed incredulo dell'amico, poteva indovinare senza problemi cosa gli passasse per la mente. Sapeva che se aveva iniziato ad infastidirlo era soltanto perché era nervoso, e sapeva altrettanto bene che la notte non dormiva a causa del terrore che lo attanagliava. Nonostante questo Blaise non aveva rimorsi. Non gli avrebbe fatto del male soltanto perché era suo amico, ma aveva detto e fatto cose ben peggiori per molto meno nella vita e nemmeno Draco doveva dimenticarsene.
«Codardo.»
Blaise se ne andò, indifferente all'accusa dell'altro. Voleva soltanto andarsene via da lì.


Nelle settimane successive Draco e Blaise non si parlarono mai. Vide l'amico incupirsi sempre di più, costantemente chiuso in un silenzio meditabondo e preoccupato. Non era necessario essere granché in confidenza con Draco per accorgersi di quanto fosse cambiato ultimamente, ma chiunque provasse a farglielo notare veniva cacciato via in malo modo.
 Persino Pansy aveva rinunciato a parlargli. Le rare volte in cui si faceva vedere in giro, perlopiù a lezione o, di tanto in tanto, in Sala Grande durante i pasti, appariva sempre più depresso e stanco, il volto emaciato e malaticcio. Evidentemente non stava progredendo con la riparazione dell'Armadio Svanitore ed al Signore Oscuro questo ritardo non doveva fare affatto piacere. Blaise non si concesse alcun senso di colpa, nemmeno dopo ciò che vide quando, una volta, decise di seguirlo.

Blaise Zabini e il Principe Purosangue | BLINNY ♥︎ [wattys 2018]Where stories live. Discover now