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<<Caldo, eh?>> esordisce Ben ironico, chiudendosi la porta alle spalle, rendendo le risate e le parole delle nostre famiglie lontane e offuscate.

Si strofina le mani e ci soffia sopra delicatamente.
Quel gesto permette a un brivido di percorrermi la spina dorsale e farmi tremare leggermente.

<<Hai freddo?>> mentre osservo la sua espressione leggermente contorta, si sfila il suo amato giubbotto e me lo poggia delicatamente sulle spalle.

Mi arriva a metà coscia ed è intriso di un mix di tutti i profumi che ha utilizzato.

Incrocia le braccia al petto dato che è rimasto a maniche corte, indossa una maglia attillata che solo a guardarla mi sento a disagio.

Sospira e lo guardo perfidamente soffrire in silenzio, al che scoppio a ridere e apro le braccia, lasciando che le maniche penzoloni sotto le mie mani quasi tocchino terra.

<<Dai vieni qui>>.

Senza pensarci due volte mi abbraccia lentamente, entrambi abbiamo la testa rivolta verso la strada principale del quartiere.

<<Sia chiaro, ti ho permesso di farlo solo perché stavi morendo di freddo e non volevo averti sulla coscienza>> preciso tirandogli una pugnetto sui pettorali, facendo più male io alla mia mano che a lui.

<<Abbiamo semplicemente fatto in modo che nessuno dei due morisse di ipotermia>> scoppiamo a ridere alla fine della frase, e il suono di esse che si susseguono nell'aria fa scaldare un po' di più entrambi.

<<Allora, dimmi Jackson>> mi allontana di poco da lui in modo da poterlo guardare negli occhi, ma non ci stacchiamo.

<<Cosa devo fare per convincerti a uscire con me?>> domanda con tono sicuro, cercando di trovare approvazione nel mio sguardo.

<<Portami a time square>> lo prendo in giro, desidero andare in quel posto da quando ne ho memoria.

<<Credo si possa fare>> sorride arricciando il naso, e mi guarda in attesa di una risposta seria e definitiva.

Apro la bocca per rispondere, ma le parole mi muoiono in gola nel momento in cui le frasi del biglietto mi si ripresentano davanti agli occhi come un flashback, cambiando totalmente il mio umore e spezzando una delle poche atmosfere positive che si siano mai create tra me e lui.

Io, non posso.

La mia vita monotona e dark, come dicono i miei, verrebbe troppo sconvolta dal quarterback che fino a poche settimane fa credevo esistesse solo in libri e film.

Che ne è della promessa fatta a mio padre di conoscere il mondo maschile solo dopo la laurea?

<<Siamo stupidi e incoerenti fino ai 25 anni, è inutile Sel>> mi disse quando Chris Lane mi invitò ad uscire in prima media,nonostante apparecchio e montatura stile 'se non ci vedo non è colpa mia'.

Naturalmente non gli riferirò i disastri sui discorsi sentimentali dei Jackson e del mio aspetto alle medie, come ben sapete il mio carattere mi spinge a rielaborare le mie risposte facendole diventare un tantino più dure.

<<Credo che tu abbia sbagliato persona, non sono Tiffany>> non credo che dopo averlo mollato a soffocare di allergia le cose vadano bene tra loro, ma comunque voglio indagare.

Sciolto l'abbraccio mi avvio lentamente verso il cancello con un sorriso perfido sul volto.

A bassa voce sussurro <<3,2,1...>>.

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