Capitolo XXIII.

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Brenda ci fece cenno di seguirla, poco lontano dai garage vicino ai ghetti.
Non credevo ai miei occhi. Ci stava portando in una di quelle case.

Mi arrestai di colpo ma prima che potessi dire qualsiasi cosa Newt strattonò la manica della ragazza con forza.

"Ehi! Che cacchio stai facendo? Ci vuoi fare uccidere?"

Il biondo sussurrò quelle parole con il volto indignato.

Mi avvicinai di scatto per stringergli il polso con una mano.

"Ascolta pivello. Mi avete chiesto di aiutarvi e io ho detto che ero d'accordo. Alle mie condizioni. E ora seguitemi. Tiratevi su il cappuccio per coprire la faccia se non volete davvero fare una brutta fine."

Strinsi i denti e seguii la ragazza mentre Newt rimase per un momento a fissarla con gli occhi strabuzzati.

C'era qualcosa in lei che mi ispirava fiducia. Che fosse solo apparenza?

La casa era nella zona destra, mentre la maggior parte delle case era nella zona sinistra.

Non appena entrammo Brenda ci disse di rimanere in silenzio e chiamò un unico nome: "Jorge."

Dal corridoio centrale della casa sgangherata comparve un uomo sulla quarantina con i capelli brizzolati. Poteva benissimo essere suo padre data la somiglianza.

Newt si avvicinò a me.

"Thomas..."

Lo guardai per un istante ma avanzai di due passi in avanti verso l'uomo davanti a me.

"Bene bene. Chi abbiamo qui?"

Provai un bruttissimo presentimento. Finché la ragazza vicino a me non pronunciò quelle tre parole.

"Non sono agenti."

Stranamente il suo tono era basso e quasi colpevole.

"Brenda! Che cosa ti salta in mente! Siamo sotto copertura qui, c'è un lavoro da fare, non stiamo giocando con le bambole. Questi hermani sono in pericolo!"

"Jorge, loro..hanno bisogno di aiuto e io ho pensato che avremmo potuto aiutarli. È una storia complicata..".

L'uomo alto e robusto la guardò con rabbia ma anche con un pizzico di compassione.

"Sei giovane e sei qui da poco, ma non puoi permetterti di commettere errori del genere. Ti ho portato in missione con me correndo un rischio, mi sono fidato..".

"Ho dovuto farlo! Io..ho dovuto. Sua madre e sua sorella. Proprio come successe ad Harriet e a mamma. Loro..".

Io e Newt ci scambiammo uno sguardo confuso.

Jorge sembrò ricomporsi e nello stesso tempo irrigidirsi.

"Va bene. Okay. Hermano numero uno, biondino. Che ci fate lì impalati? Raccontatemi la vostra storia."

Io e Newt quella notte dormimmo sul pavimento nella casa insieme agli altri agenti dell'FBI sotto copertura e a Brenda. Eravamo nel quartiere spagnolo e in quello cicano. Avevamo scoperto che le case erano divise per etnia. Patetico. Comunque, non credevo fosse possibile sentirsi al sicuro di nuovo.

"Newt..stai dormendo?"

Il biondo vicino a me sbuffò, voltandosi.

"..Stavo. Che succede?"

"È che..non riesco a pensare a cosa verrà dopo. Quando finirà tutto."

"Tommy, devi dormire. Andrà tutto bene. Basta seguire gli ordini. Io sono sempre con te...e lo sarò anche dopo. Ci sono io."

Mi sentivo molto fortunato ad averlo con me, così lo baciai lievemente sulle labbra e provai a dormire.

Invano.

La mattina dopo sarebbe stata il momento cruciale.




Hope || NewtmasWhere stories live. Discover now