Chapter 1.

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                               Jack.

A Vancouver il sole splendeva e non c'era traccia nemmeno di una nuvola. Sentii quell'assordante e inutile rumore della sveglia che come ogni mattina suonava.

Con un movimento un po' a caso cercai di spegnerla, mi alzai di mala voglia e decisi di prepararmi. Misi dei banalissimi jeans con sopra una maglietta a maniche corte, visto che il tempo prometteva caldo.

Scesi dalle scale e mi incamminai verso scuola.
Vi starete chiedendo dov'è mia madre... bhe lei ha un tumore al cuore e quindi sta facendo chemio terapia per vedere se migliora.... cazzate. Un giorno prima o poi cederà, e lo sa anche lei.
Sono sempre stato un ragazzo preso dallo studio, ho solo 4 amici ma ritengo che siano veri.... Sono jaden, wyatt, Jeremy e Sophia. Ci conosciamo da quando siamo nati e gli voglio un bene dell'anima. Sfortunatamente abito in una città piena di persone che spacciano e bulli ovunque. Nessuno ci vorrebbe vivere...

Arrivato a scuola vidi i miei amici in cortile che aspettavano

"Ciao ragazzi!" Li salutai...

Mi sorrisero e tutti quanti con un gesto amichevole mi salutarono...

"Ehy jack!"

Parlammo del più e del meno fino a quando suonò la campana per inizio lezione.
A prima ora avevo scienze, mi aveva sempre affascinato come materia ma non riesco mai a stare attento a causa di quelle teste di legno di Mark e la sua banda di babbei... non perdono mai l'occasione di darmi fastidio.

"Ehy principessa come stai!?!" E mentre mi prendevano in giro mi lanciavano come sempre palline di carta in testa!

Non ce la facevo più! Da bambino fino ad ora sono sempre stato bullizzato ma ciò non mi ha colpito particolarmente... non me ne è mai fregato del giudizio degli altri. Solo, che dopo un po' secca.

"BASTA! LA VUOI SMETTERE!" Gridai davanti a tutta la classe... ho fatto una cazzata!

"Grazer, come ti permetti di interrompere la lezione" la prof di scienze era furibonda. Infatti mi aveva assegnato una punizione, quella stronza!

"Di pomeriggio verrai qui a pulire l'aula magna, oggi c'era la manifestazione quindi c'è abbastanza casino. Dovrai ripulire tutto." Disse infine quella oca...

Sentii tutti in classe ridere, ovviamente non avevo mai scontato una punizione, perciò non persero tempo e ridere e prendermi in giro.

Mi sentivo malissimo...!

********

Dopo un pranzo veloce in un bar vicino la scuola, tornai proprio li per la punizione. Mi toccava pulire quella lurida aula... chissà il casino che ci sarà dopo quella manifestazione!

Entrai e vidi la bidella con scopa e paletta in mano come a farmi segno di sbrigarmi...

"Tieni Grazer, l'hai combinata grossa oggi...non sarà facile"

Rimasi imbambolato davanti a tutto quel bordello e quella sporcizia... ma davvero la gente combina queste cose!?!?!

"Grazie per l'incoraggiamento" sussurrai...

"Come dici?"
"Nulla nulla."

Sorrisi debolmente alla bidella e cominciai a pulire quel manicomio.

Dopo circa un ora e mezza stavo quasi finendo quando sentii dei rumori provenire da fuori. Erano pugni, calci e urla. Mi preoccupai immediatamente e decisi di uscire un secondo per vedere cosa succedeva.

Aprii il portone che collegava l'aula magna con il cortile sul retro e notai jaden per terra che supplicava di essere lasciato in pace e Sophia che urlava.

Notai un ragazzo, sicuramente era Mark..  che prendeva a calci e pugni Jaden, ricoperto di sangue... mentre un altro ragazzo, capelli ricci neri e molto alto teneva sophia per le braccia, sicuramente stava per stuprarla. E non scherzo!

"LASCIATELI IN PACE!! SMETTETELA!!" Urlai. Il ragazzo riccio si girò e lasciò cadere Sophia per terra. Vidi che quest'ultima aiutò Jaden ad alzarsi e se ne scapparono... senza ricordarsi di me.

Senza aiutarmi.
Senza prendere a pugni quei due che intanto si avvicinavano con fare minaccioso a me.

Senza preoccuparsi.

Lacrime minacciavano di uscire ma davanti a quei due non avrei pianto...non avrei potuto farlo.

"uuu Grazer!! Ehy amico questo è lo sfigato di cui ti parlavo oggi."

Si conoscevano.
Soltanto che il ragazzo dai capelli ricci non era della nostra scuola, probabilmente non ci andava nemmeno. Mark ha sempre amici di questo genere....

"È meglio conciare la principessa per le feste!" Aggiunse Mark ghignando

"Finn, ti lascio l'onore"

Feci due passi indietro e inziai a tremare come una foglia. Questo "finn" era magro ma alto. Molto alto. E faceva più paura di Mark.

Quelle iridi nere che fissavano le mie marroni chiaro... quel ghigno.

Stavo avendo paura.
Cosa mi avrebbe fatto?

Spazio autrice.
Ta taaaaaa. Oggi vi concedo anche il primo capitolooo. Grazie ancora perché ho notato che vi sta piacendo e sono felice per questo. Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto.

Vi mando tanti baciii

-giulia <3

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