Chapter 6.

503 55 123
                                    

2 mesi dopo...

                                Jack.

Erano passati 2 mesi da quando conoscevo Finn, due mesi che abitavo con lui. Qualche giorno fa mi aveva confessato una cosa. Un argomento molto delicato... ma importante. Aveva ammesso davanti a me di essere gay e di provare qualcosa per me. Sono appunto 3 giorni che non ci spiccichiamo nemmeno una parola... non so nemmeno io il motivo.

Ero seduto sul divano che guardavo la tv, mentre un rumore di vetro rotto mi raggiunse le orecchie. Mi girai di scatto e vidi Finn per terra che raccoglieva la sua tazza, ormai andata.

"Cazzo..." sussurrava
"Dio, che cosa è successo?" Chiesi poi... wow, faceva strano tornare a parlare con lui.

"Oh n-niente, tutto bene."
Tornai a guardare la tv mentre da solo, il corvino dava una sistemata a ciò che aveva appena combinato.

Il pomeriggio lo passammo così. Io nel salotto a guardare serie tv, e lui sul suo letto... di sopra... col telefono.
Mi ero totalmente stancato di non potergli parlare più, mi mancavano le sue battute perverse e squallide. Mi mancava tutto di lui...

Salii piano piano le scale e raggiunsi la Camera del ragazzo.

"Finn..." sussurrai. Si girò verso di me e poi continuò a giochicchiare con il telefono.

"Finn ti prego, voglio parlarti." Aggiunsi, entrando in camera.
"Potevi parlare qualche giorno fa invece di fare scena muta e non rispondermi più.." esclamò ancora con lo sguardo fisso sul telefono.

"È un argomento difficile... però per piacere, possiamo tornare come prima?

Sbuffando, cercò le parole adatte per formulare una frase di senso compiuto.

"Che cos'è che vuoi di preciso?" Disse mettendosi seduto sul letto.
"Rivoglio te."

I nostri occhi si incrociarono di nuovo e il cuore prese a battere forte.

"Voglio che noi torniamo amici." Mi corressi dopo, lo avevo totalmente illuso con l'esclamazione di prima...

La luce che si era creata nelle sue iridi nere scomparì subito dopo, poi abbassò lo sguardo.

"Penso che andrò a farmi un giro..." aggiunse poi, prendendo la sua giacca e il pacchetto di sigarette messo sul suo comodino. Io e lui avevamo fatto una promessa, non avrebbe dovuto più fumare! Evidentemente... non aveva in tensione di ascoltarmi.

Mentre a passo veloce si avviava verso la porta, lo seguii cercando di richiamarlo.. ma senza ottenere risposta.

"Finn! Avevamo detto che non dovevi più fum-" il rumore della porta mi fece bloccare...
Lacrime si accumularono nei miei occhi e più sentivo Finn andare via... più quest'ultime premevano sui miei occhi per uscire.

Passai la mia mano sotto gli occhi e mi precipitai in camera. La mi sfogai. Buttai tutto quello che mi ero tenuto dentro, fino a questo tempo. Sputai fuori tutta la mia rabbia e la mia tristezza in quel momento.

Bagnai tutto il cuscino di Finn per le mie lacrime, ma si sa.

Non puoi impedire di fermarle.

Dopo almeno 10 minuti di pianto... mi addormentai.

                                Finn.

Quel giorno ero uscito per una sola mezz'oretta... mi pentii subito di aver lasciato Jack da solo. Ero molto arrabbiato e distrutto... cazzo, io non lo avrei mai detto... ma provo qualcosa per lui. Eccome se provo qualcosa...
Ma solo il fatto che lui non ricambi mi fa raggrinzire il cuore.
Oggi avevo fumato 1 pacchetto di sigarette nonostante sentivo la voce di Jack che ripeteva...

"Non si fuma... me lo prometti?" E io come uno sciocco gli avevo risposto di si.
Però, il desiserio della nicotina nel mio corpo era tanta... dio se mi mancava.

Dopo di che tornai a casa e trovai il mio cuscino bagnato, poi notai Jack che dormiva sul mio letto. Aveva pianto!

Era bellissimo, anche quando dormiva, quando aveva il viso ancora pieno di lacrime, lui era bellissimo.
Sempre e comunque.

Mi sedetti vicino a lui e persi tempo a giocare con i suoi piccoli ricci... ma soprattutto a fissarlo. Persi tempo a fissarlo.

Dopo lunghi attimi di sguardi che lui non ricambiava poiché dormiente in quel momento, lo sentii muoversi. Si stava svegliando...

"Jack... ehy, ci sei?"
Solo dio sa come nonostante tutto io non riesca ad essere arrabbiato con lui.

Feci per accarezzargli la guancia quando mi schiaffeggiò la mano e nervosamente si alzò dal letto.

"Che diavolo ti prende?" Esclamai...

"E hai anche il coraggio di chiedermelo!? Seriamente?! Ma ti senti quando parli! Esci di casa e ti fumi un sacco di sigarette quando avevamo fatto una promessa... non mi parli più per un fatto abbastanza importante, ma ciò non dovrebbe autorizzarti a fare lo scontroso con me. Mi lasci piangere a casa, mi lasci debole. Come faccio a non essere arrabbiato!?"
Jack urlò e per la prima volta.... io non sapevo che dire.

"Senti Jack..." dissi infine "... io vorrei tanto essere quella persona! Quella persona che starà con te fino alla fine."

"Ma noi siam-" fece per aggiungere il ragazzo, quando lo bloccai....
"Noi siamo due maschi! E allora, se è vero amore... tutte queste diversità non contano!"
Mi alzai in piedi e iniziai ad agitarmi anche io.

"Dio!!" Urlò "Fai il ragazzo realista per una volta! Tu sei un delinquente, un pazzo... maniaco! Non sai cos'è il vero amore! Perché non l'hai mai sperimentato sulla tua pelle!!"
Disse gesticolando  il riccio.

"Oh ma certo. Tanto sono Finn Wolfhard, il poco di buono che si diverte a dare fastidio alla gente!"

Poi vidi grosse lacrime venute a crearsi negli occhi di Jack, fino a quanro scoppiò in un pianto terribile...

"E adesso non piang-" stavo per concludere seccato...

"STA ZITTO!" Soffocò un gemito di tristezza prima di proseguire.... "t-tu hai rovinato  TUTTO Finn! S-sei inutile, fai schifo... TI ODIO!" Sbraitò singhiozzando Jack ,dandomi degli schiaffetti sulle braccia...

"E io ti amo, Jack Dylan Grazer."

Le sue iridi bagnate delle lacrime mi fissarono per alcuni attimi...

"Cazzo... ti amo anche Finn Wolfhard."

Dopo questo sentì Jack stringermi in un forte e caloroso abbraccio. La sua piccola testolina poggiata sul mio petto fece aumentare i battiti del cuore. Le sue lacrime e i suoi singhiozzi aumentavano mentre io cercavo di rassicurarlo... fra quelle gocce d'acqua salata che cadevano dagli occhi di jack e quei suoi eterni singhiozzi si leggeva pentimento e felicità. Era pentito di avermelo detto, si leggeva nei suoi occhi. E so anche che era felice... perché fra tutto quel casino.

Io so che lui era felice.

Spazio autrice.

Buonanotteee!! Scusate l'orario ma visto che domani è festa e non posso aggiornare, ho deciso di scrivere il nuovo capitolo. Così per oggi ho aggiornato un po' di tutto... Madonna come sempre chiedo scusa perché io faccio cagare a scrivere e quindi magari non vi piace ma non posso farci niente. Magari adesso ho sonno e me ne vado a letto. Ci sentiamo domani che vi faccio gli auguri.

Notte miei piccoli Finninih <3

-giulia

"E io ti amo

OPPOSITE SIDES━fackWhere stories live. Discover now