Chapter 2.

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                               Finn.

Mi avvicinai a quell'insulso ragazzino che sembrava avere una paura enorme, amo quando la gente si spaventa di me!

Volevo prenderlo e dargli un bel pugno in quella faccia da nano che si ritrova. Dio sembra così secchione!
Facendo due-tre passi avanti vidi che tremando si andava allontanando sempre di più. Ovviamente lo raggiunsi subito e lo acchiappai per le braccia

Erano così calde....

"Adesso ti insegniamo le buone maniere r-a-g-a-z-z-i-n-A" scandii bene le parole per farlo spaventare e ovviamente per metterlo in imbarazzo ancora di più.

Il suo respiro si faceva sempre più affannoso, arrivava al mio collo e non so per quale motivo ma solo con gli occhi mi stava supplicando di non sfiorarlo... e ci stavo cascando benissimo.... stava riuscendo, quell'insulso nerd, a farmi cedere.

Le sue iridi marroni chiaro si erano incastrate perfettamente con le mie nere. Sul mio viso scomparì quel ghigno ironico, lasciando spazio a quella inutile espressione vuota.

vuota.

Sentimmo un rumore, era quella cazzo di bidella che si era accorta di noi.

"Merda" pensai...

"SPARITE SUBITO DA QUI RAGAZZI E LASCIATE IN PACE GRAZER. MARK SE TI ACCIUFFO SEI MORTO!!"
La donna continuava a urlare quando quel ragazzino riuscì a togliersi dalle mie braccia per iniziare a correre, correre e correre. Sempre più veloce.
Vidi il mio amico, che come un babbeo fifone scappò lasciandomi li da solo... pensavo a che cosa stava per fare il nerd, quindi mi misi a correre dietro di lui per raggiungerlo.

Lo trovai nell'ufficio della preside con il telefono in mano, merda stava chiamando la polizia!

"EHY! FERMATI RAGAZZINO CHE VUOI FARE!?" Sempre con fare spaventato si girò di scatto verso di me e lasciò cadere il telefono. Lo acchiappai da dietro anche se tentava, scalciando, di liberarsi. Dio, mi stava spaccando le ossa

"L-asciami st-are!!"
"Se non la smetti, io non ti lascio!"

Ero sicuro come non mai che una volta lasciato, si sarebbe fiondato a casa e avrebbe chiamato i poliziotti, l'unica cosa che mi venne in mente era un fatto azzardato. Molto, forse anche troppo.

Sentii i passi della bidella venire verso di noi, quindi tappai la bocca al ragazzo e lo costrinsi ad accasciarsi a terra insieme a me. Almeno non ci avrebbe trovati.

"Ti prego smett"

"SHHH!!!" Gli tappai di nuovo la bocca, di starne zitto non ne voleva sapere. Si vedeva che era molto agitato.

Dopo qualche minuto non sentimmo più passi, nessun rumore. Di nessun tipo.

"Bene, allora. Ascoltami attentamente"

                              Jack.

Ero spaventatissimo, non sapevo che fare. Quello strano ragazzo mi aveva costretto a rannicchiarmi con lui dietro la scrivania della preside aspettando che se ne andassero tutti.

Dire che stavo tremando dall'ansia era poco...

"Bene, allora. Ascoltami attentamente." Disse poi...

"So bene che ti sto facendo prendere un colpo ma ciò non mi importa. Mi interessa invece il fatto che quando tornerai a casa, andrai a dire tutto alla polizia. Il che non mi fa molto felice, sai? Avevo in mente un idea folle, ma almeno mi impedirebbe di finire in carcere. Non ci tengo!"

Lo guardai ancora spaventato e agitato, non sapevo che rispondere. Cosa dirgli. Cercavo di dire qualcosa ma le parole che avevo preparato non uscivano dalla mia bocca.

"C-che tipo di i-idea...?" Chiesi balbettando....

"Bhe. È folle, ma..." prima di proseguire mi guardò per alcuni istanti prima di scoppiare in una breve risatina

Cosa c'era da ridere?

"Cosa ridi?!" Gli chiesi meno impaurito. Sono sicuro che anche se è un delinquente, ormai non vuole farmi del male...

"Oh niente! Solo... ti vedo così strano" rise ancora...

Misi il broncio e in poco tempo se ne accorse, tornando più o meno serio

"Tu, vieni a casa mia. Ho un appartamento, vivo da solo perché... bhe non starò a spiegare il perché a uno come te. Solo rimarrai sul mio divano fino a quando non avrai in tensione di non chiamare la polizia"

Seriamente avrebbe creduto a tutto ciò? Che io sarei andato a casa sua?! A casa di un bullo? Di un delinquente?! A dormire sul sul divano?! Non se ne parla!

"Cosa?! No! Ci conosciamo da 5 minuti e ti odio, ti odio perché quello che sapete fare voi è solo rompere il cazzo agli altri dalla mattina alla sera! Non verrò nella tua stupida casa e anche se lo facessi, la chiamerei lo stesso la polizia! Sei, sei un pazzo!!" Ero fuori di me, iniziai a gesticolare non accorgendomi che lui stava ridendo, ancora.

"Ma si può sapere perché ridi?!?"

"Oh dio mio!! Bhe, sei uno sciocco. Anche se sono un delinquente, bullo o come mi vuoi chiamare non ti ucciderò nel sonno, stai calmo nerd HAHAHHA!"

Non mi fidavo di lui, ma di certo... sapevo che non mi avrebbe fatto nulla di male. Quei capelli ricci, quegli occhi neri... sembrava un mostro ma solo dopo 5 minuti, sono riuscito a capire che non è una cattiva persona.

Forse è così per via del suo passato, non lo so....
Stare con mia madre ormai è diventato noioso. Lei non c'è mai in casa per le chemio e io è come se vivessi da solo! Un po' di compagnia non mi farebbe male....

So già che me ne pentirò amaramente, ma tentar non nuoce.

"Va bene."

Spalancò gli occhi, come se avesse visto dio sceso in terra. Ma che gli prendeva?

"Che hai?"

"Oh niente, non mi aspettavo che accettassi."
Lo guardai per l'ultima volta e feci per alzarmi, quando mi bloccò e mi fece tornare seduto. Di già lo odiavo!

"Come ti chiami?" Disse... lo fissai meglio come se quella espressione fosse una cosa anormale. Quando in realtà... è tutto il contrario...

"Jack, mi chiamo jack"
Sorrisi debolmente, un sorriso finto.

"Wow, piacere Jack. Sono Finn."

Spazio autrice.
Buona seraaa! Come state? Molti di voi so che per ora hanno le invalsi quindi cerco di farvi stare meglio ahahaha. Scherzi a parte, sono felice di come stia venendo questa fack e spero che stia piacendo anche a voi. Ditemi che ne pensate. Grazie in anticipo per i voti e i commenti. Ci sentiamoo!

Baciones e buonanotte finninehh!

-giulia <3

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