Chapter 11.

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                               Jack.
(Leggete lo spazio autrice)

"LASCIATEMI ANDARE!!" Dopo quella frase, i due uomini possenti, non che delle grandissime teste di cazzo, mi lanciarono letteralmente fuori dalla centrale di polizia.

Piangevo.
Piangevo come un dannato, perché mi era stata tolta l'unica persona che mi era rimasta. L'unico amico.
Mi era stata tolta quella cosa che io chiamavo felicità...
... come vivevo senza la mia felicità?

Finn ormai era tutto per me.
Era un migliore amico, una persona su cui puoi sempre contare.
E sinceramente mi ero scordato di chi fosse Finn in passato... per me non era più il ragazzo che stava stuprando la mia migliore amica, il ragazzo che mi ha in un certo senso rapito.. lui ormai fa parte di me.
Perché sì, fa male ammetterlo ma forse... lo ritengo più di un amico.
Ci siamo anche baciati.
Si, è stato bello.
Basta fingere di non essere gay, le persone avranno un altro motivo per prendermi in giro ma francamente non mi importa. Basta fingere che lui non mi interessi, che non ne sia innamorato. Perché è tutta una finzione, tutta una bugia.
Non me lo farò scappare.
L'ho promesso...

Mi alzai da terra e cominciai a correre come non avevo mai fatto... sapevo dove stavo andando, eccome se lo sapevo. Ero cosciente del fatto che mi stavo cacciando in un guaio enorme! Il vento mi arrivava in faccia e quasi pungeva. Alcune gocce di pioggia si posavano violentemente sul mio viso... insieme a quelle lacrime che ancora non mi lasciavano in pace.

Arrivai davanti alla sua porta e con coraggio bussai.

"Chi- jack?"
"Si."
"Che cazzo ci fai qui piccoletto?" Un sorriso fintissimo comparse sul suo viso ed è in quel momento che mi pentii della cosa che avevo fatto...

"Senti, ho bisogno del tuo aiuto." Dissi tutto d'un fiato.
Mi guardò a fondo, come se volesse scoprire dove stava il trucco o cose del genere
"Non ti sto mentendo." Continuai...

"Ah si? Allora dipende in che cosa ti devo aiutare..."
"Bene"

Gli spiegai tutto, di qua e di la. La situazione in cui si andò a cacciare Finn e dove era finito. Sembrava abbastanza interessato ma... sapevo già che avrebbe voluto qualcosa in cambio.

Infatti, poi mi disse tutto.

"Per me va bene Grazer ma... a una condizione..."
Sospirai e mi preparai al peggio.

Boom.

Il mio cuore smise di battere per un minuto.
Il sangue non passava più nelle vene, si era bloccato tutto.
Non potevo!
Non potevo fare quello che mi aveva detto!

"Fallo per Finn, Grazer."

Per finn.

"Fallo per lui. Solo per lui."

Per lui.

"Per aiutarlo."

Per aiutare lui...

"Lo vuoi vedere felice, no?"

Si.

"Affare fatto." E gli strinsi la mano.

~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·~·

Ci eravamo messi d'accordo per far evadere Finn dalla prigione... ci saremo riusciti. Me lo sentivo.
Erano le 3:15 di notte, il momento più opportuno per far scappare un prigioniero.
Ovviamente, come immaginavo, la guardia stava dormendo e Finn era sdraiato su quella sottospecie di letto.

Eravamo entrati scassinando la porta, un lavoro apparentemente difficile ma praticamente una cavolata.
Stavamo andando estremamente piano, evitando che la guardia potesse sentirci... la cosa che mi rassicurò fu vedere Finn che già era all'opera per aiutarci.
Si era accorto di noi.

A un certo punto, il ragazzo che era con me fece un rumore assordante che sentirono anche in Lituania!!

"Oh porco-"
"Shhh, non bestemmiare proprio adesso!"
"-due. Porco due!"

Lo guardai stranito e di fretta e furia feci un segno a Finn di rimettersi a letto mentre noi due ci nascondevamo dietro al bancone.

"Cazzo Jack"
"Che sucedde" dissi...
"La guardia si è svegliata."

Ok, inutile dire che entrai in panico.
Non sapevo che fare! Insomma, io sono il bravo ragazzo in queste situazioni e sinceramente non volevo diventare un esperto a scappare dai poliziotti.
Di quello se ne occupava Finn!

"Oh merda" sussurrai fra me e me.

"Ok, ho un piano"
"Parla muoviti!!" Aggiunsi ancora più in ansia.
"Diciamo a Finn di cominciare a uscire piano piano, tanto ha preso le chiavi da quel cazzo di poliziotto. Noi lo distraiamo e poi ce ne andiamo insieme a Finn."

"E il poliziotto intanto non ci uccide!?!" Chiesi infine...

"Shh, poi a quello ci pensiamo"
Sospirai e mi convinsi di fare quel cenno a Finn che se ne accorse subito e partì all'azione.

"ADESSO!" Urlò il mio "amico"
Insieme, velocemente uscimmo fuori allo scoperto dove ci aspettava il poliziotto.
Aveva già una pistola in mano e io avevo già una paura cane che nessuno potrà mai capire!

"SPOSTATI CAZZO!" Urlò poi il ragazzo che era con me...
"ANDIAMO DA FINN. ORA!!"

Insieme, cercando di schivare quei proiettili raggiunsimo Finn.

Non ho avuto neanche il tempo di abbracciarlo... e se fossimo morti lì, probabilmente non ne avrei avuto più l'occasione.

Il corvino mi prese violentemente la mano e insieme, con l'altro ragazzo, corremmo all'impazzata per uscire fuori di lì.

Ci eravamo quasi, ci eravamo quasi.

BOOM!

Un terribile colpo di pistola, prese in pieno un corpo.

La scena io la vidi in prima persona, la vidi attentamente.

Sangue, dolore... tristezza infinita.


Spazio autrice.

Buongiornissimoooo!! Come statee? Mi dovete infinitamente perdonare per questa assenza ma sono arrivati i miei cugini da Milano e non ho potuto aggiornare molto. Oggi, sono a un uscita con gli scout per cui non riuscirò a fare altro qua su wattpad. Poi tornerà tutto alla normalità tranquilli.

Per quanto riguarda il capitolo, bhe... non vi ho voluto assolutamente dire chi è il ragazzo che ha aiutato Jack... e il ragazzo che è quasi morto, se non è totalmente morto ehehehe.
Ok basta, so che questa cosa vi mette ansia e curiosità e voglio proprio che la storia si svolga così.

Quindi...
Secondo voi, chi è questo ragazzo misterioso?

-giulia <3

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