Chapter 7.

510 51 129
                                    

                              Jack.

Verso le 4:30 di notte, mentre dormivo tranquillamente... sentii Finn alzarsi di botto, con il respiro irregolare e tutto sudato.

"Ehi ehi! Va tutto bene?" Scesi dal mio letto e mi sedetti vicino a lui accarezzandogli i capelli per rassicurarlo.

"Jack..." disse lui mettendosi una mano nel petto, vicino al cuore...

"Dimmi" aggiunsi... "cosa è successo?"
"Io...tu, mi ami?"

Aggrottai le sopracciglia e levai la mano dai suoi capelli...
"Che diavolo ti prende!?" Dissi "quando te la sei inventata sta buffonata?"
Mi guardò stranito fino a quando non si alzò dal letto

"Mi stai dicendo che era tutto un sogno!?" Urlò

"E che ne so io! Cosa hai sognato"
"Io.... oh lascia perdere non importa!" Concluse scendendo le scale per andare al piano di sotto. Lo seguii.

"No adesso lo voglio spiegato!" Urlai io questa volta.

Mentre prendeva un bicchiere d'acqua si decise a dirmi tutto. Continuavo a non capire.

"Bhe, quella cosa che ti avevo detto l'altro giorno"
"Che sei gay?" Dissi non lasciandolo finire... "e che forse provi qualcosa per me?"

Annuì debolmente.

"Io ho sognato che tu mi dicevi di amarmi e bla bla bla.. una cazzata in sostanza." Poi bevve il suo bicchiere d'acqua e tornò in stanza... lo seguii ancora.

"Voglio mettere in chiaro una cosa Finn." Dissi poi sedendomi nel mio letto, guardandolo negli occhi.

Anche nel buio più totale riuscivo a percepire quella brillantezza nei suoi occhi neri... che ogni volta mi facevano immobilizzare.

"Io... non so quello che provo. E non voglio che ci stai male per colpa mia" dissi.

Abbassò lo sguardo, incapace di guardarmi negli occhi.

"Mi hai sentito?"
"Si. Ti ho sentito e adesso dormi." Si rimise a letto portandosi le coperte quasi fino a coprirgli il viso.

"Possiamo parlarn-"
"No. Torna a letto Jack."

Si girò dandomi le spalle... e io feci lo stesso.
Non so per quanto rimasi sveglio, ma di certo non riuscivo a prendere sonno...e nemmeno Finn. Lo sentivo girarsi e rigirarsi su se stesso e sapevo per certi che non stava dormendo.
Dopo quasi 10 minuti, sentii il letto sui scricchiolare e Finn alzarsi cambiandosi.

Potevano essere le sei del mattino, ma lui perché diamine si stava alzando a quell'ora!?!?
Decisi comunque di non alzarmi, facendo finta di dormire.
Lo vidi prendere le sue sigarette e uscire di casa. Mannaggia a lui!
Appena era uscito di casa, subito subito mi alzai per affacciarmi dalla finestra. Era appoggiato a un muretto, fumava e... piangeva. Piangeva.
Abbassai lo sguardo e decisi di tornare a letto, non avevo chiuso occhio stanotte!

Le poche ore di sonno che mi feci, mi portarono a dimenticare e a non sentire la sveglia... infatti, quel giorno non andai a scuola!
Cercai di prepararmi il più veloce possibile ma... niente da fare! Secondo me avevano già chiuso i cancelli e mi sarei beccato un altra punizione...

Uscii un secondo di casa, per prendere un po' d'aria e vidi Finn parlare con Sophia. la mia migliore amico... conosceva Finn!?!?! La cosa mi stava preoccupando, fatto sta che il corvino l'ha sempre presa in giro.

Ero indeciso se avvicinarmi per chiedere come mai fossero diventati amici, o se restare lì... Fermo. Senza muovere un muscolo... solo ad osservare.

Feci solo un passo per cercare di avvicinarmi quando vidi i due ragazzi abbracciarsi...
Tornai subito indietro, lentamente. Osservando quell'abbraccio che sembrava non finire più. Sembrava pieno di amicizia, passione... e forse qualcos'altro. Senza un motivo logico, i miei occhi si fecero lucidi e con passo svelto rientrai in casa sbattendo fortemente la porta. Almeno Finn si sarebbe accorto di me.

             
                                Finn.

Sentii un rumore fortissimo provenire dalla porta di casa. Dio, probabilmente Jack mi aveva scoperto... lo so lo so, è strano come io possa aver legato così tanto con Sophia. Fino a 2 mesi fa la odiavo e la prendevo in giro. Adesso era diventata una delle mie più care amiche. Gli volevo tanto bene, forse troppo. Sapevo perché Jack aveva fatto così tanto casino. Voleva ottenere la mia attenzione, e ci era riuscito perfettamente. Salutai Sophia con un altro abbraccio e un lieve bacio sulla guancia ed entrai in casa.

"Jack!" Lo chiamai cercando di vedere dov'era. Nel salone e in cucina non c'era.

Non rispose nessuno, per cui mi avviai subito al piano di sopra. Forse era in camera.
"Jack dove s-" spalancai la porta della nostra stanza, ma nulla. Nessuna traccia di lui. Dove diamine si era cacciato!? Stavo cominciando a preoccuparmi, quando sentii un rumore provenire dal bagno. Era come se fosse caduto qualcosa di ferro. A passo veloce raggiunsi il bagno e spalancai la porta.

"Jack?" In bagno trovai gocce di sangue sul pavimento e una lametta per terra. Brividi presero possesso del mio corpo... e il cuore prese a battere velocemente.
Ricordai quella volta nel bosco del pianto, dove Jack mi raccontò dei suoi tagli. Cazzo, mi aveva promesso di non farlo più!

Il problema adesso era... se c'era la sua lametta e il suo sangue per terra... lui dov'era?
La finestra non era aperta, quindi non poteva essere scappato. Cercai in ogni angolo della casa per poi accorgermi che lui era dentro la doccia, con un altra lametta in mano e tutto pieno di sangue.

"JACK!" Urlai abbassandomi per prenderlo e scuoterlo. Aveva quasi perso i sensi. "JACK! RISPONDIMI!"

Ma no, non mi rispose nessuno.

"F-finn..." la sua sottile voce arrivò al mio orecchio mentre le mie lacrime bagnavano io suo corpo.

Stavo piangendo.

"Jack! T-ti prego" dissi singhiozzando "non l-lasciarmi, ti pr-ego!"

Eravamo ancora accasciati per terra quando sentii la mano di Jack recuperare la lametta poco prima caduta dal lavandino.
Con gli occhi rossi e le lacrime agli occhi osservai il suo gesto, senza muovermi. Tremando prese il mio braccio e poggiò delicatamente la lama al mio polso. Non avrei mai pensato di tagliarmi anche se in diversi momenti della mia vita, avrei pure potuto farlo. Ma non riuscii a togliere il mio braccio dalla lama e dalle sue mani piene di sangue... non riuscivo a muovere un muscolo.

Osservai attentamente il gesto del ragazzo che fece entrare la lama nella mia pelle.
No, non fa male. Senti solo il freddo metallico raggiungere l'interno della tua pelle... e poi è tutto sparito.
Ma ti lascia quella sensazione di essere sbagliati, e di aver commesso uno uno sbaglio enorme nella vita.

lui non fece un taglio sul mio polso... ma fece una ❌.

Il sangue che perdevo dalle braccia cadde sul pavimento e non feci altro che guardarlo scorrere piano piano... quando Jack mi mostrò il suo polso, pieno zeppo di tagli e di cicatrici. E si vedeva anche la ❌... quella uguale alla mia.

"S-se dobbiamo essere un er-rore..." disse il ragazzo mettendo in mostra i nostri due tagli a forma di X, "...sbagliamo i-insieme."

Spazio autrice.

Buongiornoooo. Madonna del carmine, questo è un capitolo tristissimo e molto depresso.. ma anche molto lungo (suona male ma shh). Non posso dirvi nulla su quello che succederà, starà a voi guardare poi u.u. Spero comunque che il capitolo vi sia piaciuto, votate e commentate... mi raccomando ahahaha. Bacioness

-giulia <3

OPPOSITE SIDES━fackWhere stories live. Discover now