iv

1.5K 72 14
                                    

jimin

erano all'incirca le cinque di pomeriggio e io stavo parlando appena fuori casa mia con jeongguk.
"quindi appena carmen, carmen carta, è uscita per andare in bagno e jaemin ha smesso di scrivere, allora la prof gli fa 'Na perché non prendi appunti?'..."
io già sorridevo sapendo cosa sarebbe successo in seguito.
"e lui risponde: 'eh prof non ho più la carta!'" in seguito io e kook iniziammo a ridere come due sciocchi.
poi una cosa mi fece girare, mi sentivo come osservato, infatti appena mi girai notai un ragazzo che mi fissava con le labbra leggermente separate. solitamente quando qualcuno mi guarda mi sento in ansia, chissà che pensa o peggio, se voleva portarmi via! però non avevo lo stesso senso di ansia solito..
quel ragazzo era come sotto shock, ma c'era una cosa nel sguardo, forse era troppo forte, che mi fece abbassare la testa.
"jiminie? cosa c'è?" chiese jeongguk.
io alzai il capo e feci un leggero movimento verso il ragazzo misterioso. lui rise, non ne capii il perché anche perché poco dopo mi salutò tornando sulla macchina. notai che anche quel ragazzo entrò e si accese la lampadina: non era un cattivo sconosciuto, ma un amico di kookie! menomale!
salutai scuotendo la mano destra il mio amico, immediatamente dopo si fosse allontanata la macchina, un urlo mi fece saltare sul posto.
"JIMIN!" era mia madre...
lei non vuole che io stia fuori senza il suo permesso, ma di solito mi lasciava stare nel nostro giardinetto..
corsi subito in casa a testa bassa, ricevendo una pacca sul collo, me lo meritavo avendo disobbedito a mamma..
"s-scusa mamma.. l-la prossima volta ti avverto" la mia voce tremava essendo spavento da ciò che avrebbe potuto fare..
"sai benissimo che puoi stare nel giardinetto! parlo di quello schifo!" andò avanti ad urlare, ma io non capivo di che parlasse.
"non hai niente da dire eh? hai il coraggio di uscire con jeongguk?!" disse avvicinandosi sempre di più al mio volto.
in quel momento capii: aveva scoperto che a jeongguk piacevano i ragazzi..
"no mamma, ti giuro che gli piacciono le ragazze! sono in molte ad essere innamorate di lui!" cercai in qualche modo di convincerla, sperando mi credesse.
"ah si? allora com'è che baciava quell'altro scarto di società?" si spostò, mentre parlava, verso il divano, dove poco dopo prese posto a sedere.
"taehyung?"
"certo! jimin sai cosa ti ho detto. ripetilo, su."
il mio sguardo era ancora basso, non risposi a mia madre e quello peggiorò la situazione.
"RISPONDI A TUA MADRE!"
"i-i ragazzi n-non s-sono veri ragazzi s-se stanno co-con altri r-ragazzi, ciò c-che devo f-fare è spo-sposare una d-donna per essere l'orgoglio d-di famiglia." le lacrime avevano già preso posto sui lati del mio viso.
senza saperne ancora il perché, mi arrivò uno schiaffo in viso, successivamente posai il mio palmi sulla zona colpita.
"GUAI A TE SE OSI USCIRE CO-"
"ma allora! cosa c'è da urlare?" era mio padre. grazie al cielo era tornato a casa da lavoro prima..
"cosa c'è? jimin frequenta dei-" era come se non riuscisse a dire quella parola. quello mi fece capire quanto fosse sbagliato l'amore su un altro ragazzo.
prese un respiro profondo e cominciò di nuovo. "tuo figlio frequenta degli omosessuali." immediatamente si coprì la bocca dopo che il suono dell'ultima parla uscì.
era davvero amareggiata e non capitava spesso.
è davvero così sbagliato amare un altro ragazzo? continuai a pensare.
"senti, prendi e vai fuori dai coglioni, facci un favore. esci e fatti un giro, torna quando vuoi" disse velocemente mio padre. appena sentii quella brutta parola mi coprii le orecchie, non mi piaceva sentirle..
anche lui sembrava arrabbiato, ma in un modo diverso, non lo era con me ecco.
mia madre lo guardò fisso negli occhi per qualche secondo, i suoi dicevano tutto, poi prese le sue cose, come la borsa e le chiavi della sua macchina, ed uscì di casa.
in tutto il tempo io non smisi di piangere, anzi, i mio pianto crebbe, quindi appena mio padre chiuse la porta dietro mia madre, si girò e venne verso di me per abbracciarmi. restammo così, fermi, per qualche minuto forse.
"jimin va tutto bene, non piangere piccolo. vedrai che tutto andrà a posto." mi tranquillizzò staccandosi dal mio corpo.
"o-okay ma è- è davvero così sb-sbagliato amare un ragazzo? d-davvero n-non devo più v-vedere i m-miei migliori amici?" domandai ancora tra le lacrime.
lui in risposta sfregò il palmo della sua grande mano sulla mia schiena, poi mi portò vicino a lui avvolgendomi in un altro caldo abbraccio.
"questo lo devi vedere te piccolo.. se ti trovi bene con le ragazze è okay, ma lo stesso con i ragazzi. tutto dipende dalla tua mente, ma non quella di mamma."
quello mi fece pensare. mi fece pensare a come taetae guarda jeongguk e viceversa, ma anche a come alcuni ragazzi della mia scuola trattavano alcune ragazze..
e se quello sbagliato fossi io?

yoongi

alla fine andammo al cinema a vedere un film horror appena uscito.
naturalmente urla di paura provenivano dal mio lato destro, dove era seduto hoseok, è più lontano, dove c'era jin.. come al solito taehyung e jeongguk erano occupati a fare altro, probabilmente erano nel bagno, non sanno mai controllarsi..
una sola cosa era ferma.
la mia mente, su quel ragazzo, jimin.. e non solo, iniziai a riflettere di nuovo e seriamente sulla mia sessualità.
okay yoongi, non hai mai provato nulla di così forte per una persona, e quella persona è un ragazzo. in più per quanto suran sia bella e corteggiata da tutti, l'hai rifiutata, non perché non corrispondesse ai tuoi interessi, perché era una ragazza riflettevo tra me e me.
le hai pure detto di essere gay
ormai era come se dentro di me ci fosse qualcun'altro che mi parlava, che cercava di non rendermi represso.
tutta la mia pace venne interrotta.
"AAAAHH CRISTO SANTO GESÙ DOVE SEI YOONGI" hoseok mi prese e stritolò il mio braccio.
"sisi, ci sono cagasotto" dissi ridendo.
"è stata una cosa pessima, di chi era l'idea? poi perc- yoongi come fai a non essere spaventato? a che pensi?" divenne serio appena notò la mia tranquillità. sapeva riconoscere ormai quando ero preoccupato per qualcosa o se riflettevo in modo serio.
"nulla, sto riflettendo.. su.. sulla mia sessualità.." dissi l'ultima parte di frase in un tono leggero.
"cosa?! non ti sento con le urla di jin ed il film"
"niente" preferii non dire nulla, se neanche io ero sicuro di chi fossi.

biberon;; [finita]Where stories live. Discover now