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jeongguk

"VATTENE" mi urlò ancora, questa volta più forte.
non capivo nulla, perché diceva delle cose simili? non lo tradirei mai.
ero disperato, vuoto dentro ma anche confuso.
presi il telefono per chiamare qualcuno, forse yoongi mi avrebbe consolato, lui c'è sempre stato quando ho avuto problemi con tae..
aprendo il telefono trovai una chat aperta, quella con un produttore, e mi si illuminò tutto. aveva capito certamente male, infatti quando lessi l'ultima chat mi fermai dal cammino senza meta e imprecai ad alta voce.
poi senza aspettare chiamai yoongi.

"pronto.. perché piangi kook?"

"tae, lui ha letto la chat con quel produttore e si è confuso, ora pensa che lo abbia tradito"

"ma tu non lo hai fatto giusto?"

"no! mai e poi mai lo farei, non a lui"

"allora vai e digli come stanno davvero le cose"

"fosse facile come sembra lo avrei già fatto quando ero ancora in casa sua"

"tu provaci comunque, non arrenderti mai per lui. ora stai calmo, respira e pensa un modo per convincerlo. io devo andar- si jimin, arrivo!- scusa, scappo."

"okay e grazie hyung.. anche per le altre volte, grazie per esserci sempre stato"

"nulla kookie, vedrai che risolverete tutto. infondo tu ami lui e lui ama te, siete fatti l'uno per l'altro"

"grazie, ora vado"

"dopo fammi sapere, ciao"

e così misi giù.
dovevo pensare a qualcosa, qualcosa che facesse effetto e che facesse capire quanto fossi innamorato di lui.
un idea mi piombò in testa: quella sera ci sarebbe stata una festa e chi voleva poteva andare lì a cantare.
pensai di cantare una canzone, "call out my name" dei the weeknd.
"si, il testo ci descrive bene" mi dissi.
corsi quindi dal famigerato produttore per preparare la canzone entro quella sera.

dopo aver descritto la situazione, senza scendere nei particolari iniziammo a provarla.

yoongi

mi dispiaceva molto per taehyung e jeongguk.. erano sempre felici insieme, non litigavano quasi mai, ma se succedeva.. era per qualcosa di serio.
"hyung? ci sei?"
la voce dolce di jimin spezzò i miei pensieri.
mi girai verso di lui con un grande sorriso, probabilmente al momento non ne ero nemmeno cosciente della curva presente sul mio viso.
"jimin.." mi avvicinai.
"cosa?"

".. ce l'hai!"
dissi toccandogli la spalla, per poi correre via da lui.
prima che jeongguk mi chiamasse stavamo giocando, evidentemente lui se ne era dimenticato. emise un urletto dal fastidio, poi rise e iniziò a rincorrermi.
"adesso ti prendo!"
sentii urlare da dietro.
molte risate nascevano da quella situazione, era davvero bella la sua. "la mia nuova melodia preferita" pensai, era davvero radiosa, come lui.
non passò molto prima che un peso mi piombò sulle spalle.
"te lo avevo detto!" ancora la sua risata, così rumorosa e perfetta.
l'ho già detto, vero? purtroppo non mi stancherò mai di ripeterlo.
"okay lo hyung è stanco, sediamoci un attimo" dissi a fiato corto e raddrizzandolo sulla mia schiena.
andammo fino al divano del salotto, dove lo posai delicatamente, poi lo guardai e dal nulla iniziammo a ridere.
"hyung.. ti voglio bene, sei speciale.. anche se ci conosciamo da poco penso tu sia davvero speciale"
sentii il cuore arrotolarsi su se stesso e lo stomaco rivoltarsi, soprattutto dopo aver visto le sue guance colorarsi di rosso.
"anche io ti voglio bene jiminie, sei speciale pure tu, molto. dal primo sguardo che mi hai regalato."
"cazzo, e se ha capito?"

un sorriso timido gli scappò mentre abbassava la testa. ed io me ne innamoravo sempre di più.
mentre sussurrava qualcosa di incomprensibile si si avvicinò a me fino ad abbracciarmi, e per me era davvero troppo: stavo per avere letteralmente un attacco al cuore.
si posò sul mio petto, cingendo le mani alla mia vita, ed io iniziai a passare una mano trai suoi morbidi capelli, rilassandolo.
passò più di mezzo secondo prima che cadesse tra le braccia di Morfeo, si addormentò proprio come un bambino.
"notte piccolo" sussurrai e da lì a poco mi addormentai insieme lui.

taehyung

ero ancora incredulo.
sapevo che non lo avrebbe mai fatto, ma sapevo benissimo di aver letto quella chat.
"devi devo dimenticarlo" mi dissi, quindi andai in cucina e presi un alcolico.
non guardai nemmeno di cosa si trattasse, mi bastava prendere una sbronza per dimenticare il dolore.

primo bicchiere.
"guarda cosa mi fai fare jeongguk"

secondo bicchiere.
"cazzo sta roba è forte.. ma non come il mio amore per te..."

terzo bicchiere.
"la mia gola brucia quasi più del dolore"

quarto bicchiere.
"tra poco mi parte la testa."

continuavo a parlare da solo man mano che la quantità di alcool ingerita aumentava.
arrivato al punto di aver perso il conto, mi diressi ancora sul divano e mi ci sdraiai sopra.
"ma io ti amo jeong..." un singhiozzo mi bloccò la frase.
tutto attorno girava, la mia testa pulsava e io..
io piangevo.
presi il telefono e provai a chiamare jeongguk.

"pro-pronto"

"tae.. stai piangendo?"

"amore i-io ti amo"

"primo, sei ubriaco, secondo, sono bogum."

"oh cazzo.. volevo chiamare ju-"

"tae? non dirmi che ti sei addormen- si stai russando."

biberon;; [finita]Where stories live. Discover now