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terza persona (taekook)

il moro più giovane prese del bagnoschiuma da uno scaffale, poi si indirizzò verso la vasca, dove lo aspettava il suo ragazzo per un caldo e romantico bagno.
"veloce, non voglio che si raffreddi l'acqua prima di coccolarti!" esclamò taehyung.
jeongguk mostrò un sorriso al maggiore, mentre nella mano destra faceva oscillare il fluido profumato della bottiglia. era alla fragola, odore sempre proveniente da kook, e che taetae amava.
"eccomi" rispose mettendosi finalmente dinanzi al corpo del fidanzato.
taehyung iniziò a posare baci qua e là, un po' sulla testa, sulle spalle e sul collo; amava baciare ogni centimetro di pelle di jeongguk, amava prendersene cura. lui non avrebbe mai voluto cambiarlo o sostituirlo con nessuno, lui era lui, insostituibile.
"sono così fortunato.. chiudi gli occhi" ordinò al piccolo poiché avrebbe bagnato il suo capo. pian piano passava la mano tra la chioma corvina, bagnandola poco alla volta.
jeongguk si girò con la testa.
"ma io sono fortunato tae.. sai, è grazie a te se stiamo insieme. se non fosse stato per il tuo ritardo non avrei accompagnato jimin a casa tu-"
venne interrotto da un bacio da parte dell'altro; un bacio molto dolce, passionale ma non erotico. quel tipo di bacio che ti sussurra un "ti amo" solo sfiorandolo.
lentamente il minore aprì la bocca dopo il tocco leggero della lingua, lasciando spazio per entrare.
"non sai quanto sia innam-" cercò di parlare ancora ma
"shh" un sussurro profondo sciolse la frase senza farle avere un continuo.
per la stanza riecheggiava il rumore solitario dello schiocco delle labbra, le une contro le altre.
quando finalmente taehyung si staccò dalla bocca ormai rossa, appartenente al suo fidanzato, disse un semplice "ti amo" ancora una volta, ma non poteva farci nulla: era perso nell'amore.
passo con una spugna, precedentemente imbevuta nel bagnoschiuma, lungo le braccia del moro, poi il petto, fino a lavare attentamente ogni centimetro del ragazzo seduto avanti a lui.

finito il momento intimo e romantico i due uscirono, persero degli asciugamani da mettere in vita e andarono fuori dalla calda stanza.
"che si mangia?" domandò kook guardando taehyung prendere del cibo dalla dispensa.
"te se vuoi puoi mangiare degli spaghetti alla carbonara, mi ha insegnato la ricetta mia zia che è stata in Italia"
"e tu cosa mangi?"
"te."
e lo fece, con lo sguardo.
gli sguardi che jeongguk riceveva dal suo hyung erano sempre taglienti come delle lame di un serial killer, ma doveva ammettere che li amava da impazzire.
"aish, abbiamo appena fatto l'amore! possibile che la tua voglia non si sfami mai?" rispose alla provocazione in tono ironico.
"tu sai che non posso resistere, poi.."
fece un paio di passi che lo portarono con la bocca vicino alle orecchie del piccino.
"..sai anche che daddy tae ottiene sempre ciò che desidera, in un modo o nell'altro." l'ultimo frammento del periodo venne accompagnato da un improvviso tocco attraverso l'asciugamano da parte del più grande.
a quella azione imprevista il giovane gemette perlopiù, appunto, perché non se lo aspettava. lo stesso dopo aver sentito le parole pronunciate mando giù la quantità di saliva accumulata in quei secondi, mentre lo sguardo del suo hyung scrutava dentro la sua anima.
"o-okay, metto su l-la pas- gli spaghetti" scappò dalla situazione jeongguk con una scusa più che buona.

taehyung

adoravo metterlo in imbarazzo, anche se eravamo noi due soli.
lo lasciai scivolare dalla mia presa ridendo in seguito per la sua timidezza nonostante fossimo insieme da molto.
"cucciolo, sai la ricetta?" chiesi quando raggiunse i fornelli con una pentola piena d'acqua.
"certo, faccio io, tu bruceresti la casa.." si fece scappare una risatina.
semplicemente io alzai gli occhi, poi mi diressi al divano. stavo per accendere la televisione, quando tre rumori di suoneria continui mi distrasse; era arrivato un messaggio a kook.
senza chiedere un permesso, sapendo sarebbe stata una richiesta futile, sboccai il telefono; sorrisi a me stesso vedendo noi sullo sfondo.
aprii whatsapp e dire che il sangue nelle mie vene si fosse congelato era poco.

xxx-p🙈

grazie, è stato bello.
non vedo l'ora di sentirti ancora con quelle note alte.
ah, la prossima volta porta il tuo amico, jimin, insieme è ancora meglio.

non era vero.
strofinai i miei occhi per sperare di aver letto male, ma purtroppo avevo letto bene.
non sapevo davvero cosa fare, ero bloccato.
mi tradiva davvero? tutte le sue promesse di amore erano false? tutti quei baci erano sporchi?
eppure sapeva quanto lui fosse importante, perché fare una cosa simile a me?
mi accorsi solo quando una lacrima schioccò sullo schermo di star piangendo.

volevo sapere di più, allora scrollai su per vedere altri messaggi.

you

grazie ancora, ma non dire nulla a taehyung..

solo quel messaggio mi fece fermare e capire.
senza pensarci ancora andai in camera, presi le sue valige non ancora disfatte e quelle già aperte le misi a posto, poi andai in cucina e tirai tutto verso di lui.
"fai schifo jeon! con tutto quello che faccio per te, hai il coraggio di tradirmi? vattene ora." urlai contro la sua faccia sconvolta.
"ma tae cosa dic-"
"VATTENE!" urlai ancora di più, indicando la porta di uscita.
vidi le lacrime scendere dai suoi occhi, ma in quel momento non mi interessava più.
avevo un buco nel cuore.
e c'era da sempre, solo che solo lui poteva colmarlo.
ma ormai non mi amava più.
amava un'altro.
io non ero nulla ora.

"perché mi hai fatto questo jeongguk?"

biberon;; [finita]Where stories live. Discover now