vii

1.3K 76 5
                                    

jimin

"cucciolo, tra poco arriva yoongi, scendi dai!" chiamò per l'ennesima volta mio padre.
io continuavo a stare seduto a terra, tenendo abbracciato un pupazzo regalato da haeun, non volevo avere un altro babysitter che non fosse lei.. mi conosceva da quando sono nato..
io non ci avevo proprio pensato al fatto che trasferendomi avrei pure cambiato babysitter.
"jimin" la voce soffice di mio padre venne accompagnata dall'apertura brusca della porta, quale mi fece sobbalzare.
"vieni, forza, yoongi è già qui"
io scossi la testa e tornai ad abbracciare Benny, l'orsacchiotto.

yoongi

vidi seojun scendere dalle scale solo, con una faccia leggermente innervosita.
"mi spiace.. ma vedi, prima aveva un'altra babysitter, e fa fatica a fare nuove amicizie.."
"tranquillo, ho dovuto tener bada a mio cugino per una settimana e lui parlava solo con i genitori.. alla fine non voleva che me ne andassi!" dissi sorridendo.
"okay, perfetto. grazie ancora per essere venuto, noi ora dobbiamo andare a lavoro, a dopo!" salutò alla fine la madre con un gran sorriso.
era una bella donna, non molto giovane, ma sapeva portar bene i suoi anni.
salutai cordialmente per successivamente dirigermi al piano superiore, per incontrare il bambino.
arrivato davanti alla porta bussai, ma come aspettato, nessuno aprì, quindi entrai io.
"cazzo"
era uno scherzo. non potevo prendermi cura di lui, era maggiorenne proprio da poco!
ero davvero in panico, in più non capivo nulla..
"j-jimin?" dissi con voce quasi tremante.
il ragazzo biondo non si girò.
"okay, sei un adulto, non andare in panico, stai tranquillo e affronta questa situazione" dissi a me stesso.
"jimin" dissi questa volta avvicinandomi.
lui si girò e io quasi indietreggiai: i suoi occhi erano lucidi, aveva le guance rosse, e le labbra tremanti.
"hey.. se ti va.. mi diresti perché piangi?
"no! tu non sei haeun!" rispose, riconobbi che haeun fosse la tua vecchia babysitter, poi si girò, questa volta si sdraiò sul tappeto con disegni di strade e automobili.
notato quel particolare sorrisi, mi ricordava quando anche io ne avevo uno; poi tornai alla realtà: jimin aveva 18 anni..
mentre lui si sfogava tenendo stretto a se un orsacchiotto, io chiamai taehyung, per avere spiegazioni del suo comportamento.

"eh.. vedi, lui è un po'.. indietro... nel senso che è rimasto letteralmente dietro, a scuola segue i nostri programmi, ma mentalmente è fermo alle elementari, se non prima..."

"oh.. e c'è una spiegazione al suo ritardo?"
chiesi per capire più a fondo.

"si, c'è un motivo, credo sia per i genitori troppo protettivi, ma non ne sono sicuro."

"oh.. ma il padre non mi sembrava così-"

"nono, il padre è uno a posto, pure simpatico, la madre è un pochetto.. fuori"

mentre la nostra conversazione procedeva, i singhiozzi del piccolo aumentavano, quindi salutai tae per provare a consolarlo.

"hei.. so di essere un po' brutto, ma faccio addirittura piangere?" cercai tirargli su il morale.
e ci riuscii, vidi il suo sorriso nascosto tra le maniche del maglione rosa.
"perché ti nascondi? hai un sorriso così carino.."
"no! non puoi farmi complimenti!" inarcai le sopracciglia compiendo un leggero movimento all'indietro.
"..okay, che ne dici se facciamo un gioco? è per conoscerci, in poche parole tu mi fai delle domande su di me e viceversa, ma dobbiamo essere sinceri eh" magari quella delle domande avrebbe funzionato, con mio cugino ci ero riuscito.
si girò completamente, ancora abbracciato al suo pupazzo, con un piccolo broncio sulle labbra carnose.
"se solo mi chinassi avanti per baciar- aish yoongi non puoi, concentrati" scossi la testa per interrompere uno dei miei soliti pervertiti pensieri.
"inizio io?" chiesi, ormai ero anche io seduto sul tappeto.
scosse la testa poi si indicò con il suo piccolo indice, e per quanto quello potesse essere un movimento così semplice, fece esplodere tutto dentro me: come poteva essere un 18enne così tenero ma hot allo stesso tempo?
cercai di riprendermi e di non essere una ragazzina in piena crisi di ormoni, ma essendo che avevo capito solo poco tempo fa di essere gay, tutte le emozioni in me erano un completo miscuglio..
"voglio iniziare io" con quella frase accennò un sorrisino.
"come ti chiami?"
"yoongi, min yoongi"
"oh! babbo me lo aveva già detto, che stupido!" disse, poi si posò la mano sulla fronte; io lasciai uscire una piccola risata dalla tenerezza.
"tranquillo, puoi farmi un'altra domanda, se questa non ti ha soddisfatto."
sorrise completamente ora ed io sentì il mio cuore buttarsi giù da un palazzo.
"puoi non essere così meraviglioso?" sussurrai
"cosa?"
"uh? no nulla"
"okay.. allora.. mhh" mentre pensava fregava un dito sul mento.
"ah! ci sono! che materia odi? voglio dire, io odio sitoria, è così nosioooosaa, mentre adoro le mie ore di danza"
risi ancora, era davvero piccolo.
"perché ridi?"
"piccolo jimin, io non vado più a scuola, ho vent'anni"
fece una forma a 'o' con la bocca, poi annuì soddisfatto dall'infiammazione ricavata.
"bene, tocca a me.. dato che sei così carino, chi è la tua ragazza?" dicendo quelle parole un senso di imbarazzo e disgusto mi travolse, sia per il mio orientamento, sia perché.. perché mi piaceva jimin..
"p-puoi non fare domande del genere?"
"perché?"
"non posso dirlo, ti prego, fai solo un'altra domanda"
pensai subito ad un'altro quesito dato che intravidi i suoi occhi inumidirsi.
"cosa ti piace fare nel tempo libero?"
i suoi occhi si illuminarono, proprio come il suo sorriso.
"amo ballare! la danza è la mia vita!"
in seguito si alzò ed iniziò a ballare; ciò che all'inizio sembravano dei movimenti goffi, si rilevarono dei passi di danza magnifici, ne ero incantato.
appena smise applaudì e lui si chinò gentilmente, ridendo.
"sei davvero bravo!"
"ah! c'è anche una cosa che amo fare in tempo libero, ma la mamma non deve saperlo! shh" aggiunse, per poi andare verso il letto.
da là sotto tirò fuori una scatola e la potrò verso di me, infine si mise ancora seduto, ma non più davanti a me, questa volta stava al mio fianco.
"apri" così feci.
"è da un po' che le colleziono" continuò mentre sollevavo il coperchio.
c'erano un sacco di calze.. tra cui quelle viste la stessa mattina su instagram.
"ho anche una pagina dove posto foto mente le indosso!"

biberon;; [finita]Where stories live. Discover now