xv

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terza persona

"non ti conviene jiminie" sussurrò ancora yoongi.
"ma-" quella frase venne interrotta da un piccolo incidente.
mentre jimin gattonava verso yoongi, cadde sul corpo dell'altro, facendo scoppiare risate sonore da parte di tutte e due.
solo che jimin era rosso, quasi bordeaux.

yoongi

"no, non posso baciarlo, io non saprei come fermarmi. cosa faccio or- cazzo non è caduto davvero su di me" ringraziai il cielo.
per qualche secondo, fino a quando due mani mi bloccarono i polsi al divano; abbassai la testa per guardare jimin, quale aveva uno sguardo serio, serissimo.
non ero abituato a vederlo così, ma non posso dire esserne contrario...
pian piano saliva verso la mia faccia, tenendomi sempre bloccato.
"tuttavia voglio ancora baciarti.." la sua voce era quasi roca, e ad essere sincero mi spaventava un pochetto vederlo così.
"jimin, poi io non mi fermo.. non con te" spiegai.
"infatti non voglio che tu lo faccia"
"perché si comporta in questo modo? cos- oddio le sua labbra le sue labbra sono sulle mie, è successo. RIPETO MIN YOONGI È SUCCESSO, TI STA BACIANDO. beh che faccio? non reagisco?" dopo aver finito di sclerare come una ragazzina, mi resi conto della situazione.
prima di sembrare strano, iniziai a ricambiare il bacio. cazzo, le sue labbra erano davvero morbide come immaginavo...
non sto a descrivere come batteva forte il mio cuore in quel momento, era impossibile da descrivere.
mossi una mia mano sulla sua vita così sottile, come lui aveva poggiato il palmo sinistro sul mio volto.
dopo qualche secondo leccai la punta del suo labbro superiore, ma lui si fermò.
"che c'è?" chiesi preoccupato, magari avevo fatto qualcosa di sbagliato, magari non lo voleva..
"non.. non so come baciare con la lingua..."
risi.
"mhh.. tu segui i miei movimenti, okay?"
annuì.
e le nostre labbra si unirono ancora, con 'un dettaglio' in più. anche se non aveva mai baciato prima, era davvero bravo.
inconsapevolmente quando misi entrambi le mani sui suoi fianchi, le feci scivolare giù, sul suo posteriore. ma lui non reagí in alcun modo, anzi, continuò a baciarmi come nulla fosse.
era una brutta cosa.
mi staccai dal bacio.

"perché? bacio male?" chiese ed io mi feci scappare un'altra risatina.
"no.. è che ho detto di non riuscire a trattenermi." dissi ancora una volta
lui mise il broncio.
"beh, cosa ne pensi?" chiesi, dato che la sua era curiosità.
"non so.." disse sedendosi normalmente sul divano.
"mi sento... sbagliato" continuò.
no.
non poteva pensarla in quel modo.
"jimin, ripeto, non c'è nulla di male se ti piacciono i ragazzi"
"no è che.."
"dimmi pure piccolo."
"io vedo le persone nella mia scuola.. sia ragazzi che ragazze...
mi guardano tutti, spesso non in faccia, fanno commenti di cui non capisco il significato, gruppi di ragazze che si parlano nell'orecchio mentre passo davanti a loro, fischietti...troppo." parlava con un tono di voce basso mentre teneva giù la testa, guardando le mani che torturava.
mi alzai anche io dalla mia posizione sdraiata e mi avvicinai.
"che tipo di commenti fanno?" chiesi.
"beh.. cose come 'frocio', 'ti sfondo', 'ma li sotto c'è davvero qualcosa?'...voglio dire, di molti conosco il significato, ma non capisco il perché.
quelle persone sono le stesse che se ne escono con 'dichiarazioni di amore', che amore non è..
forse sono io ad avere problemi: non capisco mai certe battute e probabilmente non cerco ne una ragazza, ne un ragazzo..solo, solo qualcuno che mi ami, davvero. da più piccolo non ci pensavo, mi dicevo di non avere l'età, ma or ho diciotto anni!"
ciò mi rendeva triste.
ma allo stesso tempo felice per quella frase sul fatto che desiderasse qualcuno che lo amasse.
ero lì.
"jimin."
si girò senza rispondere. eravamo molto vicini.
"ti piaccio?" chiesi guardandolo direttamente negli occhi quasi lucidi.
abbassò ancora lo sguardo, quindi lo alzai io dal mento con un dito.
"jimin, rispondi. ti piaccio?"
diventò rosso, rosso come una ciliegia matura.
"h-huyng, io ti piaccio?" notai che il suo respiro fosse irregolare, provai a tranquillizzarlo passando la mia mano sul suo volto.
"si jimin, mi piaci. molto." guardai i suoi due occhi, quali erano puntati a terra fino alle mie parole.
continuammo a fissarci così, a pochi centimetri dall'altro.
"a-anche tu mi piaci."
passai una mano dietro al suo collo per portarlo a me.
non per baciarlo, ma per abbracciarlo.
"grazie hyung." non capivo per cosa mi stesse ringraziando, divenni ancora più confuso quando iniziò a piangere.
"jimin perché piangi?" domandai rompendo l'abbraccio.
"perché sento che tu mi ami davvero.."
"quanto sei dolce jiminie."
mi guardò le labbra.
poi mi baciò.
"hyung però c'è una cosa.."
"dimmi"
"non vorrei fare le cose troppo in fretta...vorrei aspettare- no, non sto dicendo che non mi piaci, solo che-"
"si, ti capisco jimin, tranquillo."
sobbalzammo quando un brusco rumore colpì la porta.
jimin si alzò subito per controllare.

"mamma?"

biberon;; [finita]Where stories live. Discover now