31.

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La mattina seguente ti svegliasti avvinghiata al corpo di Jungkook, caldo e confortevole.

Okay, forse fin troppo caldo, visto che era quasi la fine di aprile e sembrava già estate.

Per questo motivo provasti a liberarti dalla sua presa, ma lui subito se ne accorse e reagì stringendoti di più.

"Non andare, abbiamo tutto il tempo del mondo" biascicò.

"Fa troppo caldo, Kookie, sto morendo" dopo un altro paio di tentativi finalmente riuscisti a liberarti dalla sua presa e ad andare ad aprire la finestra della camera, che stava sulla parete di fianco al letto.

Jungkook si sporse verso di te e aspettò che tu finissi di aprire entrambe le ante della finestra prima di prenderti per i fianchi e di tirarti nuovamente sul letto.

"Andiamo al parco, oggi?" chiese dopo un po'.

"Forse non è più sicuro stare in casa?"

"Sei con me. Non ti accadrà nulla" ti sorrise, e ti lasciò un bacio a stampo sulle labbra, prendendoti alla sprovvista.

Era la seconda volta che avveniva quel contatto, e le sensazioni che avevi provato erano proprio uguali a quelle della prima. Lo stomaco era in subbuglio, la tua testa non ragionava lucidamente e il respiro ti si mozzava.


Mentre passeggiavate mano nella mano verso quel parco, ti venne in mente ciò che ti aveva detto poco prima Jungkook:"sei con me. Non ti accadrà nulla". Chissà quante volte lo aveva detto a Taehyung, e lui ci aveva anche creduto, eppure non è stato così. Stare con Jungkook era pericoloso, molto pericoloso... ma in fondo lo era anche stare con te, giusto? Chi ti stava vicino poteva diventare facilmente una vittima di Jin, dato che lo conoscevi abbastanza da sapere che avrebbe fatto del male a chi ti stava intorno pur di farti tornare da lui.

Eravate, in pratica, due ragazzi perseguitati da gente pazza, e che erano finiti per innamorarsi l'uno dell'altra.

Vi sedeste non su una panchina a caso, bensì sulla vostra panchina, ovvero quella che avevate marchiato con il vostro primo bacio. Era ancora tutto un po' strano, però... ti stavi frequentando con l'ex di tuo cugino... era sbagliato?

"A cosa pensi?" ti chiese Jungkook, intrecciando la sua mano con la tua. A differenza dell'altra volta, il parco era pieno di anziani che leggevano stando all'ombra di qualche albero, di famiglie e di bambini che urlavano mentre si rincorrevano. Era tutto molto più vivo di quella sera. 

"Cosa stiamo facendo io e te?"

"Mh?" sollevò le sopracciglia.

"I-intendo, c-ci stiamo f-frequentando?"

"Oh, che carina, ora balbetti pure" rise lui, scompigliandoti i capelli, "credo di sì, comunque. Sempre se a te va bene" 

Annuisti, e lui si avvicinò per stamparti un bacio sulle labbra. Il secondo di quella giornata.

D'un tratto, però, il tuo telefono prese a suonare, e tu accettasti la chiamata senza neanche guardare il nome sullo schermo.

Pronto?

Jungkook ghignò: aveva avuto un'idea. Appoggiò la testa sulla tua spalla ed iniziò a soffiare sul tuo collo, facendoti provare dei brividi simili a quelli della sera precedente.

Salve, parla Kim Namjoon, il capo del carcere dove era rinchiuso Kim Seokjin

Mmmh...?

A dire il vero non avevi prestato molta attenzione a ciò che ti aveva detto... eri troppo presa da Jungkook.

Volevo informarla del fatto che siamo riusciti a trovarlo, ed ora lo stanno scortando nuovamente in prigione, dove rimarrà per un bel po'. L'incubo è finito, ora può tornare a sognare sogni tranquilli

C-che?!

Balzasti in piedi non appena realizzasti ciò che ti aveva appena detto: Jin era di nuovo in carcere! Questo significava niente più chiamate anonime, messaggi sconci, minacce, relazioni segrete e... che tu e Taehyung potevate tornare i cugini di prima. 

Sì, Seokjin sarà rimandato in cella al più presto. 

Grazie, grazie, grazie!

"Y/N, che succede?" Jungkook era un pochetto confuso dalle tue azioni, dato che stavi saltando di continuo e per poco non ti veniva da piangere per la felicità.

Si figuri. Arrivederci!

Buon lavoro e grazie ancora!

*chiamata terminata*

"Hanno sbattuto Jin in cella, di nuovo! Sono libera, Jungkook. Finalmente" sospirasti e, presa dalla gioia, ti sedesti sulle sue gambe e portasti le braccia dietro al suo collo. Ora eravate fronte contro fronte.

"Sono contento per te... davvero. Meriti di vivere una vita tranquilla e serena" sorrise, e tu, non riuscendo a resistergli, unisti le vostre labbra per la terza volta

FBI man knowing me || Jungkook × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora