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Numero sconosciuto
17 maggio

Domani è l'ultimo giorno.
6:08

Svegliarsi con un messaggio del genere, di sicuro non ti aveva migliorato la giornata, anzi.

Con i giorni che passavano avevi dovuto abbandonare la scuola, i tuoi studi, il tuo futuro. Tutto a causa del nuovo stile di vita che avevi adottato.

Ormai ti eri stabilita da Jungkook insieme a Taehyung e Jimin, e da due giorni pensavate a un modo per saldare il debito di tuo padre con Min Yoongi. I soldi erano tanti, il tempo troppo poco.

Forse l'unica soluzione era davvero quella di chiamare la polizia per farlo arrestare e basta... ma se poi fosse scappato? Yoongi era ben noto per essere bravo ad evadere dal carcere, quindi un modo lo avrebbe di sicuro trovato. Probabilmente sarebbe arrivato anche al punto di corrompere le guardie...

Quella mattina Jungkook aveva notato il tuo sguardo cupo e pensieroso. Stavi cercando una soluzione nella tua testa, però era molto difficile data l'ansia e la paura che provavi. Se non fossi riuscita a trovare i soldi in tempo, tuo padre ne avrebbe risentito... e anche tu.

"Y/N? Ci sei?" ti chiese Jungkook. Tu alzasti la testa.

"Sì, sono viva"

"Sai, ho pensato a come potremo fare per i soldi..." cominciò, sedendosi accanto a te sul divano del salotto. "posso chiedere un prestito in banca"

"Oh, no. Poi sarei in debito con te, ed è l'ultima cosa che voglio"

"Potresti pagarmi in altro, invece che in soldi..." disse, appoggiando una mano sulla tua coscia. Un sorriso malizioso si dipinse sul suo bellissimo volto.

"Non se ne parla!" scoppiasti a ridere. Dio, ti stava davvero chiedendo favori di quel tipo in cambio di un prestito... che tipo.

"Stavo sherzando; non devi ripagarmi con qualcosa. A me basta che tu sia qui, vicino a me" il suo braccio si fece largo dietro alla tua schiena, raggiungendo il tuo fianco e stringendoti a lui.

Rimaneste lì a bearvi della quiete presente in casa, visto che da lì a poco si sarebbe svegliato Jimin, e allora sì che l'inferno avrebbe avuto inizio. Taehyung andava fuori di testa ogni mattina.

"Quindi è deciso, chiederò un prestito in ba-"

"Sei un agente dell'FBI! Non puoi chiamare i tuoi colleghi e sbatterlo in cella?"

"No, Y/N. Ho avuto un passato con lui, se non lo sai. Facevo cose che non andavano fatte, e se i miei colleghi lo venissero a scoprire, sarei finito... è già tanto il fatto che lo sappia il mio capo" ti spiegò.

Okay, la situazione era leggermente complicata.

"Se gli daremo i soldi, ci lascerà in pace?" domandasti.

Jungkook ti guardò con uno sguardo triste. Capisti che era un no...

"Se avrà bisogno di qualcosa o semplicemente si annoierà, verrà sempre da noi per trovare del divertimento. È fatto così, dobbiamo farcene una ragione. Ma se starai con me, stai certa che non ti accadrà nulla. Ti proteggerò sempre" disse dandoti un bacio sulla fronte.

Tu prendesti il sopravvento: gli afferrasti il mento e lo baciasti sulle labbra. Era da un bel po' che non avveniva quel contatto, quindi baciarlo di nuovo era come una folata di vento dopo giorno e giorni di caldo afoso.

Jungkook sorrise durante il bacio, cosa che ti piacque molto.

Qualcuno, ad un tratto, si schiarì la voce, facendovi staccare.

"State traumatizzando Jimin" pronunciò Taehyung. Era in piedi vicino all'entrata del salotto, e il piccolino era praticamente aggrappato alla sua gamba. Sembrava quasi un koala.

"Scusa amore" disse Jungkook riferendosi a Jimin. Quest'ultimo si staccò dalla gamba di tuo cugino per correre tra le braccia di Jungkook.

"Vuoi andare al parco con papà, mh?" Jimin annuì. "Okay... Taehyung? Posso?"

"Sì, andate. Ma se gli succede qualcosa, sappi che la tua morte sarà immediata"


Jungkook
17 maggio

Ho portato Jimin con me in banca... e non credo che si stata una buona idea
11:20

COSA?! PERCHÉ COSA HA FATTO
11:22

CALMA
11:22

Ha iniziato a mordere le poltroncine della sala d'attesa
11:23

E basta?
11:23

Oh, no... poi ha continuato a dire all'impiegato:"tu dai soldi a me per papà"
È stato imbarazzante
Mi chiedo come possa un bambino di tre anni essere in grado di dire certe cose
11:24

Sicuramente è colpa di Taehyung
11:24


11:25

Quasi quasi glielo dico
11:25

Non osare...
11:25

Altrimenti?
11:25

Sono guai
11:25

Sì, come no...
11:26

Dovresti smetterla di sottovalutarmi :)
11:27

*chiamata in arrivo da: "Tae"*
[accetta]     [rifiuta]

Tae, siamo nella stessa casa ma in stanze diverse, lo sai che bastava chiamarmi a voce vero?

Non mi avresti mai ascoltato! Muovi il culo e aiutami a preparare il pranzo, invece di messaggiare con il tuo... no ehm, devi ancora spiegarmi che caspita di relazione c'è tra voi

Ah! Non lo so neanche io

*chiamata terminata*

"Ha agganciato..." mormorasti guardando lo schermo del telefono. Successivamente ti alzasti e raggiungesti Taehyung in cucina, trovandolo di spalle e intendo a cucinare qualcosa.

"Che ne dici se mentre mi aiuti facciamo una chiacchierata, una delle nostre?" la sua domanda ti fece sorridere. Avevi proprio bisogno di parlare con tuo cugino.

"Certo"

Così, tra un "passami quello, passami quest'altro", raccontasti meglio a tuo cugino come vi eravate conosciuti tu e Jungkook. Non sembrava affatto geloso, anzi, era molto contento e ti aveva pure dato dei consigli.

"Non lasciare che si approfitti di te prima di chiederti di stare insieme..." ti aveva detto mentre tagliava del sedano. "Prima ci si fidanza, poi si fanno certe cose"

"Siamo nel ventunesimo secolo Tae!" avevi tentato di ribattere con un sorriso.

"Vuoi una relazione seria sì o no?"

"Ovvio!"

"Allora dammi retta e taci. Ah e passami il pepe, per favore."

FBI man knowing me || Jungkook × ReaderWhere stories live. Discover now