Capitolo 16 - Save Me now

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Marian lanciò uno sguardo irritato alla guardia che la stava scortando verso la sala dove le altre ragazze erano solite riunirsi e arrossì nel vedere che l'uomo stava ridacchiando maliziosamente.
La ragazza fu tentata di dargli un calcio, ma si trattenne, non sarebbe stata una mossa saggia e poi non era colpa di quel soldato se l'aveva trovata in quella situazione compromettente.
Marian avvampò di rabbia. Era sempre lo sceriffo a rovinare tutto e se il mondo fosse stato giusto, Vaisey avrebbe dovuto essere morto già da molto tempo.
Il soldato aprì la porta della sala.
- Prego, signora.
Marian lo ignorò, altera e raggiunse le altre donne. Nessuna fece caso a lei e la ragazza si chiese per quanto sarebbe durata quella tranquillità. Era certa che lo sceriffo e le guardie avrebbero parlato della scena a cui avevano assistito e allora i pettegolezzi si sarebbero diffusi in tutto il castello.
Scoprì che non le importava affatto. Già sparlavano alle sue spalle da molto tempo, reputandola l'amante di Guy, non sarebbe cambiato nulla se non il fatto che stavolta le voci sarebbero state molto più fondate.
Si ritrovò a sorridere tra sé, felice. A parte l'imbarazzo e l'irritazione dovuta all'interruzione dello sceriffo, quello che era successo tra lei e Guy era stato bello e aveva cancellato ogni suo timore.
Guy la amava con tutto il cuore e si fidava di lei così tanto da abbandonare ogni difesa e mostrarle apertamente il dolore che lo tormentava.
Marian pensò con tenerezza al suo sguardo afflitto mentre le parlava di sua sorella e sperò di essere riuscita a dargli un po' di conforto.
Era buffo vedere come cambiavano le cose solo guardandole da un'altra prospettiva: quella mattina aveva desiderato soltanto che Isabella si tenesse lontana da Guy, mentre ora Marian era determinata a fare di tutto per farla riavvicinare al fratello.
Una delle altre ragazze la strappò da quei pensieri chiamandola perché sedesse insieme a lei e alle sue amiche.
Marian sorrise educatamente e la raggiunse, chiedendosi se sarebbero state così amichevoli anche quando avessero scoperto che era stata sorpresa in una situazione scabrosa prima del matrimonio.
- Siete preoccupata per domani? - Chiese una delle donne e Marian la guardò, perplessa.
- Perché?
- Per i giochi. Domani sono previsti i duelli con la spada, non avete paura che il vostro promesso sposo possa restare ferito o ucciso?
Marian impallidì. Distratta dalla sua gelosia, non aveva pensato alle gare organizzate dallo sceriffo e non aveva nemmeno chiesto a Guy perché avesse deciso di combattere.
Una delle sue compagne ridacchiò.
- Ma forse è quello che spera, non trovate? Io avrei preferito non essere costretta a sposare mio marito. Peccato che sia troppo vecchio e codardo per combattere.
- Non mi sembra che vi dispiaccia spendere l'oro di vostro marito, però. - Disse un'altra, malignamente. - Io non amo il mio, ma non mi auguro di certo che muoia.
- E voi, lady Marian? - Chiese una terza. - Siete contenta del vostro futuro marito?
- Non vedo perché dovrebbe. - Intervenne la prima. - Sarà anche di bell'aspetto, ma per quello esistono gli amanti. Non avete visto come si è comportato l'altro giorno? Deve essere pazzo oppure talmente dissoluto da presentarsi ubriaco di mattina presto davanti allo sceriffo, come si può essere contente di sposare un uomo del genere? Io avrei paura...
Marian si alzò in piedi bruscamente, lasciando cadere a terra il ricamo a cui aveva iniziato a lavorare e le altre ragazze la guardarono.
- Io amo Guy e non vedo l'ora di sposarlo. - Disse fieramente.
- Lo sanno tutti cosa faceva quando lavorava per lo sceriffo! Non vi fa paura sposare un uomo capace di uccidere a sangue freddo?
Marian sospirò mentalmente, pensando che il passato di Guy prima o poi tornava sempre a ferirli in qualche modo, ma provò rabbia verso quelle donne così pronte a giudicare senza conoscere affatto la situazione.
- No. Quando sono con lui non ho mai paura. Sono orgogliosa di diventare sua moglie e quello in cui ci sposeremo sarà il giorno più felice della mia vita.
- È vero che siete la sua amante? - La punzecchiò una delle ragazze, sperando di metterla in difficoltà.
Marian si limitò a sorridere.
- Io sono sua. - Disse semplicemente, poi voltò loro le spalle e andò a sedere accanto a una delle finestre, da sola.

From Ashes, Through the Fire (Italiano) (From Ashes Vol.3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora