Capitolo 31 - Never Loved Before

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Robin rimase a fissare il soffitto malconcio della casupola diroccata, respirando lentamente. Una parte di esso era crollata chissà quanto tempo prima e dal buco si affacciavano le stelle, ancora più brillanti dopo quella giornata grigia di pioggia.
Accanto a lui, Isabella si mosse nel sonno, rannicchiandosi al suo fianco, pelle nuda contro pelle nuda. Poco prima, pensò Robin, anche lei aveva brillato come una stella tra le sue braccia e lei stessa era stata la prima a sorprendersene.
Non aveva mai creduto, aveva sussurrato mentre si addormentava, che unirsi a un uomo potesse essere bello e il cuore di Robin si era stretto nel sentire quelle parole.
L'aveva stretta a sé, desideroso di proteggerla, e Isabella gli aveva appoggiato il viso sul petto, fiduciosa, abbandonandosi al sonno con un sospiro.
Quella, pensò Robin, era decisamente una svolta inaspettata nella sua missione di salvataggio e lui ne era stato colto completamente alla sprovvista, eppure non poteva pentirsene.
Una volta, tanto tempo prima, quando erano ancora nemici, Guy lo aveva provocato dicendogli che Marian era attratta da lui. Robin aveva reagito con violenza, prendendolo a pugni, ma non aveva mai pensato troppo al significato di quelle parole.
Eppure era così che si sentiva ora con Isabella.
Era come se dentro di lui ci fosse una qualche forza invisibile che lo attirava verso di lei, smuovendo sensazioni dimenticate da tempo.
Con Marian era stato così all'inizio, quando aveva iniziato a vederla come una giovane donna e non più come una bambina.
Una volta, ricordava, l'aveva seguita per tutto il giorno di nascosto, osservandola mentre accompagnava Sir Edward al mercato di Nottingham, solo per riuscire a incrociare uno sguardo dei suoi occhi azzurri e ritrovandosi a gioire come uno sciocco quando alla fine lei si era accorta della sua presenza e gli aveva sorriso, divertita.
Quell'emozione si era perduta da qualche parte tra la sua partenza e il ritorno dalla Terra Santa.
Quando l'aveva rivista dopo tanti anni aveva creduto di amarla ancora e per lei era stato lo stesso, ma l'attrazione trascinante di un tempo non era altro che un ricordo lontano.
Alla fine le parole di Gisborne non si erano rivelate sbagliate, Robin aveva visto gli occhi di Marian cambiare espressione quando guardava Guy, come se una luce interiore arrivasse a illuminare il suo sguardo.
La prima volta che aveva notato quella luce, Robin aveva capito di averla persa per sempre.
Quello che non si sarebbe mai aspettato era di provare di nuovo quell'emozione per Isabella.
Non aveva avuto intenzione di baciarla quando aveva sfiorato il suo viso per asciugarle le lacrime e, fino a che non era successo, non avrebbe immaginato che fare l'amore con lei sarebbe stato così speciale.
Si girò su un fianco per guardarla dormire alla tenue luce del fuoco che avevano acceso per riscaldarsi. Osservò i capelli scuri come inchiostro che spiccavano su una pelle candida e priva di macchie e pensò che quella donna era fatta di contrasti. Era una donna adulta, aveva due anni più di lui, e aveva sofferto più di quanto molte persone facessero in una vita intera, eppure in certi momenti gli sembrava innocente come la bambina che ricordava dal suo passato.
Era sposata da oltre diciassette anni eppure solo quella notte aveva scoperto il piacere, inesperta e stupita come una sposa novella.
Isabella si agitava nel sonno, disturbata da qualche incubo e Robin le sfiorò la fronte con un bacio per calmarla.
Aprì gli occhi per guardarlo, spaventata.
- Non lasciare che mi riprenda. Ti prego, non permetterlo. - Sussurrò, rifugiandosi contro il suo petto, fiduciosa e Robin la strinse a sé.
Si baciarono di nuovo, con una passione che sorprese entrambi, poi il fuorilegge scoppiò a ridere.
- Credo che Guy mi ucciderà per questo.
- Se mio fratello avrà qualcosa da ridire peggio per lui, avrebbe dovuto ricordarsi di avere una sorella molti anni fa. - Disse Isabella, in tono duro, poi sorrise un po' maliziosamente. - E poi posso sempre minacciarlo di dire a tutti che ha bagnato il letto fino ai dodici anni.
Robin rise di nuovo e fu tentato di baciarla ancora, ma il cielo che iniziava a schiarirsi gli ricordò che avrebbero dovuto rimettersi in cammino.
Si alzò dal giaciglio di paglia e l'aria del mattino lo fece rabbrividire, spingendolo a recuperare in fretta i vestiti. Li infilò sorridendo tra sé e pensò che quella notte non aveva avuto affatto freddo.

From Ashes, Through the Fire (Italiano) (From Ashes Vol.3)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora