nine

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sabato 17 marzo
[ 0:18 am ]

Sei stato fantastico!” gli batté il cinque Yoongi una volta che furono scesi dal palco e tornati nelle stanze riservate che si trovavano nella parte posteriore del locale. Il ragazzo aveva i capelli appiccicati alla fronte, le guance rosse, e il corpo rivestito da uno strato di sudore.

Lo faceva sentire vivo. Ascoltare il rumore furioso dei suoi polmoni alla ricerca di ossigeno, il petto che si alzava e bassava in fretta. Se si fermava un attimo, sentiva il sangue che gli passava per tutto il volto, sotto la pelle. Era vivo.

Namjoon ricambió il cinque dell'altro, con un angolo delle labbra alzato. Si sentiva come se, nonostante il sudore e il respiro affannato, fosse ancora completamente pieno d'energia, pienamente ricaricato.  "Tu sei stato una bomba" gli rispose, mentre apriva una bottiglietta d'acqua e lasciava che il liquido gli rinfrescasse la gola.

"Andiamo a fare un saluto nel locale?" domandó il biondo, passandosi una mano sui capelli bagnati e tirandoli indietro. Si poteva vedere il piccolo bagliore nei suoi oggi: amava ricevere attenzioni e complimenti per ciò che faceva, soprattutto se si trattava di quello che più amava, la musica.

Nella testa del corvino apparve d'un tratto il ricordo del messaggio del ragazzo dei bagni, di quando gli aveva scritto che sarebbe venuto a vederlo. Certo, non poteva sapere che era andato a vedere proprio lui, ma si sentiva comunque curioso di sapere cosa ne pensasse.

Si domandó se fosse ancora in sala, se fosse con qualcun altro, cosa stesse bevendo, se si sentisse a suo agio. Non era mai stato così interessato a qualcuno. Forse era il brivido dell'anonimato a intrigarlo, a portarlo a passarsi la lingua sulle labbra mentre la sua mente continuava a creare ipotesi.

"Certo, andiamo." gli rispose, mentre gettava la bottiglietta vuota da qualche parte nella stanza e seguiva l'altro verso la porta.

La musica era assordante ora che lo spettacolo era finito. Namjoon continuava a guardarsi attorno, alla ricerca di qualcuno. Scrutava ogni viso, leggendone tutti i particolari, come se fosse capace di leggere le menti delle persone a cui appartenevano.

Si aspettava qualcosa, come se all'improvviso ne incontrasse uno che gli facesse dire: è lui. Era folle come pensiero, ma una parte di lui ci credeva. Incontrarlo così, per caso, e capire subito che era lui.

Yoongi tamburelló sul ripiano bar con le mani, dicendo a gran voce l'ordine del proprio drink. "Per te, RM?" chiese voltandosi verso l'altro ragazzo, che era ancora preso dalla sua assurda ricerca.

Il moro sembrò tornare all'improvviso coi piedi sulla terra, girandosi a guardare la figura dell'amico appoggiata al bancone. Ci pensò qualche secondo, poi fece la sua richiesta, e tornò a guardare la massa informe di persone che si muovevano sulla pista.

Il biondo fece il suo primo sorso. "Cerchi qualcuno?" domandó con un angolo delle labbra alzato, quasi divertito dal comportamento di Namjoon. Sembrava un bambino delle elementari che cerca il proprio regalo.

"Si nota così tanto?" avrebbe voluto rispondere così, ma non intendeva far sapere a nessun altro che per la prima volta trovava qualcuno interessante, o i suoi amici avrebbero fatto di tutto per sapere chi fosse, e non voleva. Quel ragazzo era qualcosa che aveva trovato lui, e non voleva far sapere ad altri di loro, anche se non aveva idea di in cosa consistesse quel "loro"

"No, nessuno." rispose semplicemente, prendendo il proprio bicchiere e mandando giù un primo lungo sorso "Guardavo solo che tipo di persone ci fossero. Magari c'era qualcuno di interessante."

"Tsk, ti senti solo Namjoon?" lo prese in giro Yoongi, con una breve risata. Amava usare quel tono superiore con le altre persone, ma al moro non piaceva molto quella sensazione di imbarazzo che seguiva le sue parole.

Si strinse nelle spalle. "Per te è facile parlare, hai quel bel viso. In più Hoseok e Jimin, che praticamente non fanno altro che adorarti ogni giorno di più" borbottó, continuando a bere.

Yoongi rise, "Non posso darti torto. Ho il mio fascino" rispose con ironia. Era duro, ma non uno che si dava molte arie, odiava parlare di sé stesso perché la metà delle volte si detestata. Era uno dei sui tratti peggiori, anche perché la maggior parte delle persone invece sapevano quanto fosse una persona piena di talento e passione.

"A proposito di Hoseok, aveva detto che sarebbe passato a vederci." si guardò attorno, alla ricerca del ragazzo dai capelli rossicci, "Voglio andare a salutarlo."

Namjoon non ebbe nemmeno il tempo di protestare che Yoongi era già in movimento per andare in direzione del terzo ragazzo. Quand'è diventato così veloce e agile? Tentò di farsi strada tra le persone che affollavano il posto, a forza di spintone e di ragazze che gli si avvicinavano e che lui scansava con imbarazzo e un po' di gentilezza.

Trovarono finalmente il rosso appoggiato ad una parete del posto, con un bicchiere tra le dita, mentre conversava con tranquillità come se non si fosse trovato un locale serale ma più in un bar diurno. Quel ragazzo era davvero particolare.

Quasi avesse riconosciuto il rumore dei passi di Yoongi, anche nel fracasso che le casse provocavano pompando musica sempre più alta fino a far tremare leggermente il pavimento sotto di loro, si voltò immediatamente con un enorme sorriso sul volto. "Cavolo, ogni volta è sempre migliore di quella prima" esclamò congratulandosi per l'esibizione.

Mentre i due si ringraziavano a vicenda, lo sguardo imbarazzato da terzo incomodo di Namjoon ricadde sulla figura con cui Hoseok stava parlando prima che arrivasse lì. Era alto, magro, e anche i suoi capelli erano biondi come quelli del proprio amico.

Sembrava imbarazzato anche lui di essere lì. "Lui è Kim Seokjin" disse Hoseok prima che il moro avesse il tempo di farlo per sé, incapace di staccare gli occhi da quella figura. "Frequentiamo insieme dei corsi supplementari a scuola da un po' di tempo" aggiunse poco dopo.

Yoongi fece un cenno del capo, non troppo curioso della nuova conoscenza, mentre Namjoon allungó una mano per stringere quella del ragazzo. "Namjoon"  si presentò.

"Seokjin, ma va bene anche solo Jin" rispose l'altro, ma la voce era troppo debole e il moro si ritrovò a dover comprendere la forma che le sue labbra assumevano nel muoverle. Erano carnose, e incredibilmente rosa. Quasi ipnotiche da guardare. "È stato un bello spettacolo, hai talento"

Namjoon alzò un angolo delle labbra, sentirsi dire complimenti lo facevano sentire come un bambino, con il petto pieno di gioia. "Oh, grazie, sono felice che ti sia piaciuto." disse soltanto, imbarazzato, e abbassando lo sguardo



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ohoho quant'era prevedibile
da uno a tipo troppo?

i am gay  ✓Where stories live. Discover now