fortyseven - part II

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domenica 15 aprile
3:44 pm


Come un uragano a ciel sereno, la figura solare e allo stesso tempo stravolgente di Hoseok fece il suo ingresso nel locale, spalancando le porte del posto e allargando le braccia come una grande diva. Rideva pienamente, e alle sue spalle la figura di Seokjin mostrava sul proprio volto l'imbarazzo che spesso provava in compagnia del proprio amico, raggiungendo quasi il sentimeno di rimorso per aver accettato di uscire con lui.

Ma in fondo hoseok gli era sempre stato così vicino, si era sempre preoccupato di lui e gli aveva fatto da scudo e da voce. E soprattutto, non sapeva come ringraziarlo per tutte le volte che aveva scritto a Namjoon, tentando di mettere una buona parola su di lui. Insomma, glielo doveva, in più quella sua estrema felicità in un certo senso sperava fosse contagiosa, e magari poteva imparare qualcosa sull'essere più allegro in futuro.

Fece qualche passo nel locale, subito dietro Hoseok, quando sentì improvvisamente i muscoli farsi di marmo. Fu nell'esatto momento in cui il rosso esclamò contento "Yoongi!", e lo sguardo del maggiore ricadde velocemente sulla figura a fianco del ragazzo citato da hoseok. Kim Namjoon. La gola gli si fece secca e sgranò gli occhi, per poi portarli velocemente al suolo imbarazzato. Cosa ci faceva lì?

Portò lo sguardo su Hoseok e, nel modo in cui stava salutando Yoongi, capì immediatamente. Dio, aveva così voglia di gettarlo fuori dalla finestra. Nonostante gli avesse chiesto di non impicciarsi di più ci stava ancora provando, e adesso stava coinciando a temere l'idea che poteva star attraversando la mente di Namjoon, mentre incontrava il suo sguardo causandogli una stretta al cuore.

"Hoseok, forse è meglio se ce ne andiam-"

"Forza, Seokjin, mettiti seduti vicino a Namjoon. Che bello incontrarvi qui, non sei contento di vedermi, Yoongie" cantilenò il rosso, posando il proprio capo sulla spalla di Yoongi che, invece di rispondere con una delle sue solite frasi acide, rispose con un piccolo sorriso sul suo volto. Seokjin emise un verso di fastidio, e poi con un sospiro si mise seduto affianco a Namjoon, senza incrociare il suo sguardo, troppo imbarazzato anche solo per immaginare di farlo.

Ordinarono anche i due nuovi aggiunti qualcosa da mangiare e il tavolo si immerse in uno strano e insolito silenzio. 

Hoseok mandava sguardi ad intervalli di tre secondi prima Namjoon e poi a Seokjin, in attesa di qualcosa che neanche lui sapeva bene cosa. Diede una gomitata a Yoongi, come a spronarlo a dire qualcosa come gli aveva promesso che avrebbe fatto, e il maggiore fece un sospiro. "Ehi, Namjoon" richiamò l'attenzione dell'altro "Ti ricordi di Seokjin, vero? È venuto all'ultima serata che hai fatto."

Namjoon abbassò ancora lo sguardo per poi tornare a mangiare. "Sì, me lo ricordo." rispose soltanto, masticando e con la bocca piena. Il biondo al suo fianco abbassò lo sguardo, forse deluso, aspettandosi che dicesse qualcosa in più. Arricciò le labbra, cercando di non pensarci ma si sentiva sempre così stanco di sé stesso e delle sue aspettative. 

"Prova tu a non ricordarti di Seokjin" ridacchiò hoseok, sorridendo con la lingua tra i propri denti "Mi sembra tu abbia avuto un modo più che perfetto per ricordarti di lui, eh?" rise ancora, e a quel punto Namjoon raggiunse il limite. 

Si alzò di botto, lanciando una veloce occhiataccia al rosso, e poi superò le gambe di Seokjin per uscire dal divanetto su cui erano seduti. "Vado un attimo fuori, se non vi dispiace." disse, cercando di mantenere un tono piatto, ma si sentiva una punta di fastidio. Hoseok arricciò le labbra, deluso che si fosse già arrabbiato, e si scambiò con Seokjin uno sguardo di dispiacere.

Raggiunse la porta e la aprì, fermandosi in piedi subito fuori il locale. Gli altri tre ragazzi potevano ancora vederlo attraverso il vetro, e guardavano attentamente i suoi comportamenti. Il ragazzo sbuffò, sentendosi come un peso sul petto, e tirò fuori dalla propria tasca il cellulare. Per l'ennesima volta in quei due giorni andò a guardare la chat con il ragazzo del bagno, sperando in una risposta.

Niente, era sparito. Rimise il cellulare a posto e chiuse gli occhi, desiderando di essere altrove. Desiderando di scoprire chi fosse quel ragazzo. Desiderando che fosse tutto un po' più semplice, quel gioco non gli piaceva più. Era stufo di dover lottare per scoprire chi fosse quel ragazzo. Colui che lo aveva fatto dubitare di sé stesso, che lo aveva incuriosito come nessuno. Era diventato un pazzo a forza di domandarsi di tutto. Quando aprì di nuovo gli occhi, Seokjin era accanto a lui.

"Ehi." lo salutò, ancora imbarazzato.
"Ciao." ricambiò il saluto l'altro, guardandolo per qualche istante negli occhi e poi portandolo via, non sostendendo quello sguardo.

Seokjin arricciò le labbra, non sapendo da dove cominciare a parlare. "Senti, non so se ti ricordi davvero di me. Insomma, ricordo che eri parecchio ubriaco ma ecco, io e te ci siamo baciati." disse velocemente, quasi sperando che facendo così velocemente tutto passasse in fretta, come un cerotto da strappare. 



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mi piace lasciare i capitoli finiti a schifo, davvero.

i am gay  ✓Où les histoires vivent. Découvrez maintenant