fiftythree

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lunedì 16 aprile
7:51 am

Le mani di Seokjin cominciarono improvvisamente a sudare. I suoi occhi si sgranarono appena finì di leggere il messaggio di Namjoon e la sua testa sembrava sul punto di esplodere. 

Gli sembrava sinceramente di vivere in una realtà parallela alla propria. Fino a qualche ora prima Namjoon non sembrava nemmeno pensare a qualcuno come lui — e, dentro di sé, si chiedeva anche perché mai avrebbe dovuto farlo? Si sentiva così noiosa come persona —, ma egli sembrava sul punto di fare di tutto per conoscerlo.

E, sì, gli sembrava impossibile. Insomma, di fronte a quel ristorante gli aveva detto che non gli era assolutamente importato niente di quel bacio. Okay, aveva detto che voleva scusarsi perché si era comportato da stronzo, ma fare tutto quello significava scusarsi?

Si chiese se più avanti non avrebbe dovuto fare i conti con una separazione improvvisa da quel ragazzo, dovuto dal termine della sua "missione di scuse"

I suoi forti pensieri vennero interrotti di colpo dalla figura di Namjoon, in piedi di fronte a lui con un largo sorriso. "Buongiorno, Seokjin" lo salutò, sinceramente felice e Seokjin si chiese se fosse possibile essere davvero così felici. "Oh, giusto, mi avevi detto che preferivi Jin, vero? Allora ti chiamo così."

Il biondo aprì le labbra per rispondere, ma le parole gli morirono in gola. "Chiamami..." disse piano, per poi distogliere lo sguardo e fare un'espressione scocciata. Sbuffò. "Chiamami come ti pare." borbottò, con una tona di fastidio nel tono. Improvvisamente, si sentiva totalmente diverso nei confronti di Namjoon.

Gli tornò in mente il modo in cui gli si era rivolto, in quella discussione, e pensava che se davvero voleva scusarsi con lui non sarebbe stato così facile. Avrebbe tenuto la testa alta, e non si sarebbe dimostrato più così disperato come purtroppo aveva fatto domenica pomeriggio. 

"Dormito bene?" domandò Namjoon, seguendo il maggiore nel corridoio e mantenendo il passo affianco a lui.

Seokjin alzò le spalle. "Normale, ma non mi piace svegliarmi presto."

"Oh, neanche a me piace, anzi lo detesto." continuò la discussione Namjoon, "Anche se un sacco di volte mi ci sono svegliato per vedere l'alba. Non lo so, mi piace molto quel momento della giornata, molto più rispetto al tramonto. A te piace l'alba, Jin?"

Seokjin si morse piano il labbro inferiore. "Non ne ho mai vista una." rispose sinceramente, ma cercando di non far pesare nel proprio tono il dispiacere di non averlo davvero mai fatto. Gli sarebbe piaciuto, però, vedere una volta l'alba, ma l'idea di farlo da solo non lo faceva impazzire.

Namjoon alzò le sopracciglia, sorpreso. "Davvero?" esclamò ", devi recuperare amico." gli sorrise, e piegò la testa di lato "Perché un giorno non organizziamo una festa tranquilla a casa e rimaniamo svegli a guardarla?"

"Stai dicendo... di venire a casa tua?" chiese cauto il maggiore, scrutandolo con lo sguardo. Non riusciva a capire dove volesse arrivare Namjoon. Cambiava idea su di lui ogni circa tre secondi, e ora non sapeva più come doveva comportarsi. In ogni caso, avrebbe cercato di mantenere un profilo abbastanza freddo, non riusciva ancora a fidarsi di lui nonostante i propri sentimenti non fossero d'accordo. Se non fosse stato per quel suo bel viso...

Namjoon si bloccò un attimo. "Oh, per favore, perdonami se sono sembrato troppo affrettato. Non intendevo nulla di male. Spesso mi piace organizzare piccole "riunioni tra amici" a casa, con tipo Yoongi, o Hoseok."

Seokjin annuì. "Ho capito, grazie per l'invito allora." rispose soltanto, per poi fargli cenno verso una classe. "Io sono arrivato, , allora, ci sentiamo."

Namjoon annuì. "Ti scrivo più tardi" rispose, facendogli l'occhiolino e Seokjin sentì il proprio cuore fare un balzo. Chiuse gli occhi, voltandosi in fretta ed entrando in classe, per poi compiere un lungo sospiro. 

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