fiftynine

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martedì 17 aprile
4:12 pm

La gola si era stretta, come se qualcosa gli si fosse bloccato in mezzo lasciandolo senza fiato. Lo stomaco era strano, e si portò una mano verso la propria pancia come per tastarlo. Odiava quella sensazione. Cosa aveva appena detto? Lo aveva seriamente ammesso? Lui che non aveva mai provato interesse per una ragazza per più di una settimana ora era seriamente attratto da un ragazzo al punto di stare così?

Si guardò attorno. Se quelle che aveva nello stomaco erano farfalle era alla disperata ricerca di un insetticida. Si chiedeva come facesse il mondo a definirla la migliore sensazione dell'universo, lui si sentiva solo un idiota.

Ma non poteva più fare niente per negarlo, alla fine anche senza dirlo lo sapeva già. Si era preso una bella cotta per Seokjin. Non c'era bisogno di specificarlo a parole, era già coinvolto in tutti i suoi gesti, con tutte le sue parole, e tutti i pensieri che sembravano ricondurlo sempre da quel ragazzo. Per quanto volesse lottare, quel ragazzo rimaneva una pietra troppo pesante da spostare, lasciata al cento della sua testa.

Si sentiva le guance in fiamme all'idea di aver ceduto così di fronte i propri sentimenti. Quasi non si riconosceva più. Lui che lo prendeva addirittura in giro - a pink boi - perché era così affascinato e alla ricerca disperata dell'amore, ci era caduto in pieno.

Le sue gambe ripresero a camminare ancora più velocemente di prima. Era come se tentasse di seminare il suo ricordo, di lasciarsi indietro la figura di Seokjin che rimaneva però immobile nella sua mente. Lo vedeva ovunque, in ogni oggetto, in ogni particolare. Tutto sembrava parlare di lui, fino a lasciare Namjoon distrutto come un pazzo. Lo vedeva in continuazione: lui col suo volto perfetto, quei suoi capelli così morbidi da accarezzare, quei sorrisi trattenuti per orgoglio, i suoi toni incerti e adorabili.

Sentiva come di poterlo rivedere di fronte a sé. Se lo immaginava lì, che gli camminava incontro e un'espressione sorpresa sul viso. i capelli che gli ricadevano delicati sulla fronte, sul naso un paio di occhiali rotondi, i jeans che gli fasciavano le gambe snelle. Camminava a passo svelto, e ad ogni passo Namjoon era sempre più turbato. Possibile uscire così fuori di testa? "Namjoon", riesce a sentire dalle labbra del ragazzo.

Era il colpo di grazia. Si portò le mani sul volto e fece un profondo respiro. "Perfetto, ora ho anche le allucinazioni, sono pazzo." disse con la voce piena di preoccupazione e turbata. Le ginocchia gli tremavano appena.

Seokjin si fece più rigido, quasi bloccato. "Namjoon... é tutto okay...?"

Il corvino alzò le mani in aria, esasperato e al limite, "E parla anche!" esclamò, sul punto di esplodere in un delirio. Era la goccia di troppo, quella che distruggeva il vaso e lo faceva sentire sul punto di scoppiare.

Seokjin aggrottò le sopracciglia, piegando la testa di lato confuso. "Chi parla?"








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