24) Lividi

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Tornare a casa dopo qualche settimana in giro, era sempre una sensazione piuttosto piacevole.

Erano di ritorno dai concerti in Giappone e adesso avrebbero avuto quasi un mese di pausa prima della fase intensiva nelle Americhe, che si sarebbe prolungata da inizio luglio a metà settembre.

Inutile dire che Vincent stava cercando in tutti i modi di convincere la sua ragazza a non partecipare a quell'ultima fase del tour. Inutile dire che Sunshine continuava a sbuffare e dirgli di no. Inutile dire che Niall non vedeva l'ora che arrivassero quei mesi, sperando che Colton li avrebbe potuti raggiungere una volta al mese e Sunshine sarebbe stata tutta per lui.

Okay, dopo che Niall era rinsavito dalla febbre, aveva fatto un patto con se stesso. E si era dato dello psicopatico, perché contrastava con tutto ciò che aveva detto in precedenza: voleva le coccole da Sunshine. Punto.

Si sarebbe fatto una ragione del fatto che lei stesse con un altro e quando il tizio in questione non era nei paraggi le avrebbe chiesto di non lasciarlo andare.

Si sarebbe aggrappato alla loro amicizia, senza litigi e senza ulteriori sofferenze.

Per tutto il volo aereo di ritorno, Niall era stato incollato alla ragazza. Aveva la scusa di non essere del tutto guarito dall'influenza e si era addormentato con la testa sulle gambe della bionda. La mano che lei continuava ad usare per accarezzargli teneramente i capelli aveva completato l'opera, facendolo collassare quasi per l'intero viaggio.

«Niall, tesoro... siamo arrivati, piccolo.» Sunshine lo aveva svegliato dolcemente una volta atterrati, baciandogli la fronte e toccandogli il viso fresco e decisamente rassicurante. Lo controllava dalla sera in cui le aveva dato quello spavento, per assicurarsi che non gli stesse salendo di nuovo.

Gli occhi blu si erano aperti rivelando delle iridi circondate di rosso. Chissà quanto dovevano bruciargli. «Siamo a casa?» chiese, iniziando a mettersi a sedere.

Sunshine annuì e Niall gemette, tirandosi su il cappuccio della felpa che stava indossando. C'era un caldo incredibile all'esterno e Niall era in quelle condizioni.

«Vuoi venire a stare da me in questi giorni, Ni?»

«No.»

«Vuoi che venga io?»

«No. Sto bene. Ti chiamo se ho bisogno di qualcosa, promesso.» e di certo non voleva entrare in contatto con il ragazzo di Sunshine.

Vincent la stava aspettando all'interno dell'aeroporto e Niall avrebbe voluto non vedere quella scena per lui nauseante.

Sunshine era finita tra le braccia dell'avvocato, che non ci aveva pensato due volte a sollevarla da terra, farsi intrecciare le gambe intorno alla vita e a baciarla. Esibizionista.

Niall aveva salutato sbrigativamente ed era sparito, diretto a casa. L'avvocato era stato decisamente soddisfatto da quella reazione del cantante e liquidazione istantanea.

Sunshine e Vincent erano rimasti da soli.

«Mi sei mancata, piccola. Per festeggiare il tuo ritorno e la mia vittoria nell'ultima causa ho prenotato in un ristorantino strepitoso. Hai il tempo di una doccia, poi si va.»

E anche se Sunshine era stanca morta a causa del volo e del jet leg, non aveva il coraggio di smorzare l'entusiasmo del suo uomo. Lui era sempre così carino con lei. Era quel tipo di persona che avrebbe fatto di tutto per la donna di cui si era innamorato.

Era come se Sunshine stesse vivendo la sua storia d'amore da sogno, essendo stata notata dall'uomo per cui aveva sempre avuto una cotta e che la trattava come se fosse il suo tutto.

Sex Resolution ◎Niall Horan◎Where stories live. Discover now