D e s e t

11.3K 663 237
                                    

Taehyung

È da quando ho scoperto di essere il compagno di Jeon che non vado a scuola e oggi ho deciso di ricominciare.
A Jungkook è stato vietato da Jin, che solo ora ho scoperto essere l'infermiere della scuola, e da Namjoon, il mio nuovo professore di Inglese, di bullizzarmi, avrò un po' di pace finalmente.

È da un po' di giorni che dormo in una delle tante camere vuote alla casa branco, non sopportavo proprio di dormire insieme a Jungkook.

Dopo essermi svegliato vado in bagno a farmi una doccia rilassante per poi uscire e vestirmi in tranquillità.
Finisco di preparare lo zaino che qualcuno bussa alla porta e, senza il mio permesso, entra nella mia stanza.

Un tornado di felicità, aka Park Jimin, mi travolge e mi fa spuntare il sorriso.
Solo ora noto il fatto che siamo alti uguale, io forse più basso di un centimetro, e che in fatto di corporatura lui è molto più allenato di me che, al contrario suo, sembro un bambino.

-Tae, andiamo insieme a scuola?- queste tipo di richieste sono estranee per me, abituato a essere evitato.
Sono indeciso sul rispondere ma poi annuisco.
- perfetto! Chiamo Hobi hyung, Seokjin hyung e Namjoon Hyung e poi possiamo andare, vieni con me?-
Ancora una volta annuisco e lo seguo fuori dalla camera.
Dopo pochi minuti Jimin si ferma davanti a una porta e inizia a bussare e subito esce Hoseok col sorriso.
-Ciao Taehyungie, vieni con noi stamattina?-
-Si hyung!- allarga il sorriso.

Scendiamo insieme verso le cucine dalla casa branco e troviamo Jin e Namjoon divorarsi la faccia a vicenda.
Hoseok mi copre gli occhi con una mano.
-yah! Non davanti al bambino!- tolgo la sua mano e lo guardo offeso.
Jin si ritrae, imbarazzato, e si alza mettendo in spalla un piccolo zainetto.

Namjoon lo segue e afferra la sua valigetta per poi cingere la vita del compagno.
-Allora, andiamo?- chide, ancora rosso, quest'ultimo.
Annuiamo e camminiamo verso l'uscita.
La scuola del villaggio non è molto lontana dalla casa branco, solo cinque minuti a piedi.
Jimin non smette di saltellare.
-siete pronti ragazzi?- si rivolge a me e Hoseok.

Lo guardo confuso per poi dare voce ai miei pensieri.
-pronti per cosa?- Jimin si ferma di scatto e mi guarda con occhi spalancati.
- te ne sei dimenticato?!- abbasso lo sguardo, colpevole.
- Jimin! Non fargli una colpa- lo rimprovera Jin per poi guardarmi -oggi ci sono le prove di trasformazione- continua.

Spalanco gli occhi e mi fermo.
Namjoon coglie la mia agitazione.
-c'è qualcosa che non va Tae?- scuoto
La testa timidamente e mi impongo di riprendere a camminare.
Le prove di trasformazione venivano fatte una volta ogni mese, a ogni studente viene chiesto di trasformarsi nella palestra nella sua forma di lupo e l'infermiere di ruolo ha il compito di controllare che tutto vada bene e poi viene fatta una prova fisica che consiste in un combattimento.

Solitamente la prima trasformazione la si ha intorno ai dieci anni, inutile dire che io, nei miei fierissimi diciassette anni, non sono ancora riuscito a trasformarmi.

Le prove riuscivo sempre ad evitarle, mi informavo sul giorno in cui sarebbero state fatte e puntualmente rimanevo a casa.
Questa volta non ho alcuna via di scampo e sono sicuro che ogni studente mi prenderà in giro.
Nel giorno delle prove non si fa lezione perciò appena entrati nella scuola andiamo in palestra.
Jin passa prima dall'infermeria per prende tutto l'occorrente per le visite che, giusto per specificare, vengono fatte davanti a tutti...

Mi siedo vicino a Jimin e Hoseok, Namjoon è incaricato di chiamare le persone.
Passa quasi un'ora quando Nam chiama il nome di Jungkook, appena si alza si sentono urla di incitamento e fischi scherzosi.
Va verso il centro della palestra e si trasforma.
Non sapevo che Jungkook, nella sua forma di lupo, avesse il manto nero come la notte.

È più grande di un normale lupo essendo un'Alfa e per di più quello destinato a comandare il branco.
Fa un giro a 360 gradi per poi puntare i suoi occhi rosso sangue nei miei mentre si fa controllare da Jin, una volta finita la visita va verso gli spogliatoi appositi per cambiarsi.
Passano diverse ore e ormai tutti gli studenti sono stati chiamati, compresi Jimin e Hoseok, manco solo io.

-Kim Taehyung- Namjoon mi chiama dedicando un sorriso.
Respiro profondamente e mi alzo.
Per diversi minuti resto fermo, a testa bassa.
-Tae- mi chiama Jin -dovresti trasformarti- lo dice con un tono dolce
-n-non mi sono mai trasformato- bisbiglio piano, Jin mi chiede di ripetere, non avendo capito nulla.

Lo ripeto con un tono più alto, forse troppo alto, e subito tutti nella palestra si zittiscono.
Il maggiore davanti a me mi guarda sconvolto (il nostro mood perenne -jimintsk) e turbato.
Il silenzio tombale che prima aleggiav palestra scompare, tutti iniziano a ridere.

Abbasso lo sguardo, imbarazzato, e sento gli occhi farsi lucidi.
Un ringhio roco e forte fa zittire nuovamente tutti che si confusi verso l'artefice del suono animalesco che si rivela essere Jungkook.
Nessuno, apparte i suoi amici e i suoi genitori, sa che siamo compagni mentre al contrario, tutti sanno che lui è il mio bullo personale.

Non riesco a sopportare la vergogna e per questo scappo dalla palestra rifugiandomi nel bagno dei maschi.
Sento le lacrime, che per tanto avevo trattenuto, uscire fuori tutte insieme.

=====
Capitolo abbastanza lungo scritto alle tre di notte.
Non ho internet e ho aggiornato scroccando wi-fi dal centro commerciale.
Ho un'altro capitolo già pronto, preferite che lo pubblichi oggi o domani?

My Mate: Kookv Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum