D e v e t n a j s t

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Quanto adoro questa immagine

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Taehyung

Quando mi sveglio mi ritrovo nella nostra camera.
Al ricordo di cosa è successo arrossisco all'istante e mi impongo a rimanere calmo per non dare di matto.

Possibile che Jeon Jungkook mi abbia detto che mi ama? Pensare che prima di tutto questo ci odiavamo, è incredibile cosa il legame dei compagni può fare.
Scendo dal letto ed esco nel corridoio alla ricerca di Jungkook.

Percorro qualche corridoio e svolto
un paio di angoli e quando sto per superare l'ennesimo angolo un paio di voci mi fermano.

Porgo leggermente la testa per capire chi fossero le due persone.
Peter e la signora Jeon sembrano molto impegnati a discutere.

-ancora non capisco perchè tu sia tornato Peter, ti avevo esiliato per un motivo!- la signora Jeon sembra parecchio arrabbiata

-Eddai Iseul! Taehyung non lo scoprirà mai e in più ho una cosa importante da fare- Peter gesticola velocemente con le mani.

-Non dirlo con questo tono leggero! Hai ucciso tu i genitori di Taehyung e non ti senti minimamente in colpa! Lo hai fatto senza motivo e hai anche avuto il coraggio di tenere Tae insieme a te! Cosa vuoi da lui?!- la signora Jeon cerca di non alzare troppo la voce e io cerco di soffocare un mugolio di sorpresa per non farmi scoprire.

Mi lascio cadere lungo la parete fino a finire seduto a terra.
Sò che i miei genitori sono stati uccisi da qualcuno ma non potevo immaginare che quel qualcuno è proprio Peter.

E dire che l'avevo sempre considerato come un eroe, il mio eroe, e ora scopro che è solo un bugiardo che molto probabilmente trama qualcosa.
Nonostante la notizia mi abbia destabilizzato alquanto cerco di riprendere il controllo di me.
Mi alzo di scatto e ripercorro il corridoio correndo (ok sembra uno scioglilingua) verso il piano inferiore nella speranza di incontrare Jungkook.

Arrivato nella cucina della casa branco chiedo ad Armelia se per caso ha visto Kook ma questa mi risponde negativamente e mi consiglia di controllare nell'ufficio dell'alfa.
Riprendo la corsa e apro di scatto la porta che va a sbattere contro il muro.
Non gli do importanza e corro da Jungkook.

Mi accorgo che tutte le lacrime, che prima avevo trattenuto, hanno a uscire tutte insieme.
Mi rifugio tra le braccia di quello che ormai penso sia il mio fidanzato.
Mi stringe a sé e mi accarezza i capelli in segno di conforto.
-Hey Tae- il suo tono è insolitamente dolce -è successo qualcosa?- annuisce piano.

-certo che è successo qualcosa idiota! Si è praticamente buttato su di te in lacrime e tu gli chiedi se sta bene? Sapevo che la stupidità di tuo zio Peter è contagiosa- si intromette l'alfa.
Al solo udire quel nome i miei singhiozzi si fanno più forte.
- Papà! Non è il momento- lo rimprovera Kook.

-i-io ho visto P-Peter e la s-signora Jeon d-discutere- tiro su col naso e ma stacco un po' da Jungkook cercando di asciugare le lacrime che continuano a cadere mentre Kook mi accarezza affettuosamente i capelli.

-cosa hanno detto Tae?- chiede dolce.
-c-credo tu s-sappia che i-i miei genitori s-sono stati u-uccisi- non riesco proprio a fermare le lacrime, mi sento ridicolo oltre che ferito.
Kook annuisce appena.
-l-la signora J-Jeon ha detto c-che è stato P-Peter-

My Mate: Kookv Where stories live. Discover now